sabato 30 luglio 2011

Gallinari trascinatore nel successo azzurro contro la Macedonia

¦ Al "Pentagono" di Bormio un'Italia ancora in fase di rodaggio si impone per 89-70 sulla Macedonia nella sua prima partita amichevole in vista degli Europei che andranno in scena dal 31 agosto al 18 settembre in Lituania. Il successo porta gli azzurri in finale al "Trofeo Gianatti" e Danilo Gallinari alla sua "prima" dopo anni di stop forzato con la maglia della Nazionale si mostra subito leader e miglior giocatore della compagine italiana. Con Bargnani fermo ai box per un piccolo problema fisico, coach Simone Pianigiani parte con Cusin centro e Gallinari e Mancinelli a dividersi gli spot di ali. L'inizio non è proprio dei migliori e le squadre sembrano giocare a "ciapa no". Lo stesso Gallinari commette subito un'infrazione di passi prima di Danilo Gallinari contro la Macedonia inventare un delizioso assist schiacciato dietro la schiena per Cusin. I primi punti del lodigiano arrivano solo all'8' con un canestro in penetrazione più fallo, prima di essere sostituito da Datome. Il gioco del "Gallo" è spesso interrotto dai numerosissimi falli (9) che subisce ogni volta che tocca il pallone, ma ciò non gli impedisce di siglare il primo canestro del secondo quarto e un bel "fade away" prima che un ottimo Hackett (11 punti) e un Belinelli troppo sprecone (16 punti, ma solo 6/18 al tiro) segnino un deciso strappo azzurro a suon di triple (41-28 al 20'). Il terzo quarto è il periodo di Gallinari, che mette a segno 8 dei suoi 15 punti totali (5/6 da 2, 5/7 ai liberi e nemmeno una tripla tentata, a cui aggiunge 3 rimbalzi e 2 assist per 20 di valutazione in soli 18' di utilizzo) dalla lunetta e con la schiacciatona che sancisce il 58-41 al 26'. Ilievski, vecchia conoscenza del basket tricolore, prova a riavvicinare i macedoni con un paio di bombe, ma la terza frazione si chiude sul 64-51. L'ultimo periodo ha poco da dire, fatta salva la precisione al tiro dalla lunga del senese Carraretto (11 punti con 3/3 da 3) che chiude il match sull'89-70. «È stata una buona prova e tutti i nostri hanno rispettato i dettami del coach giocando al servizio della squadra - commenta "Danny boy" a fine gara -. Anche stasera abbiamo dimostrato come la nostra atipicità dovrà essere il punto di forza della squadra; non possiamo basarci solo sul talento di tre giocatori, ma creare un'ottima chimica di gruppo e arrivare a giocare quasi a memoria».

Da pag. 55 de "Il Cittadino" del 30 Luglio 2011.

venerdì 22 luglio 2011

Gallinari "ballerino" spopola sulla rete, poi in campo trascina il gruppo azzurro

Danilo-show nel video del gruppo "The Big Shots": «Un'esperienza molto divertente, spero piaccia a tutti quanti» BORMIO Molto impegno, intensità e sudore, senza mai scordarsi una sana dose di ottimismo e tantissimi sorrisi. È cominciato nel migliore dei modi il raduno della Nazionale italiana tra le Alpi valtellinesi di Bormio, in preparazione dell'Eu-robasket 2011 che andrà in scena in Lituania dal 31 agosto al 18 settembre. Tra tutti i quindici azzurri a disposizione di coach Simone Pianigiani, Danilo Gallinari ha subito mostrato oltre a una buona condizione e alla sua innata competitività anche una gran socievolezza e disponibilità verso compagni e staff tecnico. Nonostante l'ultima sua esperienza in azzurro risalga ormai alla preparazione per gli Europei del 2007 (poi saltati a causa di un infortunio) non vi è stato alcun problema di integrazione con una "ciurma" formata in gran parte da suoi conoscenti, amici e avversari d'oltreoceano (gli "americani" Andrea Bargnani e Marco Belinelli). In questa prima fase di preparazione lo staff tecnico ha predisposto una serie di doppie sedute quotidiane, tutte in palestra, ma la mattina con particolare attenzione all'aspetto fisico-atletico, senza scordare qualche sessione di tiro; il pomeriggio invece il focus è più incentrato sul versante tecnico-tattico. Lungi dal rivestire i caratteri dell'eccessiva serietà, l'entusiasmo e la serenità sembrano però incorniciare a puntino il panorama montano e costituiscono gli elementi imprescindibili per l'amalgama di un gruppo che, se riuscirà a "lievitare", potrà regalare molte soddisfazioni. Così come tanti altri giocatori Nba, inoltre, anche il "Gallo" ha iniziato a pensare a un'"occupazione alter- nativa", nel caso di un lock-out più lungo del previsto. Da qualche giorno ha iniziato a diffondersi sul web il video del singolo "Party start - Party stop" del gruppo milanese "The Big Shots"; ebbene, in mezzo a modelle, ballerine e dj fa la sua apparizione proprio Danilo, tutto preso nel cimentarsi in alcuni cadenzati passi di danza a ritmo di "Rat punk" rivisitata in stile "electro". «Girare questo video è stata un'esperienza davvero molto divertente - commenta Gallinari da Bormio in un momento di relax tra un allenamento e l'altro- e mi auguro che piaccia a tutti». Non che dispiaccia, ma gli amanti della pallacanestro e i suoi fan saranno più impazienti di vedere i suoi movimenti in un campo da gioco coi colori della Nazionale italiana.

Da "Il Cittadino" pag. 29 del 22 Luglio 2011.

Gallinari l'azzurro "Come 4 anni fa"

Qualche anno fa, Carlo Recalcati, allora Ct azzurro oggi in panchina a Varese, ebbe a dirci: «Ci sono i buoni giocatori, che quando un allenatore chiede loro di variare un movimento, un gesto, una posizione, vanno in campo e ci provano. Poi ci sono gli ottimi giocatori, che tornano in campo e ci provano finché non ci riescono. Poi c'è Danilo Gallinari, che va in campo e lo fa. Subito, istantaneamente». Un bel complimento, vero, Danilo? «Ringrazio a posteriori Recalcati, un bel complimento davvero. E' la mia natura: se l'allenatore chiede qualcosa, io la faccio, e cerco di farmi seguire dai compagni. Perché il coach il più delle volte ci azzecca; ma dovesse anche sbagliare (capita rare volte) è fondamentale che in campo si remi tutti nella stessa direzione». In azzurro dopo 4 anni: un'eternità, per chi ha sempre detto di amare la nazionale. .«Sono stati 4 anni di rimpianti: che rabbia non poterci essere, soprattutto nei momenti più difficili». New York ti ha scaricato. Uno choc. <-E' più corretto dire che mi hanno sacrificato per arrivare a Carmelo Anthony. Denver chiedeva in cambio diversi giocatori, fra i quali la mia presenza era imprescindibile, e questo mi ha inorgoglito un po'. Mi è spiaciuto lasciare coach D'Antoni, giocava con papà Vittorio, lo conosco da una vita. Ma niente choc: un prò Nba sa che deve tenere sempre la valigia pronta». Hai fatto i tuoi primi playoff oltreoceano: impressioni? «Sono davvero un'altra cosa, l'intensità è inarrivabile, impossibile da mantenere per le 82 partite della regu-lar season». Prossima fermata: All Star Game. Ti senti arrivato? «Assolutamente no. Devo ancora crescere tanto, sono giovane (l'8 agosto compirà 23 anni, ndr), e poi non ho ancora vinto nulla. La gente si ricorda di chi vince, non di chi fa il secondo posto. Ma lasciamo da parte l'io, qui sudiamo tutti assieme perché l'Italia faccia bella figura in Lituania». Com'è stato il rientro nel gruppo azzurro? «Ottimo, ho trovato un ambiente effervescente, un gruppo molto motivato. Non sarà difficile ritrovare il feeling di quattro anni fa. Con Pianigiani è una nuova conoscenza, va dritto al punto, penso abbia tanto da insegnarmi». Siete piccoli, ti toccherà fare gli straordinari anche a rimbalzo. «Io come tutti gli altri, ma il basket non è solo verticalità, tutti devono far valere le proprie caratteristiche, tipiche o atipiche. Vedrete, il 'Mago' sarà il nostro migliore rimbalzista». Niente proclami, c'è un certo understatement Paura? «Nessuna paura, solo la consapevolezza che ci sono tante squadre forti. Cerchiamo di far bene, poi si vedrà.

Articolo tratto da TuttoSport, Ed. Nazionale, pag.14 del 22 Luglio 2011.

mercoledì 20 luglio 2011

Intervista al Gallo di DotBasket

Lunedì è stato il giorno della presentazione ufficiale dei 15 convocati della Nazionale Italiana e dello staff tecnico in vista dell’Europeo dal 31 agosto al 18 settembre. Ieri l’arrivo a Bormio e l’inizio della preparazione il vista del torneo “Diego Gianatti” del 29 luglio. Tutti i ragazzi di coach Pianigiani sono concentrati e sperano di fare al meglio, primo fra tutti Danilo Gallinari, che per la prima volta veste la maglia azzurra all’Europeo. Di seguito l’intervista all’Italiano dei Denver Nuggets.

A un mese e mezzo dall’avventura in Lituania quanto ti fa piacere tornare in nazionale?

“Fa piacere perché dopo un anno rivedo tutti i miei compagni, perché c’è grande entusiasmo attorno a questo gruppo e poi perché ci sono anche degl’obiettivi importanti”.

Qual è la parte bella di un ritiro che dura un mese e mezzo?

“La parte bella è che siamo tutti insieme; il nostro è un gruppo di ragazzi super con particolarità e personalità diverse. E’ bello stare insieme e vivere la giornata in campo e fuori dal campo”.

Qual è l’obiettivo della nazionale dopo le delusioni degl’anni passati?

“Pensiamo a restare con i piedi per terra, è quello che ho in testa io e penso che abbiamo in testa tutti. Intanto perchè il girone è il più difficile che c’è e poi per tanti altri motivi. Siamo giovani, è il primo anno che lavoriamo insieme, ci sono tante altre squadre forti. Non sarà sicuramente facile. Dobbiamo partire piano e lavorare ogni giorno”.

Serbia, Francia, Germania, Lettonia e Israele: qual’è la più forte?

“E’ difficile, in termini di risultati non saprei perché la Serbia è arrivata terza ai Mondiali, c’è la Francia con diversi giocatori NBA, c’è la Germiania che con la presenza di Novitsky cambia, c’è Israele che nel quintetto ha quattro giocatori su cinque che giocano in Eurolega e uno di loro ne ha vinte due. Quindi è veramente difficile stabilire la più forte”.

Nell’NBA è lockout, pensi anche tu all’Europa? L’Armani sta facendo un ottimo mercato.

“Fortunatamente c’è l’Europeo e il gruppo azzurro che mi aiuta a non pensare a questo momento in cui sono disoccupato. Sono contento di essere qui, la mia testa è sulla maglia azzurra e a un possibile futuro a Milano per ora non penso. L’Armani sta facendo un grande mercato, è importante che dopo questi anni comunque difficili, con Siena che ha vinto sempre, si stia creando entusiasmo per cercare di riportare il titolo a una piazza che se lo merita”

Da DotBasket.it

martedì 19 luglio 2011

Media Day 2011 : Danilo Gallinari

Il Video dell'intervista rilasciata a Basket TV

Pianigiani punta tutto sull'8: «Ha talento e dà entusiasmo»

Simone Pianigiani imposta il lavoro di preparazione all'Europeo di Litania con qualche dubbio di formazione (Giachetti, Gigli e Crosariol hanno dato forfait) senza badare ad avere nel gruppo dei quindici un solo pivot puro. Il coach azzurro, pluriscudettato con Siena, punta tanto sullo spirito e sui valori dei suoi giocatori («Dobbiamo fare come la Nazionale di rugby che pur non vincendo tanto riesce a regalare emozioni forti al pubblico»). Ma soprattutto Pianigiani punta tutto sul... numero 8. Sa, il ct, che Danilo Gallinari può essere uno dei cardini della squadra azzurra: «È sicuramente importante e può darci parecchi sotto tanti punti di vista - sottolinea il 42enne coach azzurro -. Dal punto di vista tecnico per prima cosa possiamo contare sul suo grande talento e sulla sua qualità di gioco, oltre che sulla capacità di interpretare più ruoli e fare più cose in campo. In più c'è l'entusiasmo che trasmette a dosi massicce. È un ragazzo che vive il basket con una passione genuina che va al di là degli alti livelli professionali raggiunti. È un elemento imprescindibile dentro e fuori dal campo. Non dimentico poi la sua intelligenza cestistica: sa leggere bene ogni situazione e questo riduce di molto i suoi tempi di interazione e integrazione con i compagni, visto che è "nuovo" di questo gruppo di lavoro». Andrea Bargnani invece punta di più sul gruppo: «Danilo è un elemento forte che si inserisce in un gruppo di giocatori validi, dando maggior forza all'insieme. Però non ci siamo solo noi tre giocatori dell'Nba, ma anche altri buoni: dobbiamo puntare sullo spirito di squadra, non sulle individualità». Da cinque anni fidato "scudiero" di Simone Pianigiani a Siena, Marco Carraretto è un punto fermo anche di questa Nazionale. «Danilo? È un ragazzo giovane con un talento indiscutibile che mette tanto ardore nel suo stare in campo - racconta -: non a caso è riuscito ad arrivare ai livelli Nba. Rappresenta un pericolo costante per le difese avversarie. Ha motivazioni e spirito giusto, il suo ritorno in Nazionale aiuta il lavoro di miglioramento e di crescita da fare tutti insieme». Andrea Renzi arriva in Nazionale dalla Lega-Due, visto che la scorsa stagione è stato avversario dell'Assigeco con Verona: «La mia presenza in azzurro certifica che anche in Lega-Due c'è la possibilità di crescere tecnicamente: coach Pianigiani evidentemente sonda con attenzione pure questo campionato. A Verona è andata male, siamo retrocessi, ma io resto e con il ripescaggio cerchiamo una bella rivincita. Sono contento di essere qui con Danilo, un giocatore che può dare un importante valore aggiunto alla Nazionale, alla quale può portare per potenzialità e talento i primi livelli mondiali. Altre nazionali non hanno un giocatore come lui. Danilo, con Bargnani e Belinelli, il trio dell'Nba, in aggiunta al gruppo di noi "gregari" può iniettare convinzione nel puntare a risultati importanti».

Estratto da "Il Cittadino - Quotidiano locale di Lodi" pag. 37 del 19 Luglio 2011

Gallinari lancia la sfida dell' "Euroitalia"

Tornare a respirare l'aria della Nazionale dopo quattro anni genera aspettative, per qualche verso sicuramente attese, in parte decisamente inaspettate. Così Danilo Gallinari indossa la divisa azzurra e i giornalisti con taccuini e microfoni vanno letteralmente in pressing. Il campione lodigiano svetta, non solo per l'altezza, tra il gruppo dei quindici giocatori all'ippodromo di San Siro, location scelta dalla Fip per la presentazione dell'Italia di Pianigiani, da oggi in ritiro di Bormio per la preparazione agli Europei in Lituania. «Far parte della Nazionale è qualcosa di speciale, lo dico sempre: con questi colori addosso provi emozioni particolari - è l'esordio della stella di Graffignana -. È poi bello fare parte di un gruppo speciale di ragazzi con il quale si sta molto bene. Negli ultimi due mesi della stagione, tutti noi non vedevamo l'ora di essere qui per preparare l'estate in azzurro». Complici infortuni e trasferimento nell'Nba, Danilo ha giocato a Cagliari il 13 agosto 2007 l'ultima delle otto partite finora disputate in Nazionale. «Ritrovarsi fra i convocati provoca una certa suggestione, non vedo l'ora di giocare. E un po' come tornare a qualche anno fa. Dovrò ripassare qualcosa, sia dal punto di vista mentale che tecnico, visto che da tre anni non gioco in Italia». Sulle potenzialità del trio con Bargnani e Belinelli, il "Gallo" risponde così: «Non ci sono solo tre giocatori, anche se in arrivo dall'Nba, come per esempio a Miami non valgono solo i "big three": il basket è uno sport di squadra. Sarà interessante vedere come il coach ci organizzerà. La grande voglia che c'è di stare insieme è una buona base di partenza. Il mio ruolo? È un aspetto secondario: faccio quello che mi dice il coach e che serve alla squadra». E gli obiettivi per gli Europei? «Partite con voglia e lavorare giorno per giorno con intensità. La Nazionale è una delle cose più belle, è importante ricreare entusiasmo prima di pensare ai risultati. Qualificazione per Londra o pensare a passare il primo turno? Il girone iniziale è molto difficile, in più siamo una squadra giovane che deve ancora crescere parecchio Non sarà semplice in un mese trovare soluzioni, ¦ «Il girone è difficile ma lo staff tecnico valido: ciò che conta adesso è di ricreare l'entusiasmo» però lo staff tecnico è di qualità: sarà intrigante vedere cosa possiamo combinare una volta che capiremo come ci dobbiamo mettere assieme. Cercheremo di trovare la chimica migliore nel più breve tempo possibile». Danilo esprime quindi la sua opinione sulla recente mancanza di entusiasmo intorno alla Nazionale: «Ci sono tanti motivi, non è semplice indicarne qualcuno. Il ricambio generazionale porta a equilibri differenti, come dopo l'argento di Atene 2004: ci vuole tempo. Non siamo come la Spagna che tutti gli anni può presentare una squadra forte». Sul "lock out" sta fermando l'Nba il "Gallo" assicura che «Sinceramente ho in testa il campionato Europeo, non dedico troppo a pensare al fatto di essere "disoccupato" nell'Nba. La mia testa è sulla maglia azzurra». Ma un ritorno all'Armani Jeans Milano in caso il "lock out" prolungato è possibile? «Mi auguro di poter tornare a Milano, ma più avanti nella mia carriera, non ora -chiosa il campione di Graffignana -. Noto che l'AJ sta costruendo una buona squadra: dirigenti e tecici stanno lavorando bene, anche loro sono impegnati a ricreare entusiasmo e puntare a vincere»

Da "Il Cittadino - Quotidiano locale di Lodi", estratto da pag. 37 del 19 Luglio 2011.

Gallinari: La missione dell'Italia? Emozionare

Gallinari, lei ritrova la Nazionale dopo i forfait per infortunio agli Europei 2007 e anche alle qualificazioni per gli Europei 2009. Con che spirito torna? «Sono un disoccupato dell'Nba, che è ferma per il lockout, ma sono strafelice di tornare in Italia ed emozionato di giocare con la Nazionale. Ho una voglia matta». È vero che ha nostalgia di Milano? E potrebbe magari tornarci per qualche mese, mentre l'Nba è ferma? «Per contratto non posso parlare di questo argomento. Ma sogno di tornare un giorno a giocare nella mia città. Spero il più tardi possibile, perché significherà che avrò fatto tanti anni di Nba». A fine agosto c'è l'Europeo in Lituania che qualifica anche per i Giochi di Londra 2012. Il presidente federale Meneghin dice che sono obiettivi da non fallire. «Tutti noi avvertiamo che ci sono grandi aspettative intorno alla squadra. È uno stimolo in più, non certo un peso. Ma non sono i risultati la cosa più importante». Che cosa conta di più? «L'immagine che daremo di noi, il significato speciale della maglia azzurra, l'orgoglio che dovranno provare i tifosi vedendoci giocare, l'impegno massimo che tutti noi metteremo in questi due mesi. La nostra missione è emozionare: questa è l'Italia, non una squadra qualsiasi». Per la prima volta l'Italia schiera tre professionisti dell'Nba: lei, Bargnani e Belineili. Non c'è il rischio di uno scollamento con il resto della squadra? «Nemmeno per idea. Ci conosciamo tutti molto bene, sappiamo da dove veniamo e molti di noi hanno giocato insieme anche nelle giovanili. Questa è una squadra vera, un gruppo, una famiglia. Sarà la nostra forza». Tecnicamente e fisicamente invece mancheranno un pivot vero, centimetri in area e anche qualche chilo. «Avremo misure e taglie strane, è vero, e infatti, come ha detto il ct Pianigiani, giocheremo un basket atipico, con ruoli intercambiabili. Sarà ancora più intrigante». Malgrado tre giocatori nell'Nba, il basket italiano sta vivendo un periodo di crisi. Perché? «Temo che le cause siano tante, di sicuro ha influito il cambio generazionale. È un errore però voltarci sempre indietro. Questa squadra è giovane, ha solo due giocatori sopra i 30 anni (Mordente e Carraretto, ndr), quindi deve guardare avanti con fiducia». Per lei è il debutto azzurro in un grande torneo: non ha anche qualche timore? «Una preoccupazione sì: tornare ad abituarmi alle regole del basket europeo, un po' diverse da quello dell'Nba». E gli avversari? Nel girone dell'Italia almeno Francia e Serbia sembrano superiori, poi c'è la Germania di Nowitzki, più Israele e Lettonia contro le quali l'anno scorso abbiamo perso... «Il nostro è il girone più tosto, ma agli Europei non esistono più squadre materasso. Dobbiamo essere noi a fare la differenza, non gli avversari. Non so dire se andremo sul podio europeo o se ci qualificheremo per Londra 2012. Sono certo però che faremo il possibile e l'impossibile per riuscirci». Amichevoli DURANTE LA PREPARAZIONE L'Italia parteciperà a 4 tornei in vista degli Europei in Lituania (dal 31 agosto) la oggi a Bormio In 1 5 agli ordini del et Pianigiani I cestisti azzurri da oggi sono in ritiro a Bormio verso gli Europei in Lituania (31 agosto), ai quali parteciperanno 24 squadre in 4 gironi. Convocati Bargnani, Belinelli, Carraretto, Cavaliere, A. Cinciarini, Cusin, Dato me, Gallinari, Hackett, Mae-stranzi, Mancinelli, Mordente, Poeta, Renzi, Vitali. L'Italia giocherà nel girone B (a Siauliai) con Serbia, Germania, Lettonia, Francia e Israele (che affronterà nell'ordine): passeranno il turno le prime 3. Le 2 finaliste degli Europei andranno ai Giochi, dalla 3a alla 6a a un torneo di ripescaggio a 12 (le prime 3 a Londra).

Articolo tratto da "TuttoSport" del 19 Luglio 2011, Ed. Nazionale., pag. 18.

martedì 12 luglio 2011

giovedì 7 luglio 2011

Gallinari: "Io non dimentico da dove vengo":

II viso pulito di un ragazzo qualunque e una collana con il suo simbolo legata al collo. Danilo Gallinari, ala 22enne dei Denver Nuggets, appare così al suo ingresso a Palazzo San Cristoforo. Ha la tranquillità di chi ha fiducia nei propri mezzi ed è consapevole che il lavoro portato avanti fino a questo momento è un buon bagaglio per affrontare il futuro. E non è un caso che appaia rilassato e sicuro di sé nonostante il suo ambiente lavorativo sia in autentico subbuglio: in America, nel massimo campionato cesti-stico, è guerra aperta tra presidenti e giocatori Nba. Uno scontro che è sfociato nel blocco totale (il tanto famoso "lockout") di ogni attività, il che significa niente campionato e niente partite finché cestisti e proprietari non troveranno un accordo sul contratto collettivo. Il talento di Graffignana, nato cesti-sticamente nell'Assigeco Casale e poi passato dall'Armani Jeans Milano prima di fare tappa a New York e a Denver, l'altro giorno ha dichiarato proprio a "Il Cittadino" che prenderà in esame anche un'eventuale ipotesi di tornare in Europa per giocare in attesa che l'Nba riparta: «La variabile della lunghezza del "lockout" è determinante - ha spiegato Danilo -, ma non ancora non intuibile. Sicuramente la stagione inizierà in ritardo e dovrò tenermi allenato in qualche modo, ma magari si partirà solo a gennaio e io non vorrei allenarmi per quattro mesi senza mai giocare». Intanto quella della presentazione della campagna della Provincia è un'occasione ghiotta per amici, parenti e conoscenti che se lo coccolano, vista l'autentica eccezionalità di una sosta così lunga in terra lodigiana: «Ovviamente sono felice di poter rimanere con le persone della mia vita - commenta "Danny boy" -, è qualcosa che purtroppo negli ultimi anni non è accaduto molto. Io poi sono rimasto mol- to legato al territorio e ricordo che una delle cose che mi ha sempre detto mio papà è di non dimenticare mai e poi mai da dove vengo, perché le radici sono fondamentali per qualsiasi persona». Ecco dunque sciami di ragazzini che accorrono un momento sì, e l'altro anche, per una foto ricordo con l'idolo del momento. Ma cosa dire a tutti questi ragazzini che vedono in lui l'esempio da seguire? «Posso solo dire che se sono arrivato fin qui è perché ho fatto tanti sacrifici e tanto allenamento. I successi non arrivano mai per caso, ma bisogna costruirli nel tempo. Per questo vorrei dire a tutti coloro che sognano un futuro nello sport di impegnarsi e soprattutto di studiare, perché è fondamentale per la loro crescita. Sono le cose che quelli più grandi hanno detto a me e io sono qui a testimoniare che senza lo studio, l'impegno e la disciplina non si va da nessuna parte».

Tratto da "Il Cittadino" del 06 Luglio 2011.

mercoledì 6 luglio 2011

Il Lodigiano si presenta al mondo con la sua… ‘meglio gioventù’




Cosa condividono Danilo Gallinari, Stefano Lucchini, Alessandro Matri e Francesco Acerbi? Tutti giovani, d’accordo. Tutti atleti professionisti seguiti da nugoli di fan.

Aggiungiamo tutti volti freschi e tutti di nascita o di residenza lodigiana.

Post tratto da "Lodinotizie.it"

Gli ultimi due aspetti hanno fatto scattare alla Provincia di Lodi l’idea di utilizzare i testimonial dello sport per una campagna di marketing territoriale: “duplice obiettivo – spiega il presidente Pietro Foroni, che ha personalmente ideato l’iniziativa –; il primo, dare ai lodigiani orgoglio e senso di appartenenza alla loro terra ed alle loro origini. In secondo luogo, invitare le persone che attraversano il territorio e, più in generale, chi gravita su Milano, a scoprire una terra poco conosciuta ma in grado di sorprendere”.

Arte ed architettura, ambiente con fiumi e piste ciclabili, oltre a veri e propri giacimenti di agro-alimentare ed enogastronomia costituiscono l’offerta turistica lodigiana.

“In anni in cui, come conferma l’Isnart, città d’arte e territori turistici “minori” sono in grande crescita a livello di interesse, dobbiamo riuscire a promuoverci al meglio. Un grandissimo ringraziamento a tutti i testimonial che si prestano e si presteranno a breve a questa operazione: la loro disponibilità è un segno di grande incoraggiamento a noi che operiamo per far conoscere il Lodigiano. Con una popolazione di soli 220mila abitanti, il Lodigiano riesce ad esprimere così tante persone che hanno successo nei rispettivi ambiti professionali. Una media invidiabile, che vorrà pur dire qualcosa”.

Nella mattinata di ieri, 5 luglio, con un set allestito presso la sede della Provincia di Lodi (Ex convento di San Cristoforo) il fotografo parmense Pietro Bianchi ha immortalato gli atleti (unico assente per impegni di lavoro, Alessandro Matri, che “recupererà” a breve). L’operazione vorrebbe essere completata con la partecipazione della bellezza lodigiana, la modella Bianca Balti, che la Provincia spera di riuscire a coinvolgere nelle prossime settimane il successivo sviluppo del progetto di comunicazione sarà affidato a Staff B, agenzia di comunicazione milanese, leader nel settore: “l’immagine vedrà un perfetto bilanciamento tra il testimonial e la risorsa artistica da promuovere, che può essere una chiesa, una piazza, un ambiente naturale o il gustosissimo cibo lodigiano”, ha spiegato Bruno Belluz, titolare della Staff B.

Dalla Provincia fanno invece sapere che le immagini verranno utilizzate per manifesti, cartoline, immagini per internet, cartellonistica stradale che sviluppino la campagna di comunicazione.

“E’ sempre importante ricordarsi delle proprie origini, della propria terra, ovunque la vita ti porti ad andare”, ha commentato Danilo Gallinari, preso d’assalto come sempre per foto-ricordo ed autografi.

“Un onore essere chiamato a rappresentare la propria terra, a maggior ragione per chi come me, fino a 20 anni ha vissuto nel paese d’origine, Castelnuovo Bocca d’Adda”, ha commentato Stefano Lucchini, anch’egli gettonatissimo e decisamente a suo agio a San Cristoforo, visto il solido legame di amicizia che lo lega al Presidente Foroni.

“Condivido quanto detto dai due colleghi – ha chiuso Acerbi – è bello essere qui ed auguro alla campagna di promozione i migliori successi”.

"Solo su Sky lo sport fa miracoli", parte la nuova campagna

Cosa ci fanno Eto'o "freezzato" nel gesto della rovesciata e il neo juventino Andrea Pirlo intento a battere una punizione nella piazza centrale di una cittadina di Provincia? Oppure Martin Castrogiovanni e Danilo Gallinari, in tunica e sandali? E Massimo Ambrosini e Stefano Mauri intenti in una pesca…di palloni in mezzo ad un lago? Perchè Gerard Piqué riesce a far palleggiare un'anziana signora?

Anche quest'anno è l'ironia il filo conduttore dei promo Sky dedicati alla prossima stagione di calcio e allo sport. Dopo la campagna "Il calcio più bello" dell'anno scorso, Sky è pronta a raccontare lo stupore dei propri abbonati per le nuove esperienze televisive che li attendono. Massimo Ambrosini, Martin Castrogiovanni, Samuel Eto'o, Danilo Gallinari, Federica Pellegrini, Stefano Mauri, Gerar Piqué, Andrea Pirlo, Francesco Totti, sono i nuovi protagonisti della campagna Sky in onda da domani, giovedì 7 luglio.

E' possibile vedere la versione completa del video che anticipa la messa in onda del 7 luglio all'indirizzo www.sky.it/losportfamiracoli.

Gallinari apre ad un ritorno in Europa

«In caso di lockout prolungato non escluderei il mio ritorno in Europa». Esce una notizia bomba dalle parole di Danilo Gallinari, intervistato in esclusiva dal "Cittadino", per fare chiarezza sullo sciopero dei proprietari delle franchigie Nba, che rischia di far saltare addirittura l'intera stagione 2011/2012. Ma, mentre finora l'ala 22enne di Graffignana aveva sempre chiuso le porte a una parentesi europea nell'attesa della ripresa del campionato d'oltreoceano, il complicarsi delle trattative tra l'associazione giocatori, presieduta dal playmaker dei Lakers Derek Fischer, e i proprietari delle squadre ha sparigliato il banco: «Non ho ancora preso una decisione, perché non è facile prevedere cosa accadrà e la variabile della lunghezza del lockout è determinante, ma ancora non intuibile - commenta il "Gallo" -. Dato che sicuramente la stagione inizierà in ritardo dovrò tenermi allenato in qualche modo, ma magari si partirà solo a gennaio e io non vorrei posizioni delle due parti sembrano però granitiche, proprio come avvenne nel 1998, quando la "lotta" portò a una stagione di sole 50 gare (contro le 82 consuete), iniziata ai primi di febbraio del 1999. Da qui l'idea di Gallinari di fare un pensierino all'Europa, anche se la prospettiva di tornare a giocare nella sua Olimpia Milano sembra preclusa dalle parole del nuovo coach Sergio Scariolo, che ha dichiarato di non volere alcun giocatore solo per metà stagione: «Al momento non ho ancora preso contatti con nessuno e non so ancora quale potrà essere il mio impegno in una squadra europea «A Milano no perché dopo allenarmi per quattro mesi senza mai giocare». Chi meglio di Danilo può spiegare meglio la situazione e illustrare cosa è il lockout? «Dopo dieci anni è scaduto il contratto collettivo dei giocatori e bisogna rinegoziarlo. I presidenti hanno intenzione di effettuare pesanti modifiche come la diminuzione dei salari massimi e del "salary cap" {tetto di spesa stagionale per ogni franchigia, ndr), fino alla durata massima degli anni di contratto. Noi giocatori non siamo d'accordo e questo ha portato alla sciopero». L'opinione di Gallinari è chiara: «Sono perfettamente in linea con l'associazione giocatori: è giusto trattare e rivedere il contratto, ma non sono così convinto dell'affidabilità dei conti fatti da David Stern (che sostiene perdite dell'Nba pari a 300 milioni di dollari all'anno, musate dagli stipendi faraonici degli atleti, ndr) e bisogna trovare una via di mezzo» spiega il Gallo.
Di certo sono totalmente d'accordo con Scariolo: a Milano non giocherei solo pochi minuti, ma sarei un elemento importante, per cui sarebbe irrispettoso nei confronti di società e compagni disputare dovrei tornare metà campionato per poi tornare a Denver». La situazione insomma è tutt'altro che chiara e solo nelle prossime settimane si potrà capire meglio a Denverquale potrà essere il futuro della prossima regular season Nba. Intanto però il pensiero di "Danny boy" è rivolto alla Nazionale, con l'obiettivo di far sognare i tifosi azzurri all'Europeo in Lituania: «A dire il vero non ho aspettative altissime - prova a smorzare gli entusiasmi Danilo -: già il girone di qualificazione sarà difficilissimo, dovendo affrontare grandi gruppi e una Francia al completo. Noi siamo un gruppo giovane e che non ha mai giocato assieme, per cui l'obiettivo sarà crescere e fare esperienza». In attesa del raduno del 18 luglio, dopo tanti anni lontano da casa, Danilo si può godere finalmente un'estate lodigiana: «È davvero super! Tra un allenamento e l'altro ho la possibilità di ritagliare del tempo per stare con i miei genitori e mio fratello, oltre con tanti vecchi amici».

Da "Il Cittadino" del 6 Luglio 2011.