venerdì 27 gennaio 2012

Il Gallo si sente già una "star" dell'Nba

«Sono contentissimo del contratto, ma non avevo bisogno di conferme per sapere di essere un "ali star" dell'Nba». Felicità e convinzione si mischiano in egual misura nella testa di Danilo Galli-nari il giorno successivo alla firma del prolungamento del contratto che lo legherà a Denver per le prossime quattro stagioni alla stratosferica cifra di 42 milioni di dollari (circa 8 milioni di euro all'anno). Da ieri, infatti, il talento 23enne di Graffignana è il secondo sportivo italiano più pagato al mondo, dietro solo a Valentino Rossi (14,3 milioni di euro) e un soffio più avanti di un altro cestista "americano", Andrea Bargnani (che lo scorso anno ha prolungato coi Toronto Raptors a 50 milioni di dollari per 5 anni), staccando i campioni della Serie A di calcio (il più ricco, Buffon, arriva a 6 milioni di euro). E quale miglior modo di festeggiare che regalare con un'altra incredibile prestazione (23 punti, di cui 21 nei soli primi due quarti che sono valsi un gigantesco distacco alla sua squadra, frutto di un 7/10 da due, 1/2 da tre e 6/6 ai liberi, 3 rimbalzi, 5 assist e 3 stoppate in 34' di gioco e un pazzesco +30 di plus/minus) per consentire ai suoi Nuggets di raccogliere la quinta vittoria di fila a Sacramento contro i Kings per 122-93 e consolidare il proprio secondo posto a Ovest? Insomma, leader e miglior giocatore di una squadra vincente dell'Nba. «Ho sposato il progetto di Denver perché qui mi sono sempre trovato bene fin dalla "trade" dello scorso febbraio - dichiara in esclusiva a "il Cittadino" -. Ho un ottimo rapporto e grande fiducia da parte del coach, della squadra, di tutta la società e dell'ambiente, aspetti fondamentali nella mia decisione». E con un contratto del genere, per importanza e "peso", il ruolo di uomo franchigia della squadra non glielo può togliere nessuno: «Sono pronto a esserlo, perché ho iniziato a diventarlo già lo scorso anno, quando sono arrivato in Colorado. Il leader è un ruolo che mi piace e sono molto contento che allenatore e società abbiano messo la squadra nelle mie mani. Ho sempre lavorato duro e con impegno,con l'obiettivo di far vincere la squadra e tutti attorno a me hanno apprezzato i miei sforzi e credo che questo li abbia convinti a propormi il rinnovo». Coach George Karl, infatti, stravede letteralmente per il suo numero 8 e ha più volte affermato che diventerà prestissimo un "ali star": «Sono già un "ali star" - ribatte il "Gallo" - e spero di cuore di riuscire a essere selezionato per l'Ali Star Game già in questa stagione; sarebbe davvero un sogno e raccomando a tutti i lodigiani di votarmi ogni giorni». Ci sono davvero pochi dubbi ormai sul fatto che il Gallinari in maglia Nuggets sia nella cerchia dei giocatori più forti della lega e ha davvero impressionato la sua trasformazione alla corte di Karl rispetto al suo utilizzo con D'Antoni: da tiratore monotematico dalla distanza a fulcro dell'attacco, libero di mostrare appieno il suo talento con penetrazioni, assist e viaggi in lunetta: «Il mio modo di giocare è indubbiamente cambiato - ammette -, ma esclusivamente sulla base di quanto mi viene richiesto dagli allenatori. Non è un segreto che il modo più efficace di sfruttarmi sia quello scelto da Karl». Con un "Danny boy" sugli scudi, il team del Colorado sta vivendo una stagione davvero spettacolare e ben al di sopra delle aspettative: «Sapevo fin da inizio stagione che eravamo una bella squadra con tanti giovani di talento. L'obiettivo era e resta accedere ai play off, una volta arrivati ci giocheremo le nostre carte». La testa non sembra quella di un ragazzo di soli 23 anni e sicuramente questo lo aiuterà a "digerire" il peso di 42 milioni di dollari piovutigli addosso: «Sono davvero molto contento di quella cifra, ma non so ancora come investirò i miei soldi; ora bisogna rimboccarsi le maniche e lavorare per dimostrare che li valgo tutti». Da "Il Cittadino" del 27 Gennaio 2012.

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