giovedì 30 giugno 2011

E a Codogno sudano Gallinari e DeVecchi

Proseguono le sedute di allenamento al "Campus" di Danilo Gallinari orchestrate dallo staff tecnico dei Denver Nuggets. Ieri mattina si è tenuta la penultima sudata, mentre oggi termina la settimana che l'assistente di coach George Karl, John Welch, ha dedicato alla stella di Graffigana, impegnata sul parquet rossoblu in compagnia di Riccardo Castelli e altri giovani dell'Assigeco accompagnati dal cugino del "Gallo", Giacomo Devecchi. «Ho approfittato volentieri della presenza di Danilo, è un'occasione davvero unica per imparare qualcosa di nuovo - racconta Devecchi, tornato a lavorare in palestra dopo la fine dell'avventura nei play off della sua Sassari contro Milano -. La scuola Usa è differente da quella Europea, non potevo non venire. Avevo voglia di riprendere un po' a muovermi dopo lo stop di fine stagione, il livello delle sedute è piuttosto alto: ci alleniamo veramente bene anche grazie ai ragazzi Assigeco e sono soddisfatto di quello che stiamo facendo. Se mi faccio notare dai Nuggets? Già, magari mi prendono come portaborracce», chiosa Jack ridendosela di gusto. In realtà Devecchi aspetta di conoscere il destino di Sassari, con cui ha ancora un anno di contratto, prima di cominciare programmare il proprio futuro. «Non ho notizie fresche, al momento è ancora tutto in "stand by": bisogna capire come si può sbloccare la situazione prima di fare un pensiero all'anno prossimo. Sassari rimane in assoluto la prima opzione e primo di tutto aspetto lei; quelle di un possibile passaggio a Cantù sono state solo voci girate sul mercato».

Nazionale di Basket a Rimini in agosto

Dal 12 al 14 agosto, presso il 105 Stadium si terrà un grande appuntamento internazionale di basket, la quadrangolare tra Italia, Bosnia, Grecia e Polonia. Gli azzurri avranno in campo Marco Belinelli, Andrea Bargnani e Danilo Gallinari, le stelle Nba. Un appuntamento sportivo importante a cui non potranno mancare tanti turisti e riminesi che in quei giorni saranno in Riviera.

mercoledì 29 giugno 2011

Gallinari, l' "Eurocammino" è partito

Con Danilo ci sono anche Bargnani e Belinelli tra i 18 azzurri che si giocheranno un posto per la Lituania
«Siamo un bel gruppo, l'impegno è difficile ma possiamo fare bene» Il 19 luglio raduno a Bormio, poi la tournée di tornei amichevoli e l'elenco finale dei 12 scelti dal et Pianigiani II "Gallo", il "Mago" e il "Beli", ovvero il trio "forte" di azzurri dell'Nba, non potevano certo mancare nella lista dei diciotto "prescelti" del et dell'Italia Simone Pianigiani, ufficializzata ieri alla presentazione del torneo Trofeo Internazionale Tassoni "Città di Rimini". Il primo atto, in sostanza, del percorso che porterà la squadra azzurra, con la rosa "scremata" a dodici giocatori, agli Europei della prossima estate in Lituania. «È un bel gruppo, basato se non ricordo male sulle scelte dello scorso anno. L'impegno è importante e per nulla facile da affrontare, dovremo prepararci molto bene. Ma ci sono i presupposti per fare buone cose e ho voglia di esserci. Io valore aggiunto? Magari., finisce peggio!»; dopo essere rimasto a guardare gli Europei 2007 e le qualificazioni per quelli del 2009, sempre a causa di problemi fisici, Danilo Gallinari non si fa scappare l'occasione per esorcizzare con una sana risata l'agitazione di un'estate da vivere al massimo della concentrazione. L'approccio dell'Italia a Eurobasket 2011 si svilupperà dal "Media Day", in programma a Milano il 18 luglio, ma soprattutto dal successivo raduno collegiale a Bormio dal 19 al 28 luglio, chiuso dal Torneo Internazionale "Memorial Diego Gianatti" il 29 e il 30 dello stesso mese. In agosto (5-7) la squadra di Pianigiani sarà a Cipro, quindi a Rimini (12-14) con Bosnia, Polonia e Grecia, per poi trasferirsi ad Atene per il "Torneo dell'Acropolis" (23-25 agosto). Dal Pireo l'Italia partirà infine per la Lituania, dove il 31 agosto affronterà la Serbia per la prima gara di quella che sarà la prima edizione del campionato europeo a 24 squadre. Le prime convocazioni hanno coinvolto anche Andrea Renzi, classe 1989 di Verona e unico giocatore chiamato dalla LegaDue, ma non Pietro Aradori, l'altro ex dell'Assigeco. Il perché lo spiega lo stesso coach della nazionale: «Con Pietro abbiamo concordato, vista l'abbondanza di giocatori nel suo ruolo, che rimanga a Siena a fare un intenso lavoro fisico e tecnico per diventare un giocatore di valore europeo in futuro - dichiara Pianigiani -. Si allenerà e se dovesse essere necessario, sarà comunque pronto». Danilo Gallinari in questi giorni è invece al "Campus" di Codogno: «È quasi una settimana che ci stiamo allenando agli ordini di John Welch, il vice di George Karl - racconta la stella di Graffignana e dalla sue parole si intuisce come lo staff tecnico dei Denver Nuggets abbia scelto il palazzetto dell'Assigeco come "seconda casa" -. Sudiamo mica male, soprattutto quando la seduta è pomeridiana. Mi alleno con mio cugino Jack Devecchi, con Riccardo Castelli e i giovani dell'Assigeco. Ora approfitterò di qualche giorno di riposo, poi sentirò Cuzzolin (Francesco, uno dei preparatori della Nazionale, ndr) per stabilire i tempi e il lavoro fisico da fare prima del raduno. Dal 19 a Bormio si comincerà a fare sul serio». L'estate del "Gallo" è appena cominciata.

Da "Il Cittadino" del 29 Giugno 2011

domenica 26 giugno 2011

Gallo? Una superstar

WILSON CHANDLER a Roma: «Per Danilo e me Denver e Karl sono le soluzioni ideali per crescere. Bargnani non è morbido come dicono» Doveva essere parte del progetto di rilancio di New York e invece Wilson Chandler, presente a Roma al Nba 5 United Tour, si è trovato a metà stagione a Denver, assieme a Danilo Gallinari, nella trade che ha portato Carmelo Anthony ai Knicks. «E' stata per me una vera sorpresa. Donnie Walsh aveva speso parole e mi aveva dato assicurazioni sul futuro. Ma questa è la Nba, questo è il business. Siamo professionisti e sappiamo che cambiare squadra fa parte del gioco e lo accettiamo». Quali sono state le differenze tra le due franchigie? «Giocare a New York non è la cosa più semplice del mondo. C'è grandissima pressione sulla squadra e questa penso sia il motivo per cui non si vince da tantissimi anni. La stampa ed i tifosi pretendono tanto: se perdi sei subito processato ma se le cose vanno bene sei un idolo. Chi sta a New York deve pensare in maniera positiva, altrimenti rischia di essere schiacciato. A Denver c'è un altro clima attorno alla squadra. E questo aiuta a giocare con maggiore tranquillità». E poi c'è stato il passaggio da Mike D'Antoni a George Karl. «Con Mike ho lavorato tre anni. Ci conosciamo bene e con lui ho avuto un rapporto splendido. Il suo basket si basa sull'interessante idea dell'attacco. Qualunque cosa farà in futuro lo seguirò con passione. Con Karl curiamo di più la difesa. Abbiamo trascorso accanto solo il finale di questa stagione. Devo capire cosa bene cosa vuole da me e come vuole inserirmi nei Nuggets del futuro». Però Karl sembra avere le idee chiare nei riguardi di Danilo Gallinari. E' vero che vuole farne uno dei leader di Denver? «Danilo lo merita. Rispetto a New York, in Colorado potrà crescere senza troppa pressione addosso e sfruttare il grande talento che ha a disposizione. Lui può diventare il giocatore di punta, il leader, una superstar. E' un grande, in campo e fuori». Non è l'unico italiano protagonista nella Nba. Ci sono anche Andrea Bargnani e Marco Belinelli. Cosa ne pensa di loro? «Sono tutti ottimi giocatori, con un eccellente tiro. Bargnani è stato criticato, ma non credo sia morbido come qualcuno ha detto. Ha fisico e tecnica per primeggiare. Non mi sorprenderebbe se seguisse la stessa strada che ha percorso Dirk Nowitzki». A proposito si aspettava che l'anello andasse a Dallas? «Sono rimasto sorpreso, no lo nego, anche se i Mavericks hanno giocato molto bene per l'intera stagione puntando molto sulla squadra con Nowitzki che è stato il leader. Ma questo perché il gruppo ne ha esaltato le doti. Non è detto che mettere insieme tante stelle ti faccia per forza vincere, come dimostra Miami. Ma almeno un paio di fuoriclasse, in una squadra che punta alla vittoria, servono». Lei ha lasciato il college dopo due stagioni, per approdare nella Nba. Oggi la crescita nella Ncaa, come dimostra Jennings, non sembra più una priorità. «Non è detto. Ci sono giocatori che hanno bisogno di percorrere tutto il cammino nella Ncaa per sentirsi poi pronti al salto nella Nba. Io quando ho lasciato De Paul mi sentivo pronto, fisicamente e tecnicamente, per farlo e non mi sono pentito. La realtà è che l'età con cui si può essere protagonisti tra i professionisti si è abbassata». Lei è conosciuto come un grande difensore. Chi è il giocatore più difficile da limitare? «Per me rimane Kobe Bryant. Non credo che il suo ciclo, e quello dei Lakers sia esaurito. Lui, Bynum, Gasol sono giocatori che hanno ancora tanto da dire e Mike Brown è un ottimo allenatore». Intanto però la prossima stagione rischia di non partire per colpa del lockout. «Non so cosa accadrà. Io penso solo ad allenarmi al massimo per farmi trovare ancora più forte al via». Torniamo ai tre italiani. Potranno essere il valore aggiunto della Nazionale ai prossimi Europei? «Se arriveranno al pieno della forma, con le loro grandi doti offensive credo che potranno aiutare l'Italia a vincere il titolo».

Articolo tratto da "TuttoSport" del 26 Giugno 2011.

Danilo Gallinari Event - fan made video

sabato 25 giugno 2011

Il Gallo canta per noi

Danilo Gallinari, stella Nba dei Denver Nuggets, è l'ospite d'onore dell'ultima puntata di Palla a spicchi prima delle vacanze.

Il link all'audio intervista di Radio 24.

Basket: Chandler, Bargnani ‘nuovo’ Nowitzki e Gallinari senza limiti

”Andrea Bargnani puo’ diventare davvero il nuovo Dirk Nowitzki. Danilo Gallinari non ha limiti. E Marco Belinelli e’ un gran tiratore”. Wilson Chandler, ala dei Denver Nuggets, sbarca a Roma per l’Nba 5 United Tour 2011 e da’ i voti agli ambasciatori del basket italiano sui parquet americani. Chandler e’ da 3 anni compagno di squadra di Gallinari. Insieme hanno giocato nei New York Knicks allenati da Mike D’Antoni e insieme, all’inizio del 2011, sono stati ceduti ai Denver Nuggets nell’operazione che ha portato Carmelo Anthony nella Grande Mela. ”Per Danilo, ‘the sky is the limit’ -dice Chandler riferendosi all’ala azzurra-. Potenzialmente non ha limiti. Ha enormi qualita’, puo’ diventare davvero il ‘go to guy’ della squadra, il punto di riferimento tecnico nei momenti chiave”. Nelle 3 stagioni abbondanti vissute a New York, Chandler e’ stato un avversario diretto dei Toronto Raptors di Bargnani con le frequenti sfide nella Atlantic Division della Eastern Conference. ”Non capisco come si faccia a dire che Bargnani e’ un giocatore soft. E’ un talento, ha qualita’ straordinarie che gli permettono di recitare un ruolo di primissimo piano. E’ un lungo dotato di un tiro eccellente, ha un primo passo rapidissimo che gli permette di battere l’avversario. Puo’ davvero diventare il nuovo Nowitzki”, dice paragonando il ‘mago’ azzurro alla stella tedesca dei Dallas Mavericks, freschi campioni Nba. ”Forse -aggiunge Chandler- per arrivare ancora piu’ in alto Bargnani deve lavorare sulla sua forza fisica. Con un po’ piu’ di potenza, potrebbe fare davvero cose strepitose”.

giovedì 23 giugno 2011

Danilo ai microfoni di Radio 24...venerdì 24

Twittato 5 ore fa da Radio24:

Ven.24 alle 14:00 - Danilo Gallinari a Palla a Spicchi - microfoni aperti per dialogare in diretta con lo sportivo più cool.

Danilo Gallinari si racconterà al pubblico di Radio 24 e parlerà con gli ascoltatori che vorranno intervenire in diretta 800240024 o mandare un sms al 3492386666.

Per l'ascolto sarà possibile utilizzare la piattaforma web della radio: www.radio24.it

mercoledì 15 giugno 2011

Il maxi spot Sky a Lodi, Gallinari fa i "miracoli".

Danilo Gallinari in costume di scena ieri in piazza Broletto. Riprese Sky con il campione di basket di Graffignana. Ultimi spot in piazza, è il giorno di Gallinari ¦ Per uno abituato alle "bombe" da tre punti, centrare un canestro posto a un paio di metri di distanza (e a mezzo metro scarso d'altezza) deve essere semplice come bere un sorso d'acqua. Più complicato, semmai, avere libertà di movimento con indosso l'immancabile saio, questa a volta a tinte blu e gialle, il vestito toccato in sorte a Danilo Gallinari, ieri mattina protagonista in piazza Broletto per l'ultimo giorno di riprese dello spot di Sky Sport. Anche il cestista di Graffignana, star nell'Nba con la maglia dei Denver Nuggets, ha girato uno sketch "miracoloso": «Danilo, i nostri cesti sono vuoti», grida una comparsa, prima che il "sacco" si riempia con la palla da basket lanciata dal campione. Scena ripetuta poi in altre varianti: in una il giocatore si esibisce m una serie di palleggi per poi passare la sfera ad altri attori; nell'altra invece il "Gallo" spara una raffica di palloni che diverse comparse si affrettano a recuperare nei loro canestri. Il servizio d'ordine non permette di avvicinarsi nemmeno al campione lodigiano, che pur si sarebbe volentieri prestato a scambiare due chiacchiere con la stampa durante un momento di pausa trascorso seduto sotto il porticato del Broletto. A strappargli una battuta ci pensa allora una signora di ritorno dal mercato e intenta a recuperare la propria bicicletta: «Ma tu sei di queste parti, n'è, di dove di preciso?», chiede senza alcun timore reverenziale. «Di Graffignana!», risponde con orgoglio Gallinari, che poi con la consueta affabilità si concede ai flash e ai taccuini dei tifosi per gli autografi di rito. Pausa pranzo e la troupe si sposta tra corso Umberto e piazza della Vittoria per girare una scena a dir poco carnevalesca: una finta processione dedicata a Francesco Totti, il capitano della Roma rappresentato con una statua ad altezza naturale e con tanto di pollice in bocca, il suo famoso gesto d'esultanza dopo la marcatura di un gol. Alcuni marchingegni intanto iniziano a "sparare" in aria coriandoli color oro e areento Der salutare l'arrivo del corteo. È il ciak che saluta il centro di Lodi, perché poi nel pomeriggio tutto l'ambaradan si sposta in riva all'Adda, precisamente nell'ansa del fiume dietro al ristorante La Cava, sulla strada per Boffalora. Nella "location" fluviale gli attori sono Massimo Ambrosini, capitano del Milan, e Stefano Mauri, centrocampista della Lazio, naturalmente vestiti con l'immancabile saio ognuno con i colori della propria squadra. Altro sketch, altro finto miracolo: i due girano insieme la scena a bordo di una tipica barca di pescatori, "raccogliendo" dall'acqua una rete piena di palloni.
Per la gallery della giornata cliccare qui.

"Gallo è forte, noi di più"

Se con il suo carattere istrionico Dwight Howard ha monopolizzato l'attenzione aìl'Adidas Eurocamp di Treviso (dopo il quale si è fatto sentire anche dalle parti di Orlando, "avendo dichiarato a Nba.com che nel 2012 andrà alla scadenza del contratto e non rinnoverà prima di allora), pure l'altro ospite d'onore ha retto la scena. Perché anche se con il volto da ragazzino perenne Nicolas Batum si mescolava ai prospetti del camp - a cui lo stesso francese partecipò nel 2008 - la sua è una delle storie più struggenti tra gli europei arrivati nella NBA. Dove oggi il 22enne cresciuto a Le Mans è protagonista, dopo un'annata da oltre 12 punti di media a Portland. Batum punta dritto sugli Europei. E sulla sfida contro l'Italia. ALL STAR «Il match contro l'Italia ha un significato particolare per me - spiega l'ala piccola di 2.05 - perchè nel 2009 debuttai con la nazionale A proprio a Cagliari, quando vincemmo al supplementare e segnai IL REC0ÌD di punti segnati da Nicolas Batum in una partita Nba, contro Minnesota nel 2010. Con i Portland Trail Blazers in questa stagione ha tenuto una media di 12,4 punti (scesi a 8 nei playoff) 20 punti. Avevo soltanto 20 anni, venivo dalla prima stagione NBA, ma il et Vincent Collet mi diede fiducia, del resto lui mi aveva lanciato già a Le Mans». Però l'incrocio tra azzurri e bleus, per Batum avrà un sapore particolare anche per la presenza dell'avversario di una vita: «Il mio coetaneo Danilo Gallinari è un futuro All Star NBA, ci scommetto. Con lui accanto a Belinelli e Bargnani, potremo vedere la vera Italia. La presenza del Gallo non mi lascia tranquillo, visto che gioca nel mio stesso ruolo. Ormai siamo abituati a sfidarci, lo avevamo fatto già nelle giovanili, ci conosciamo da quando avevamo 15 anni. Quando New York lo ha ceduto a Denver, a fine febbraio, temevo che Danilo sarebbe finito in una situazione sfavorevole, in una squadra che non credeva in lui. E invece, alla seconda partita con i Nuggets è venuto a Portland e ha segnato 30 punti. Sono contento per lui».
STORIA.- La NBA è il presente di Batum, diventato giocatore di alto livello con una missione nel cuore. Cioè onorare la memoria di papà Richard, giocatore di A2 francese scomparso nel 1990 per un malore in campo (e al quale oggi è dedicata la Batum Foundation che sostiene i bambini del Camerun). Nicolas, come la sorella più giovane Pauline, non ricorda nulla del padre, ma ha un pensiero fisso: «Vedermi giocare nella NBA lo avrebbe reso orgoglioso. Mi è mancato in tanti momenti, soprattutto nella notte del draft, non so cosa avrei dato per averlo al mio fianco». Diventato un elemento da playoff NBA, Batum ripensa con rammarico alla recente eliminazione contro i campioni NBA di Dallas: «Forse siamo stati l'avversario più duro per i Mavericks, eravamo andati sul 2-2, e abbiamo avuto una chance di passare il turno. Purtroppo non è stata una stagione semplice, colpa dei tanti infortuni. Però abbiamo saputo reagire: mancava Brandon Roy? Ci pensava LaMarcus Aldridge, non ci siamo mai disuniti». A livello personale, poi, il francese è uno dei giocatori più progrediti da quando sono approdati negli States: «Ho lavorato tanto, e i risultati stanno dando buoni frutti. Anche se arrivare in fondo alla stagione non è semplice: a forza di giocare 4-5 volte a setti mana, a gennaio sei già stanco, e invece rimangono altri tre mesi, almeno. Per questo, finiti i playoff, sono andato in vacanza e per un paio di settimane non ho toccato un pallone. Ma ora sono pronto per gli Europei». EUROPEI La Francia parte tra le big continentali con i suoi nove giocatori NBA convocati (tra cui la novità Joakim Noah), anche per riscattare un decennio in cui raramente ha mantenuto le promesse: «Per la prima volta, non dovremmo avere grandi assenti. E allora punteremo all'oro e alla qualificazione per Londra 2012. Anche se partiamo in un girone tosto, contro Serbia, Italia, la stessa Germania di Dirk Nowitzki. Ma siamo ambiziosi, pochi giorni fa ho sentito Tony Parker, e mi è sembrato il più carico in vista degli Europei...».

martedì 14 giugno 2011

BASKET, NBA; GALLINARI: PENSAVO VINCESSE MIAMI

Danilo Gallinari, cestista dei Denver Nuggets e della Nazionale italiana, oggi ospite di Pitti Immagine Uomo allo stand Bear, ha dichiarato: "Il titolo di Dallas in Nba è meritato: pensavo che vincesse Miami sinceramente, ma a Dallas sono stati molto bravi. Sono molto contento per Dirk Nowitzki perchè un giocatore europeo che riesce ad arrivare al top dei top fa sempre piacere". Per la prossima stagione Nba, lockout permettendo, Gallinari punta almeno alla semifinale di conference coi suoi Nuggets: "Le mie prospettive e quelle della squadra sono quelle di fare meglio di quest'anno dove abbiamo perso al primo turno, quindi di arrivare un pò più avanti". Il prossimo obiettivo sono però i campionati europei con la maglia della nazionale italiana: "Penso che sia fondamentale per me tornare a vestire la maglia azzurra, perchè sempre un'occasione particolare giocare con la maglia della Nazionale, per qualsiasi atleta. Soprattutto in questo periodo, che avvicina all'appuntamento fondamentale degli Europei, io ci tengo in particolar modo".

Da Repubblica.it http://sport.repubblica.it/news/sport/basket-nba-gallinari-pensavo-vincesse-miami/3987117

venerdì 10 giugno 2011

Da domani in città tanti campioni dello sport per girare lo spot di Sky

Gerard Piquè, l’interista Sanuel Eto’o, il neo juventino Andrea Pirlo, il milanista Massimo Ambrosini, il laziale Stefano Mauri. E ancora, la campionessa olimpica di nuoto Federica Pellegrini, il pilone della nazionale di Rugby e dei Leicester Tigers, Martin Castrogiovanni. Per chiudere con un talento tutto lodigiano, Danilo Gallinari, da Graffignana ai parquet della Nba.

Da domani a martedì (con una pausa nella giornata di domenica) a Lodi sfilerà una vera e propria parata di stelle di prima grandezza del firmamento dello sport mondiale, che giungeranno in città per partecipare alle riprese di uno spot televisivo per la promozione della campagna abbonamenti dell’emittente satellitare Sky per la prossima stagione agonistica. Lo spot sarà interamente girato a Lodi, con set dislocati in vari punti della città, tra i quali cinque location nel centro storico, il lungo fiume e la Canottieri Adda.

«Per Lodi si tratta di una straordinaria occasione di promuovere l’immagine della città – commenta con soddisfazione il sindaco, Lorenzo Guerini – Già in passato abbiamo ospitato importanti produzioni televisive e cinematografiche, che oltre a valorizzare luoghi e situazioni della nostra area urbana hanno creato forte coinvolgimento della cittadinanza, ma mai come in questa occasione si è verificata la presenza contestuale di un così alto numero di celebrità. Siamo perciò lieti di aver prestato collaborazione a questo progetto, che conferma e consolida la “vocazione” di Lodi a trasformarsi in un accogliente e suggestivo set».

«L’esperienza che abbiamo maturato in questi anni nelle relazioni con troupe impegnate nella realizzazione di produzioni anche molto complesse e impegnative ci ha fatto acquisire una importante notorietà – sottolinea l’assessore a cultura e turismo, Andrea Ferrari – veicolando nell’ambiente l’immagine di una città che non solo offre contesti pregevoli in cui collocare scene di film, fiction, video musicali e spot pubblicitari, ma che sa anche mettere a disposizione servizi, logistica, facilitazioni burocratiche ed in generale le condizioni più idonee per agevolare il lavoro delle troupe. Possiamo quindi dire che i tempi sarebbero maturi per dare vita anche a Lodi ad una “film commission”, un organismo appositamente preposto alla gestione di questa situazioni, sul modello di quanto già avviene in alcune grandi realtà urbane, che hanno costruito su questa “specializzazione” progetti in grado di alimentare significativi indotti economici. Abbiamo però bisogno di sostegno, anche da parte delle istituzioni, ed a questo proposito contatteremo Massimo Zanello, già assessore regionale alla cultura e attualmente sottosegretario del presidente Formigoni con delega al cinema».

Il programma delle riprese dello spot Sky (alla cui realizzazione lavorerà una troupe composta da circa 60 addetti, oltre a 100 comparse, già reclutate in loco nei giorni scorsi) prevede per domani, sabato 11 giugno, la presenza di Andrea Pirlo e Federica Pellegrini, con set la mattina in piazza della Vittoria e piazza Ospitale e nel pomeriggio presso la Canottieri Adda (in caso di maltempo il set si sposterà presso la piscina coperta della Faustina). Lunedì 13 giugno sarà il giorno dei calciatori Samuel Eto’o e Gerard Piquè e del rugbysta Martin Castrogiovanni, con set in piazza della Vittoria e piazza Broletto.

Martedì 14 giugno, infine, saranno di scena Stefano Mauri e Danilo Gallinari, in due differenti location del centro storico ancora da definire (tra le ipotesi, corso Umberto I, via Cavour e via Incoronata) ed il lungo Adda (anche in questo caso il punto esatto verrà scelto dopo gli ultimi sopralluoghi).

A luglio in città le riprese del sequel di “Benvenuti al sud” L’estate sotto i riflettori di Lodi non si esaurirà con le riprese dello spot Sky dei prossimi giorni. Da metà luglio inizieranno infatti le riprese di una nuova, importante produzione cinematografica, il sequel del fortunato “Benvenuti al sud”, tra i campioni di incasso dell’ultima stagione (a sua volta ispirato all’originale francese “Bienvenue chez le ch’tis”). I dettagli di cast e location sono ancora in fase di definizione, ma di sicuro il protagonista del film sarà ancora Claudio Bisio e la produzione ha già formulato la richiesta di 500 comparse.

Da LodiNotizie.it

I Nuggets sbarcano a Codogno per il Gallo

II "Campus" come una succursale del "Pepsi Center". George Karl, il "leggendario" coach, John Welch, uno dei suoi autorevoli assistenti, e Steve Hess, il preparatore atletico: la parte principale dello staff tecnico dei Denver Nuggets si è spostato dal Colorado per impostare e dirigere personalmente una settimana di allenamento di Danilo Gallinari che, grazie alla collaborazione dell' As-sigeco, si svolge all'interno dell'impianto codognese. È incredibile vedere all'opera un allenatore come George Karl, il settimo nell'Nba per gare vinte, sulla panca dei Nuggets dal 2005, muoversi sul parquet del "Campus" e guidare la seduta di Danilo in campo con una parte di giocatori di Lega-Due e di C2 dell'Assigeco, oltre a Patrick Baldassarre, amico della stella di Graffignana quest'anno a Scafati, interrompendo le giocate con indicazioni e suggerimenti come se fosse nel pieno della stagione Nba. Grande esempio di dedizione e professionalità seguito in pieno dal suo vice John Welch, arrivato in Italia con la moglie Jean e i figli Haley e Riley. «Abbiamo un gruppo di "good players", buoni giocatori: Danilo è uno dei pezzi più pregiati della squadra con un talento potenzialmente in grado di farlo di-ventare una star. Ha la possibilità di essere un "great", un grande, e non solo un "good", un buon giocatore, e per farlo deve mantenere lo stesso spirito che lo animava da ragazzo - sottolinea l'assistant coach dei Nuggets -. A noi piacciono tanto la sua intelligenza, la competitività, il modo di giocare e di segnare. Difensivamente lo abbiamo trovato da subito migliore di quanto ci saremmo aspettati. Danilo è importante, così come il resto della squadra: dobbiamo lavorare per avere successo e migliorare fino, se possibile, ad avere successo nelle partite che contano nei play off». Cosa si aspettano i Nuggets da Danilo per la prossima stagione? «Che diventi un leader della squadra, che sia il "best player", il miglior giocatore - risponde chiaro Welch -. Offensivamente gli disegneremo un ruolo vitale sfruttando il "pick&roll", la sua capacità di giocare in "post" o di correre bene per il campo. Alla sua età ha ampi spazi di crescita, la voglia non gli manca: deve lavorare e giocare duro insieme ai compagni. Se esplode come ci aspettiamo chi può dire dove può arrivare? Molti lo paragonano a Nowitzki o a Bird, per me è più veloce, quasi come una guardia». Il "Campus" è una perfetta cornice del lavoro dello staff tecnico dei Nuggets. «"I love it". Un posto fantastico, mi piace molto: se c'è il "lock out" con George Karl ci siamo detti che sarebbe bello venire qui ad allenare - John Welch ride di gusto - Anzi, suggerisco all'Assigeco l'acquisto di due canestri in più: si potrebbero mettere a lato della metà campo con la possibilità di far lavorare due gruppi in più contemporaneamente. Costano? Potrebbe pensarci il "Gallo", no?». Danilo intanto sbuffa sotto le "torchiate" di Steve Hess: «Impostiamo un lavoro utile di esplosività e più velocità al "Gallo" puntando a rendere il secondo e terzo passo più efficienti: l'intenzione è di migliorare il suo atletismo - spiega il preparatore dei Nuggets -. Danilo ha enormi margini da sfruttare, è un duro, vuole vincere, non gli piace perdere mai. Grande mentalità, è facile lavorare con lui. Sono con i Nuggets da 15 anni, ho visto centinaia di giocatori, mai uno così puntuale e preciso». Che i Nuggets tengano Gallinari in gran considerazione è chiaro, altrimenti non avrebbero certo spedito la parte che conta dello staff tecnico nel Lodigiano. «Con coach Karl abbiamo parlato a lungo in questi giorni: mi ha detto un sacco di cose. Credo che ci siano delle aspettative su di me e sono contento per questo - confida il campione di Graffignana alla vigilia di un breve periodo di vacanza da intervallare ad allenamenti prima del raduno della Nazionale -. Mi ha fatto molto piacere avere i coach dei Nuggets al "Campus": è stata una settimana dura ma piacevole e produttiva. Mi auguro che Baldassarre, con il quale eravamo soliti andare al Campetto a New York, Chiumenti e gli altri ne possano trarre profitto». Non è certo roba da tutti i giorni sudare agli ordini di un "mito" come George Karl.

Da "Il Cittadino" del 10 Giugno 2011.

mercoledì 8 giugno 2011

Danilo Gallinari in Azzurro. “Sono contento e carico”



Finalmente Azzurro. Danilo Gallinari torna a vestire la maglia della Nazionale (guarda il video con l'intervista a Danilo Gallinari), anche se solo per le visite mediche e i test fisici presso l'Istituto di Medicina e Scienza dello Sport del Centro di Preparazione Olimpica "Giulio Onesti" di Roma.

L’ala dei Denver Nuggets, dopo aver effettuato gli accertamenti previsti dagli staff Coni e Fip ha incontrato i media nella Sala Giunta del Coni.
“Da quando ho terminato la stagione in Nba – ha detto Gallo – non ho pensato che alla Nazionale. Ho voglia di stare con i ragazzi, sono contento e carico. Non vedo l’ora di iniziare. Le visite sono andate bene e spero prosegua tutto in questa direzione. Per quanto riguarda l’Europeo in Lituania siamo un gruppo nuovo, giovane, mentre le altre squadre sono veri e propri arsenali per questo non ho aspettative
altissime. Abbiamo un progetto e giocatori di valore, ma anche le nostre avversarie hanno giocatori che giocano in Nba e che hanno vinto l'Eurolega e poi obiettivamente il nostro è un girone di ferro. Personalmente ho giocato solo Europei a livello giovanile. Ho parlato con coach Pianigiani, ma non per quel che riguarda il mio ruolo in squadra. Ora il coach è molto impegnato, ma presto ci sentiremo. Rispetto alla NBA, in un Europeo la costruzione della chimica e l’amalgama di squadra saranno fondamentali”.
A Dino Meneghin, Presidente Fip, il compito di accogliere Danilo Gallinari: “Vederlo con la polo dell’Italia – ha dichiarato Meneghin – è per me motivo di grande gioia. Danilo si è già espresso con favore sulla Nazionale ma finalmente è qui. Sono ansioso di vederlo in campo perché abbiamo bisogno di lui”.
Il cammino della Nazionale verso l’Eurobasket 2011 in Lituania (30 agosto/18 settembre) avrà inizio con il raduno del 18 luglio a Milano per il Media Day e la successiva partenza per Bormio (So), dove la squadra Azzurra effettuerà due settimane di lavoro e l’ormai tradizionale Torneo Internazionale “Diego Gianatti” con Bulgaria, Canada e Fyrom. Ad agosto tre Tornei: Cipro (5-7 agosto), Rimini (12-14 agosto), Atene (23-25 agosto).

lunedì 6 giugno 2011

Il diluvio dei fans alla festa del "Gallo"

Non sono bastati la grandine e i diluvio abbattutisi su Lodi lo scorso sabato pomeriggio per rovinare il primo "Danilo Galli-nari Event". Un esercito di circa quattrocento persone, tra grandi e piccini, si è in ogni caso recato al Circolo Enrico Cerri per partecipare alla prima iniziativa ufficiale interamente organizzata dal "Gallo Fan Club".
Danilo Galinari assediato dai piccoli fans Pallacanestro. Il maltempo frena le partite ma non l'entusiasmo per "levento" dedicato allasso Nba dal suo club di tifosi Il diluvio dei fans alla festa del "Gallo" In 400 da tutta Italia a Lodi per Danilo: «Un'emozione unica» LODI Non sono bastati la grandine e i diluvio abbattutisi su Lodi lo scorso sabato pomeriggio per rovinare il primo "Danilo Gallinari Event". Un esercito di circa quattrocento persone, tra grandi e piccini, si è recato al Circolo Enrico Cerri di viale Pavia per partecipare alla prima iniziativa ufficiale interamente organizzata dal "Gallo Fan Club", nonostante il maltempo abbia fatto cambiare parzialmente il programma della giornata. Il sole che illuminava il Lodigiano fino a tarda mattina ha illuso e indotto gli organizzatori a mantenere l'iniziativa all'aperto, invece di spostarla in palestra. Stand predisposti con autentici cimeli della carriera di Danilo, come la maglia della sua prima convocazione in nazionale, una bacheca con una carrellata di articoli - i più de "Il Cittadino" - a memoria dei momenti salienti della sua avventura americana, mixer e dj a far girare i dischi, i 40 bambini partecipanti alla "quattro ore" divisi in due maxi raggruppamenti (bianchi e azzurri con le magliette Reebok a richiamare volutamente le divise dei Denver Nuggets) e ulteriormente ripartiti in "squadre Nba", con gli altri partecipanti a sfidarsi in un playground a cielo aperto. Tutto pronto insomma, prima che la grandine si mettesse di mezzo e consentisse di disputare unicamente quattro mini partire da 12' (l'ultima delle quali arbitrata proprio da Danilo Gallinari assieme a Pino Cagnani). Abbandonata qualsiasi speranza di proseguire i giochi, Danilo si è nuovamente contraddistinto per la sua gentilezza e disponibilità fuori dal comune, scambiando scherzi e occhiatine coi vecchi amici e soprattutto prestandosi a un'autentica marea di grandi e bambini diligentemente messisi in fila per farsi scattare una foto e autografare dalla maglia, al pallone, fino alle scarpe da gioco. «È sempre un piacere per me fare questi eventi nel mio territorio - commenta l'asso 22enne dei Nuggets - e quando si vede una tale risposta di pubblico con tutta questa gente accorsa per me è davvero un'emozione fuori dal comune». «A parte la pioggia, senza la quale sarebbe stata una giornata perfetta - commenta papà Vittorio Gallinari, presente a fianco del figlio con tutta la famiglia al seguito -, l'evento è riuscito davvero bene. Sono molto contento di come tantissimi bambini e le loro famiglie si siano comunque fermati ad attendere l'arrivo di Danilo; lui ci teneva molto a incontrarli, dato che gli è concesso solo in questi momenti dell'anno». Per tutti gli iscritti al fan club, però, la giornata non è terminata sul bagnato campo da gioco. Gallinari si è infatti fermato a cena con 80 suoi sostenitori intrattenuti con video, estrazioni a premi e naturalmente la sua solita simpatia e cortesia. «Grazie alla sua immensa disponibilità possiamo dire che l'evento è riuscito - commenta il presidente del "Gallo Fan Club", Pino Cagnani -nonostante il maltempo, infatti, sono arrivate tantissime persone, non solo dal Lodigiano e dal Milanese, ma addirittura da Pesaro, Brescia, Roma e anche dalla Svizzera tedesca». Buon compleanno al fan club dunque, organizzazione già proiettata nel seguire le orme del talento di Graffignana dal ritiro della Nazionale a Bormio, fino agli Europei di Lituania, prima delle nuove puntate oltreoceano.

Vi presento gli Italian Big Three

Link al video su Corriere.TV

domenica 5 giugno 2011

Gallinari, da mercoledì operazione Europei

Visite mediche e incontri ad alto Livello per Danilo Galli-nari, atteso a Roma mercoledì prossimo per le visite mediche in vista degli Europei 2012. L'ala di Denver, che tornerà in Nazionale dopo l'assenza dovuta ai guai alla schiena, oltre agli accertamenti sul modello di quelli per i Giochi, effettuerà anche i test atletici ai quali si sono sottoposti fra aprile e maggio gli altri azzurrabili.Dopo i test Gallinari, insieme al presidente Fip Dino Meneghin, sarà ricevuto al Coni dal presidente Giovanni Petrucci.

Da "Il Resto del Carlino" del 04 Giugno 2011.

sabato 4 giugno 2011

Siete tutti invitati "Gallo Day"

Dalle 14 alle 18 in viale Pavia foto e autografi ma anche la possibilità di giocare «Siete tutti invitati al "Gallo day"» Danilo Gallinarì oggi celebra un anno del suo fan club Una "quattro ore " di minibasket coi giovani talenti del Lodigiano, ma tutti potranno tirare a canestro lodi Già la portata dell'evento sarebbe un richiamo più che sufficiente per tutti, ma se l'invito arriva direttamente da Danilo Gallinari allora non si può proprio mancare. Nella giornata di oggi, presso il circolo Enrico Cerri di viale Pavia (in caso di maltempo la manifestazione si sposterà al chiuso, nella palestra "Ghisio" della Faustina) dalle ore 14 fino alle 18, si terrà il primo "Danilo Gallinari Event", che ospiterà una "quattro ore" di minibasket con 40 miniatleti classe 2001 provenienti dalle maggiori società sportive del Lodigiano e del Milanese, griffati Reebok e coi colori dei Denver Nug-gets. «Sarà il primissimo evento in assoluto organizzato dal mio fan club - racconta Danilo, che parteciperà alla manifestazione in prima persona e sarà a disposizione dei bambini per le foto e gli autografi di rito -, oltre a un ottimo modo per festeggiare il suo primo anno di vita. Lo abbiamo celebrato organizzando una giornata all'insegna della pallacanestro e del divertimento, sperando che ci sia una buona risposta di pubblico». Oltre ai partecipanti alla competizione ufficiale, che si sfideranno nel campo principale, nell'area circostante saranno allestiti numerosi altri canestri per permettere a tutti i bambini e ragazzi presenti di giocare in tutta libertà e sicurezza, nell'attesa di poter incon- trare e interagire col loro beniamino. Promotore principale di questo ambizioso evento è Giuseppe "Pino" Cagnani, ex allenatore di "Danny boy", nonché Presidente e fondatore del "Gallo fan club": «Non posso che ringraziarlo moltissimo lui e tutti i ragazzi del fan club eh ehanno lavorato tanto per organizzare a puntino e in ogni dettaglio l'evento - prosegue Gallinari -, mettendoci oltretutto una grande dose di entusiasmo». Ma il premio per tutti questi sforzi sarà, al termine della "quattro ore", una cena riservata esclusivamente agli iscritti al club, con Danilo ospite d'onore. Il resto della giornata invece sarà libera a tutti: «Mi ricordo l'impressione che mi fece incontrare per la prima volta dei giocatori Nba nel camp "Basketball without borders" di Treviso - racconta il 22enne "Gallo" - e per questo voglio invitare tutti a partecipare: ci sarà sicuramente bel tempo, sarà un'occasione Der tanti bambini di stare assieme e giocare, insomma una giornata davvero da ricordare». E se a garantirlo è addirittura la "stella" che da Graffignana è sbarcata nel gotha della pallacanestro a stelle e strisce, bisogna proprio crederci.

Da "Il Cittadino" del 4 Giugno 2011

venerdì 3 giugno 2011

Gallinari. Visite all'Istituto di Medicina e Scienza dello Sport. Incontro con il presidente CONI Petrucci. A seguire la conferenza stampa

Mercoledì 8 giugno l'ala della Nazionale e dei Denver Nuggets Danilo Gallinari sarà a Roma per le visite mediche e i test fisici presso il Centro di Preparazione Olimpica "Giulio Onesti" di Roma (Largo Giulio Onesti, 1, Acqua Acetosa).

Gli staff medici di CONI e FIP, in vista dell'Eurobasket 2011, sottoporranno Danilo Gallinari ad accertamenti presso l'Istituto di Medicina e Scienza dello Sport del CONI. Visite ed accertamenti sono realizzate sul modello di quelle effettuate per i Giochi Olimpici ed è la prima volta che vengono realizzate per un campionato europeo. A seguire ci saranno test atletici presso il campo di basket del centro "Giulio Onesti". Ai test e alle visite si sono già sottoposti tutti gli altri atleti di interesse nazionale fra aprile e maggio,
Dopo i test Danilo Gallinari, insieme al presidente FIP Dino Meneghin, sarà ricevuto al CONI dal presidente Giovanni Petrucci.

Ufficio Stampa FIP

Alle ore 11,00 Gallinari e i presidenti Petrucci e Meneghin saranno a disposizione dei media nella Sala Giunta del CONI al Foro Italico (Largo Lauro De Bosis, 15).

mercoledì 1 giugno 2011

Il "Gallo" ha fretta di diventare grande

«Mi sto allenando da solo, per avvicinarmi a Nowitzki devo lavorare»
LODI Per chi come lui è cresciuto a pane e pallacanestro stare troppo tempo lontano dai campi da gioco è un autentico martirio. E per Danilo Gallinari quando la stagione agonistica è alle porte l'obiettivo è uno solo: continuare ad allenarsi per crescere e migliorare, cercando di entrare nell'Olimpo della pallacanestro, magari sulle orme di Dirk Nowitzki. Il 22enne asso di Graffignana è stato spesso paragonato all'ala tedesca, che la notte scorsa è sceso sul parquet per gara-I della finale Nba tra i suoi Dallas Mavericks e i Miami Heat, ma i passi da compiere per arrivare al suo livello sono ancora molti: «Innanzitutto il gioco di Dallas è molto diverso rispetto al nostro e incentrato nello sfruttare le doti di Dirk, anche nel gioco spalle a canestro - apre Danilo, appena tornato dal tour deh'Nba in Cina e in procinto di celebrare il "Danilo Gallinari Event" sabato a Lodi al circolo Cerri di viale Pavia -. In ogni caso per avvicinarmi ai suoi livelli dovrò lavorare tantissimo, perché Dirk ha doti tecniche comuni a pochissimi». I motori sono già caldi e, nonostante i vari impegni mondani e commerciali, "Danny boy" ha già ripreso ad allenarsi in privato: «Ormai la stagione dei miei Nuggets è terminata da qualche settimana e la voglia di riprendere a giocare è già molta; per questo ho iniziato a fare del lavoro individuale, in attesa che vengano in Italia alcuni allenatori di Denver per potermi assistere». A New York si vedeva un Gallinari esclusivamente tiratore, in Colorado è stato chiamato di più alle penetrazioni; manca però la dimensione del gioco in post vicino a canestro, per sfruttare al meglio i vantaggi in termine di centimetri che il "Gallo" può vantare con molti pari ruolo giocando da ala piccola: «In realtà il sistema di coach Karl non prevede tante "gite" in post basso - spiega Danilo -, ma dovrò comunque lavorarci per ottenere miglioramenti anche in questo aspetto. In generale invece devo imparare a essere più determinante nella fase offensiva e costante per tutti i 48 minuti». Chissà se i livelli di Nowitzki non possano davvero essere eguagliati e se Gallinari potrà portare la sua squadra in finale Nba da protagonista: «Dallas a ovest è stata proprio una sorpresa; da tempo pensavo che alla fine i Miami Heats avrebbero raggiunto la finale, nonostante varie difficoltà, ma i Mavericks proprio non me li aspettavo. Miami sarà in ogni caso la favorita per l'anello». Passando ai play off italiani, lo scenario prospetta una Siena un po' più in difficoltà rispetto al passato, ma un'Olimpia Milano non in grado di approfittarne: «Siena ultimamente ha mostrato qualche passo falso, ma solo perché negli ultimi anni ci aveva abituato troppo bene - analizza il "Gallo" -: è una squadra che ha rinunciato a parecchi giocatori del gruppo storico, ma riuscita ugualmente ad arrivare alla "final four" di Eurolega. Purtroppo Milano ha avuto qualche intoppo inaspettato e Cantù sembra possa imporsi come seconda forza dietro alla Montepaschi». Il primo obiettivo deU'Armani per risollevarsi nella prossima stagione sarebbe coach Ettore Messina, attratto però dalle sirene californiane che lo spingerebbero ai Lakers quale assistente di Mike Brown; dopo lo sbarco dei primi giocatori italiani, l'ex Real Madrid sarebbe il primo allenatore «Devo essere più incisivo in attacco e costante nella partita» Nba proveniente dal "Belpaese": «Sarebbe un'esperienza nuova per lui ed è certamente il momento giusto. L'Nba è un mondo completamente diverso rispetto alla pallacanestro europea, ma un tipo come lui sono convinto che si possa adattare benissimo». Un'avventura nuova l'ha vissuta anche Gallinari nelle scorse settimane, in Cina con la Nba per promuovere la pallacanestro a stelle e strisce: «Sono stato prima a Sozhu e poi a Shangai e abbiamo partecipato a diverse iniziative in mezzo alla gente e a contatto con tifosi e curiosi. È stato molto interessante, adoro viaggiare e vedere delle realtà e dei mondi che ancora non avevo avuto occasione di conoscere». In tema di viaggi, Danilo a settembre sarà in Lituania per partecipare all'Europeo con la Nazionale e chiude soffermandosi su un tema caldo in questo periodo, la convocazione degli oriundi (col ballottaggio Maestranzi-Viggiano e la "pazza idea" del Laker Matt Barnes): «Diciamo che avere tutti i giocatori veramente italiani sarebbe la cosa migliore: significherebbe che il movimento e il settore giovanile sono buoni. Quando si cercano oriundi vuol dire che qualcosa non va». Ma di Danilo Gallinari, cento per cento italiano, ne nasce solo uno ogni parecchio tempo.

Da "Il Cittadino", del 01 Giugno 2011, pag.

Il Gallo: 'Io a Pesaro? Tra qualche anno…'



E’ un "marziano", Danilo Gallinari detto "Il Gallo", ma non alza la cresta. E soprattutto si abitua presto. Figlio d’arte, si è adattato, nell’ordine: a gestire la pressione di un cognome pesante; a essere a 18 anni il numero uno del campionato italiano; a New York, alla Nba e a difendere su LeBron James. Si è adattato anche ai Denver Nuggets e a viaggiare a oltre 15 punti di media a partita. Figuriamoci se poi si sente a disagio sul palco del festival della felicità.

E infatti infila subito una "tripla" che gli procura la simpatia della piazza: "Giocare con la Scavolini? Tra qualche anno…". Poi aggiunge: "Erano anni che non venivo a Pesaro. Ma è sempre un piacere: si respira pallacanestro come da poche altre parti".

Il Gallo è felice? "Assolutamente sì. Faccio un lavoro speciale, lo sport che ho sempre amato". Entra nel tema del festival: "Un atleta deve trovare equilibrio tra ricchezza e benessere equo e sostenibile. L’entusiasmo è alla base delle mie giornate". Frasi giuste. Tanto che a Italo Cucci fa dire che "i giocatori di basket sanno anche parlare".

C’è la voglia di essere protagonista con la maglia azzurra ai prossimi Europei e la confessione del sogno più grande: "Più che giocare nella Nba, desideravo a tutti i costi conoscere il mio idolo Jordan. Ma quando l’ho incontrato non sono riuscito a spiccicare una parola dall’emozione".

Il momento più felice? "La notte del draft. Mi tremavano le gambe". La discussione è anche sugli antichi valori dello sport e Cucci tratteggia i chiaroscuri del calcio che "è lo sport più cattolico che esista: si pente e si autoassolve all’istante. Ma è anche fatto di generosità e umanità. Felicità è vedere Abidal che sconfigge il cancro e alza al cielo la Champions".

Mentre Angelo Zomegnan chiosa: "Il Giro d’Italia moltiplica la felicità delle persone. Anche qua, dove ci sono organizzatori che hanno pianto di gioia per avere coronato il sogno di avere una tappa a casa loro". E rivolto ai bambini della piazza: "Fra qualche anno, con la bici, conquisterete l’indipendenza".

Poi la moderatrice Simona Ercolani tira fuori la torta di compleanno per Cucci, festeggiato da tutti.

Da ViverePesaro.it