sabato 14 dicembre 2013


venerdì 29 novembre 2013


martedì 19 novembre 2013


sabato 16 novembre 2013


martedì 12 novembre 2013


mercoledì 6 novembre 2013

Intervista a Danilo Gallinari (ottobre 2013)

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lunedì 4 novembre 2013

Denver, partire così non ci aiuta

Denver, partire così non ci aiuta

martedì 15 ottobre 2013

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Danilo Gallinari: Denver Nuggets' Most Important Player in 2013-14
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martedì 8 ottobre 2013

lunedì 7 ottobre 2013


domenica 29 settembre 2013


mercoledì 25 settembre 2013

mercoledì 18 settembre 2013


martedì 10 settembre 2013

Da "Corriere della Sera", lunedì 9 settembre 2013,pag. 39


Forza ragazzi 
Quanto vorrei lottare con voi
di DANILO GALLINARI
Giocare sarebbe stato bello, emozionante, fantastico, ma vedere quello che stanno facendo i miei compagni di squadra dà una grande soddisfazione. Come dico sempre, ciò che viene fatto durante la preparazione a un Europeo è fondamentale ma anche se non si vincono tutti i tornei pre europeo non è un problema. Ricordo che l’anno in cui non facemmo bene all’Europeo vincemmo tutti i tornei durante l’estate.
Meglio vincere quando conta e la nazionale, i miei compagni, lo stanno facendo alla grande. Avrei voluto essere lì, se questo maledetto infortunio non mi avesse fermato. Avrei voluto lottare con voi come state facendo ora, su ogni pallone, senza paura contro qualsiasi avversario. Dicono che chi ben comincia è a metà dell’opera, e se i grandi saggi hanno ragione direi che un inizio migliore di questo non ci poteva essere.
Forza ragazzi a tutto motore!

Start the work with Steve Hess




venerdì 9 agosto 2013


giovedì 8 agosto 2013



Danilo Gallinari: Denver Nuggets Optimistic for December Return

Danilo Gallinari: Denver Nuggets Optimistic for December Return

sabato 6 luglio 2013

CAMP "SPECIAL" PER GALLINARI: «ESPERIENZA INDIMENTICABILE»

Ci saranno anche Nba Cares (l'associazione benefica della lega professionistica americana) e Special Olympics tra i protagonisti di quello che si appresta a essere il più coinvolgente "Gallo Camp" degli ultimi anni. A partire da domani e fino al 13 luglio a Jesolo si terrà, infatti, il tradizionale camp estivo della stella lodigiana dei Denver Nuggets, che vedrà la partecipazione di 220 ragazzi tra i 5 e i 17 anni e, per il secondo anno consecutivo, anche 40 atleti affetti da disabilità intellettiva degli Special Olympics, che martedì avranno la possibilità di allenarsi con il coach Nba Neal Meyer (già assistente allenatore ai Clippers, ai Blazers e ai Nuggets). «Siamo felicissimi di poter collaborare con uno dei giocatori più rispettati della lega», ha dichiarato Benjamin Morel, vicepresidente di Nba Europe. «Non vedo l'ora di iniziare il Camp 2013 e di poter collaborare con Nba Cares - ha aggiunto entusiasta Gallinari -sono sicuro che il clinic destinato agli atleti di Special Olympics sarà un'esperienza indimenticabile». L'infortunio al legamento crociato del ginocchio sinistro e le successive due operazioni subite in giugno non fanno rinunciare a "Danny boy" a queste lodevoli iniziative.

Da "Il Cittadino" del 6 Luglio 2013.

venerdì 5 luglio 2013

Gallinari si cura all'lsokinetic per essere al via della Nba

Un gigante a Bologna. Danilo Gallinari, l'asso dei Denver Nuggets e della Nazionale italiana di basket ha scelto l'Isokinetic per rimettersi dopo l'infortunio al ginocchio sinistro patito all'inizio di aprile che gli ha impedito di prendere parte ai playoff con la maglia dei Nuggets. Ieri pomeriggio Danilo era a Bologna, insieme con il papà Vittorio, per prendere contatto con la nuova realtà. Niente Europeo, si sapeva da tempo, per il "Gallo" che inizierà la rieducazione per farsi trovare pronto, magari, all'inizio della stagione Nba.

Da "Il Resto del Carlino" del 4 Luglio 2013.

Bargnani conquisterà New York

Bargnani conquisterà New York

NBA supporta il Camp di Danilo Gallinari ''Gallo Camp 2013''

NBA supporta il Camp di Danilo Gallinari ''Gallo Camp 2013''

giovedì 27 giugno 2013

SARÀ BRIAN SHAW IL NUOVO COACH DEL GALLO A DENVER

 La franchigia del Colorado, nella quale milita il lodigiano Danilo Gallinari, ha scelto il successore di George Karl, esonerato dopo l'eliminazione al primo turno dei play off nella stagione appena conclusa. Shaw, al primo incarico da capo allenatore dopo una lunga gavetta da assistente sotto le dipendenze di Phil Jackson ai Lakers e Frank Vogel a Indiana, ha finalmente un'opportunità da head coach. Da giocatore era un play maker e, oltre a quelle di Orlando Magic e Los Angeles Lakers, ha indossato anche la maglia del Messaggero Roma.

Da "Il Cittadino" del 26 Giugno 2013.

martedì 25 giugno 2013

domenica 23 giugno 2013

GALLINARI: È DIFFICILE COME UNA PARTITA TI COSTRINGE A RIPASSARE UN PO' DI TUTTO

Gallinari: è difficile come una parata ti costringe a ripassare un po' di tutto «É la prova più difficile ma con un po' di logica ti puoi inventare le risposte». Parola del "Gallo", che considera la terza prova «utile perché ti costringe a prepararti su tutto». Prima di volare in Nba, l'ex leader dell'Olimpia Danilo Gallinari è riuscito a terminare gli studi, ottenendo la maturità nel 2007 al liceo scientifico dell'Istituto Studium di Milano (che oggi non esiste più). Voto finale: 70/100. L'ala della Nazionale e dei Denver Nuggets racconta la sua esperienza mentre sta seguendo la riabilitazione all'ospedale di Vail, Colorado, dopo le due operazioni al ginocchio sinistro. In vista del rientro. Come hai vissuto ai tuoi tempi il quizzone? «Ricordo che la terza prova è stata la più difficile. Fortunatamente era anche a risposta aperta. Quindi senza crocette: qualcosa, con un po' di logica, ci si poteva inventare». Ritieni che sia utile come prova d'esame? «Penso che sia utile poiché ti costringe a prepararti su tutto». In America non esiste un esame simile alla maturità. Hai mai provato a spiegare cosa rappresenti per uno studente italiano ai tuoi compagni di squadra? «Non mi è mai capitata l'occasione. Comunque di quel periodo ricordo che c'era tensione nell'aria e che svolgendosi d'esta- te ho sudato come stessi giocando una partita: ricordo una commissione molto severa. Con i compagni di classe mi sento ancora oggi e uno di loro è ancora uno dei miei migliori amici». Vuoi svelarci l'argomento della tua tesina per l'orale? «Il titolo era "Il senso della fatica del vivere". Mi viene quasi da ridere perché era basata su filosofia e psicologia, quindi una roba pesantissima. L'obiettivo era stufare i professori per mandarmi a casa prima». Un consiglio ai maturandi? «Date il massimo per quest'ultimo passo. Una volta finito l'esame, più si sa di aver dato il massimo e più ci si sente bene».

Da "Il Giorno- Milano" del 22 Giugno 2013.

domenica 16 giugno 2013


mercoledì 5 giugno 2013


Il Gallo in versione topolinizzata! In edicola questa settimana

Si inizia a citare il Gallo già durante l'editoriale, per poi continuare all'interno di una storia ambientata nel mondo NBA, per un numero, a tutto basket, come affermato nel blog del direttore.


martedì 4 giugno 2013


Twitcam col Gallo...stasera alle 19 (se non ho sbagliato ad interpretare il tweet....)


Gallinari's Return Might Be Pushed Back

venerdì 31 maggio 2013




mercoledì 29 maggio 2013


lunedì 27 maggio 2013




domenica 26 maggio 2013




venerdì 24 maggio 2013

Gallinari annuncia: «L'operazione fra tre settimane»

 Danilo Gallinari sarà sottoposto alla seconda operazione al ginocchio fra tre settimane. Lo ha annunciato lo stesso lodigiano nel "Gallo corner", la rubrica che scrive sulla "Gazzetta dello Sport": «La riabilitazione procede molto bene - scrive Gallinari -. Una sessione di un'ora e mezza alla mattina e una sessione da un'ora e mezza al pomeriggio. Purtroppo la riabilitazione per un menisco prevede di non appoggiare la gamba per 6 settimane, quindi è un po' noiosa e non facile... Però tra 3 settimane ci sarà la seconda operazione e la riabilitazione sarà più divertente».

Da "Il Cittadino" del 24 Maggio 2013.

Dispiaciuto per l’Olimpia, stagione non positiva

Dispiaciuto per l’Olimpia, stagione non positiva

venerdì 17 maggio 2013




(Staff) Video messaggio: diciamo che non manca l'allegria - Dalla pagina FB ufficiale di Danilo Gallinari



venerdì 10 maggio 2013

mercoledì 8 maggio 2013

mercoledì 1 maggio 2013

"Gallo" sorride: «La prima è andata»

È perfettamente riuscita la prima operazione chirurgica a cui si è sottoposto nel primo pomeriggio (fuso orario di Denver) di lunedi a Vail Danilo Gallinari, reduce dalla rottura al legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro rimediata lo scorso 5 aprile nel match casalingo contro i Dallas Mavericks. L'annuncio ufficiale, come di consueto, è arrivato da un comunicato pubblicato sulla propria "fan page" di Facebook: "Danilo ha affrontato il primo intervento chirurgico per l'asportazione del menisco del ginocchio sinistro, seguirà un particolare lavoro riabilitativo per affrontare in un secondo tempo la ricostruzione del legamento crociato anteriore (LCA). L'intervento è perfettamente riuscito". Da vero fanatico dei social network, il 24enne campione lodigiano ha ribadito il successo dell'intervento anche a rutti i suoi sostenitori che lo seguono su Twitter (@gallinari8888): «E la prima è andata... super..and the first one was good...happy. Sembra che il sinistro sia 10 volte il destro... ma c'è un cuscino sotto... taaac... feeling good». A breve "Dannyboy", che da ieri mattina ha iniziato ima prima fase di riabilitazione, dovrà però sottoporsi a un altro intervento chirurgico: «Da una risonanza fatta qualche giorno fa è emersa l'esigenza di sistemare il menisco prima di intervenne sul crociato», racconta papà Vittorio Gallinari al "Cittadino". Questo primo step è dunque stato superato senza ostacoli: «La pulizia meniscale è andata bene - prosegue l'ex stella delle "scarpette rosse" - : i medici dicono che è stato un intervento perfetto, ora bisognerà svolgere una prima fase di riabilitazione al menisco, verificare i risultati e quindi capire quando programmare l'operazione di ricostruzione del legamento». Nel frattempo Danilo rimarrà a Vail, con l'augurio di poter procedere al più presto alla seconda operazione e quindi al recupero che dovrà condurlo a uno stato di forma ottimale. Dalle foto scherzose pubblicate sui vari social network quando era ancora sdraiato sul lettino ospedaliero, così come dall'incoraggiamento fatto ai suoi Denver Nuggets (a sorpresa sotto per 3-1 nel primo turno di play off contro i Golden State Warriors) dal proprio blog («Non stiamo giocando bene, ma siamo più forti di loro e possiamo ribaltare la serie», le sue parole), l'umore del campione graffignanino sembra davvero ottimo, primo requisito necessario per condurre a mia guarigione fulminea e a un pronto ritorno sui parquet.

Da "Il Cittadino" dell' 01 maggio 2013.

Prima operazione andata, ora la riabilitazione! E possiamo ancora battere Golden State…

Prima operazione andata, ora la riabilitazione! E possiamo ancora battere Golden State…

martedì 30 aprile 2013







sabato 27 aprile 2013

La Nazionale chiama il giovane Gallo

 Improvvisa ma non per questo meno gradita è la chiamata di Federico Gallinari con la Nazionale Under 16. Il "fratellino" di Danilo, inizialmente inserito nella lista dei dodici giocatori "riserve a casa", è stato precettato dal coach Antonio Bocchino per il raduno collegiale della giovanile azzurra in programma da ieri a Roma e per il torneo internazionale di Belle-garde (in calendario da domani a domenica). A causa dell'infortunio di un giocatore della rosa, Federico Gallinari ha fatto in fretta i bagagli e ieri mattina ha preso il treno per Roma. «Mi hanno avvisato di colpo, prima dell'allenamento di martedì - racconta il giovane talento dell' Assigeco -. Contento? Contentissimo: ero già soddisfatto per essere stato incluso fra le riserve, figurati ora che mi chiamano per giocare. Sono carico da matti per questo esordio in azzurro. Il numero di maglia? Non ci ho pensato: se posso scegliere opto per il 9». L'Under 16 azzurra ha svolto ieri sera il primo allenamento e si prepara a partire per Ginevra alle 12.30 di oggi, dopo la seduta mattutina, per prendere parte al Torneo internazionale di Bellegarde. Da domani gli azzurrini sfidano Francia, Russia e Turchia. «Non vedo l'ora, ho proprio voglia di giocare - continua Federico -. Ho sentito Danilo prima di partire: era contento per me, mi ha consigliato di fare quello che faccio di solito. La valigia? Mi ha aiutato il papà; la mamma è a Denver con Danilo». Il cambiamento repentino di programma non ha colto di sorpresa Federico Gallinari: il basket è proprio nel dna di famiglia.

Da "Il Cittadino" del 25 Aprile 2013.

IL GALLO PREPARA L'OPERAZIONE: LUNEDÌ A VAIL

È stata fissata per il prossimo lunedì 29 aprile l'operazione chirurgica al legamento crociato anteriore del ginocchio destro a cui si sottoporrà Danilo Gallinari. La comunicazione arriva ancora una volta dalla fan page ufficiale di Facebook del 24enne talento lo-digiano, nella quale si spiega come "nella giornata di ieri (martedì, ndr) Danilo si è sottoposto a un ulteriore controllo specialistico a Vail dal Dr. J. Richard Steadman presso The Steadman Clinic a Vail. L'esito del consulto ha evidenziato la necessità di ulteriori sedute di fisioterapia per preparare al meglio l'intervento che verrà effettuato lunedì 29 aprile. Verranno divulgati ulteriori aggiornamenti nei prossimi giorni». A differenza di altri tipi di intervento, infatti, questa operazione richiede un'adeguata preparazione della muscolatura della gamba ed è per questa ragione che dal 4 aprile scorso, data dell'infortunio, il campione di Graffignana si è messo sotto con gli allenamenti. Coi primi di maggio si dovrebbero così conoscere le prime tempistiche di recupero.

Da "Il Cittadino" del 25 Aprile 2013.



mercoledì 24 aprile 2013

Per Gallinari l' operazione dal "mago" del ginocchio

 Con un comunicato stampa affidato alla propria fan page ufficiale di Facebook, Danilo Gallinari ha sciolto tutte le riserve relative alla sua operazione e ha annunciato che si sottoporrà al previsto intervento chirurgico negli Stati Uniti a breve, escludendo cosi l'ipotesi di tornare in Italia. «Nei prossimi giorni Danilo si trasferirà a Vail, sempre nel Colorado, dove il Dr.J. Richard Steadman effettuerà l'operazione al legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro presso The Steadman Clinic. Aggiungeremo ulteriori notizie nei prossimi giorni» recita l'annuncio.
 L'ala lodigiana, che si è procurata la rottura del legamento nella gara di regular season dei suoi Denver Nuggets contro i Dallas Mavericks dello scorso 5 aprile (infortunio che gli è costato la rinuncia ai play off Nba e agli Europei di Slovenia del prossimo settembre) ha così deciso di affidarsi al dottor Richard Steadman, luminare americano specializzato in medicina sportiva e chirurgia al ginocchio che già ha operato numerosissimi atleti e personaggi famosi in generale, da Giuseppe "Pepito" Rossi, a Thiago Motta, fino ad Alessandro Del Piero e Naomi Campbell, oltre a centinaia di giocatori Nba e sportivi asterie e strisce. Gallinari sta così completando la fase di preparazione della gamba sinistra all'operazione, che ha dovuto iniziare nei giorni immediatamente successivi all'infortunio, dal momento che l'intervento al quale sarà sottoposto richiederà una buona risposta di tutta la muscolatura dell'arto. Solamente al termine dell'operazione, quindi, ci si potrà sbilanciare in merito ai tempi di recupero e alla data di ritorno in campo del talento di Graffignana, che possono andare indicativamente dai sei mesi a un anno.
Come aveva annunciato la scorsa settimana a « il Cittadino », "Danny boy" sosterrà quindi la prima fase di riabilitazione proprio presso la clinica dove si sottoporrà all'intervento, a Vail, un piccolo paese di nemmeno 5.000 abitanti a quasi 2.500 metri sopra il livello del mare e a un centinaio di chilometri da Denver, in mezzo alle montagne e alle verdi foreste del parco delle Rocky Mountains. Con l'augurio che l'atmosfera di tale paradiso naturale possa servirgli a superare questo infortunio nel minor tempo possibile.

Da "Il Cittadino" del 23 Aprile 2013.

Agenzia di Stampa Italpress - NBA: NEI PROSSIMI GIORNI OPERAZIONE AL GINOCCHIO PER DANILO GALLINARI

Agenzia di Stampa Italpress - NBA: NEI PROSSIMI GIORNI OPERAZIONE AL GINOCCHIO PER DANILO GALLINARI

lunedì 22 aprile 2013










mercoledì 17 aprile 2013




martedì 16 aprile 2013

Federico entra nel giro azzurro: «Fa piacere essere considerato»

Anche la Nazionale Under 16 guarda al "Campus". Lo prova l'inclusione di Federico Gallinari, classe 1997, nella lista dei 12 giocatori "a disposizione" in occasione del raduno di Roma del 24 aprile e del successivo torneo internazionale di Bellegarde, dal 25 al 28 aprile, con Turchia, Francia e Russia. E il primo "avviso" azzurro per il fratellino di Danilo, chiamato al "Bulgheroni" e l'anno scorso nella selezione lombarda al "Torneo delle regioni". «È una notizia che fa piacere: sono rimasto contento quando la società mi ha fatto avere la lettera della Fip. Anche se non sono nei primi dodici (1 giocatori che partecipano al raduno, ndr), ma "riserva a casa", rimane la soddisfazione di sapere di essere considerati -dice Federico Gallinari -. Questo è un altro risultato che raggiungo grazie ai compagni di squadra che durante le sedute di allenamento mi permettono di migliorare per provare a essere il giocatore che vorrei diventare. È pure uno stimolo a darsi da fare ancora di più». Il talento lodigiano fa parte dell'Under 17 dell' Assigeco che sabato al"Campus" (ore 16) chiuderà la prima fase del proprio campionato. «Andiamo bene, siamo una buona squadra, ci divertiamo e otteniamo pure discreti risultati», sottolinea Federico che divide l'impegno cesti-stico con lo studio all'ltis di Lodi. La formazione rossoblu è sicura seconda nel proprio girone, pronta ad andare a giocarsi l'accesso alle finali nazionali nell'Interzona di Salsomaggiore che inizia ilio maggio. Ci sono diversi giocatori interessanti nel vivaio dell'Assigeco: Federico a che livello è? «È un ragazzo di grande avvenire, ha qualità e lo spirito guerriero di papà Vittorio - dice Marco Andreazza, coach dell'Under 17 Assi-geco -. Non molla mai e si allena sempre con volontà e qualità: si vede che ha alle spalle una famiglia valida che lo accompagna nel modo giusto».

Da "Il Cittadino" del 16 Aprile 2013.

Gallinari: Io, azzurro sul divano

Non sarà certo un mese di aprile da ricordare positivamente per il campionato Nba, costretto a perdere a distanza di pochi giorni due pezzi pregiati come Danilo Gallinari e Kobe Bryant. Una brutta tegola caduta sulle teste di Denver Nuggets e Los Angeles Lakers. Se Kobe è stato fermato dalla rottura di un tendine d'Achille, per Danilo lo stop è dovuto alla rottura del crociato del ginocchio sinistro durante una partita contro i Dallas Mavericks di Dirk Nowitzki, proprio in una penetrazione a canestro contro il gigante tedesco. Per il Gallo si parla di uno stop che potrebbe tenerlo lontano dal parquet dai quattro ai sei mesi. Gallinari, qual è l'esatto quadro clinico del suo ginocchio? «Mi hanno confermato la rottura del crociato del ginocchio sinistro. Adesso sono in attesa di essere operato. Credo che l'intervento avverrà fra una decina di giorni, ma ancora non so dove sarà effettuato». É il suo quarto infortunio di una certa gravità e ben tre sono avvenuti negli States: forse perché la stagione Nba è più lunga e massacrante rispetto al campionato italiano? «Potrebbe essere una delle cause, non penso sia l'unica. Di certo, tra partite e spostamenti, il fisico è sottoposto a uno stress maggiore». Un paio di settimane fa il presidente dell'Assigeco Casalpusterlengo, società nella quale a 16 anni ha mosso i suoi primi passi nel basket, le ha messo a disposizione le strutture del Campus per un'eventuale convalescenza post operatoria in Italia. «Ringrazio tantissimo il presidente Curioni per il suo affetto e per la disponibilità che ha dimostrato nei miei confronti. Però, non sapendo ancora dove mi opererò, è difficile per me adesso dare delle risposte che non dipendono solo da me, ma anche dai medici e dai Denver Nuggets». Questo infortunio difficilmente le consentirà di rispondere alla chiamata in Nazionale in vista degli Europei di settembre in Slovenia. «Già, e mi dispiace molto perché alla maglia azzurra tengo parecchio. Purtroppo mi dovrò accontentare di seguire i miei compagni attraverso televisione e giornali facendo il tifo per loro».  Causa dell'infortunio? Una potrebbe essere la stagione massacrante»  Ai miei tifosi dico: sogno già il lavoro in palestra per tornare ancora più forte» Cosa mi manca di più dell'Italia? Sicuramente la mia famiglia e gli amici» Sta ricevendo tanti attestati di affetto e stima da addetti ai lavori e tifosi. «L'affetto che ho ricevuto è stato incredibile e mi sta aiutando tantissimo in questo delicato periodo di stop forzato». È in America ormai da sei anni. Quanto e cosa le manca dell'Italia? «Senza dubbio la mia famiglia e gli amici». Sarà mai colmabile il gap tecnico e di mentalità che esiste tra il basket americano e quello italiano ed europeo? «Qui c'è una mentalità diversa, così come diversa è l'organizzazione. Però non penso che si possa parlare di gap tecnico, piuttosto parlerei di forte gap dal punto di vista fisico». Quali sono le maggiori differenze che ha riscontrato fra due mondi sportivi così diversi? «In America ci sono degli addetti incredibili che in Europa si fa fatica a trovare. Inoltre la cultura e la mentalità americane fanno sì che l'approccio alla pallacanestro sia molto diverso rispetto a quello italiano ed europeo». Subire un infortunio è sempre un brutto momento per un campione. Il fatto di essere un figlio d'arte (il padre è Vittorio Gallinari, una delle colonne della Milano allenata da Dan Peterson, ndr) aiuta? «No. Mi aiuta il fatto di essere figlio di Vittorio e Marilisa perché loro mi sostengono tanto, specie dal punto di vista psicologico». Se dovessi mandare un messaggio ai tuoi tifosi cosa ti sentiresti di dire? «Direi loro che sono pronto per l'operazione e che non vedo l'ora di mettermi a lavorare in palestra per tornare più forte di prima».

Da "QS" del 16 Aprile 2013.

Gallinari: «Tornerò ancora più forte»

Partiamo dalla domanda più scontata, ma assolutamente doverosa: com'è l'umore a dieci giorni dall'infortunio? «Adesso posso finalmente dire di stare bene. I primi giorni sono stati difficili, ero molto arrabbiato per quello che è successo per tantissimi motivi. Poi la rabbia pian piano è passata e ho somatizzato. Gli infortuni capitano e fanno parte del gioco, ora è tempo di lavorare per recuperare il prima possibile e tornare, naturalmente ancora più forte». Come procede la preparazione all'intervento chirurgico? « Sto facendo tutti i giorni molta palestra per arrivare prontissimo all'operazione. Lavoro solo sulla gamba sinistra per rinforzare tutti i muscoli e fra una settimana o dieci giorni penso che sarò sotto i ferri». Ancora nessuna notizia su dove ti opererai e sul chirurgo? «In realtà non ho ancora preso alcuna decisione in tal senso. Sarà una scelta importante, anche perché presumibilmente tutto il tempo del mio recupero lo passerò nella città dove verrò operato, che sia in Italia o negli States ». Nel frattempo come trascorri le tue giornate? «Dipende sempre dal calendario dei Nuggets: quando giochiamo in casa alla mattina mi alleno negli stessi orari dei miei compagni e la sera sono con loro al "Pepsi Center" , mentre quando giocano in trasferta dopo 1 ' allenamento mattutino passo il resto del giorno in assoluto relax». Durante la riabilitazione hai già programmato di fare una tappa più o meno lunga in Italia? Sai che il patron dell' Assigeco Franco Curioni ha messo a tua disposizione il "Campus" per tutto il tempo che vorrai? «Mi fa molto piacere e ringrazio davvero tantissimo Franco per la sua proposta, è davvero super. Tutto però dipenderà dall'operazione, da dove la farò e da dove sarà meglio portare avanti il recupero, di certo non è un'offerta che escludo». Una settimana dopo il tuo infortunio è capitata la stessa sorte a Kobe Bryant: la rottura al tendine d'achille ha posto fine alla sua stagione e ora rischia di compromettere, a 35 anni, la sua carriera... «È stato un dispiacere enorme, queste cose non vorresti mai che capitassero a te o a nessuno. Il suo mfortunio è più grave del mio, ma sono certo che riuscirà a tornare in campo, o almeno lo spero vivamente». Al momento in Nba ci sono 76 giocatori infortunati, molti dei quali (Bargnani, Love, Ginobili, Rondo, Granger) fuori per tutta la stagione. Si gioca davvero troppo in Nba? È questa la causa di molti problemi fisici? «Sicuramente è una componente importante, né l'unica né la principale come possono essere coincidenze o particolari debolezze fisiche, ma bisogna tenerne conto». Alla fine tra Gallinari e Bargnani, considerati i due più forti italiani oltreoceano, Punico che giocherà i play off sarà Marco Belinelli, che si è ritagliato uno spazio importante nei Chicago Bulls... «Sono molto contento per lui, se lo merita e sarà un passo importantissimo per la sua carriera. Spiace molto per il "Mago", che gioca in una squadra dalle ambizioni piuttosto basse e che ha avuto anche questa stagione troppe sfortune». Ai play off soffriranno più i Lakers senza Kobe o i Nuggets senza il "Gallo"? «Credo Los Angeles. Saranno dei play off combattuti, con i Miami Heats ancora davanti a tutti, mentre a Ovest sarà lotta tra Spurs e Thunders, ma non sottovalutate i Nuggets». Che con te in campo avrebbero avuto una marcia in più e la possibilità di ergersi a outsiders per il titolo? «Sono davvero spiaciuto per l'Infortunio perché davvero mi sentivo che questa sarebbe stata una stagione speciale in cui avrei potuto fare delle grandissime cose nei play off Nba e con la Nazionale agli Europei. Speriamo mi ricapitino presto delle occasioni del genere».

Da"Il Cittadino" del 16 Aprile 2013.

lunedì 15 aprile 2013

Pio e Amedeo con Danilo Gallinari Due meridionali in America le Iene 201...




venerdì 12 aprile 2013




mercoledì 10 aprile 2013

Boni, abbraccio al "Gallo": «Tornerà più forte di prima»

«Oggi la rottura del crociato è come un'otturazione al dente: Danilo sicuramente tornerà più forte di prima ». Parole e musica di Mario Boni, che per descrivere l'infortunio occorso giovedì scorso a Gallinari rispolvera le parole utilizzate per intitolare il suo libro del 1994 ("Tornerò: più forte di prima") . Per me è grandissimo giocatore, che è stato suo malgrado esperto di "stop and go", non bisogna stare troppo a recriminare per la rottura al legamento crociato anteriore che ha sancito la fine della stagione Nba del "Gallo" e la sua conseguente sicura rinuncia agli Europei del prossimo settembre in Slovenia. «Provo davvero tantissimo dispiacere per il ragazzo, che conosco da quando aveva 8 anni - dichiara il 49enne "SuperMario" -; ma, lasciando perdere i sentimentalismi, bisogna considerare che è un infortunio che richiede tempo, ma senza dubbio non pregiudicherà un suo ritorno nelle stesse condizioni di forma». 
La grande amarezza deriva semmai dalle circostanze nelle quali è arrivato l'infortunio: Danilo - che ha chiuso la sua quinta annata Nba con 16,2 punti a partita, tirando col 41,8% dal campo, il 37,3% da tre e l'82,2% dalla limetta, oltre a 5,2 rimbalzi, 2,5 assist, 0,9 recuperi e 0,5 stoppate nei 32,5 minuti di media delle 71 gare disputate - lascia infatti i Denver Nuggets nell'apice della stagione, al terzo posto nella Western Conference, vicinissimi a superare il record di franchigia di vittorie in Nba (54) e lanciatissimi verso dei play off che li avrebbero visti da sicuri protagonisti, palcoscenico ideale per la sua consacrazione definitiva oltreoceano. «Spiace molto per il momento in cui è arrivato l'infortunio - prosegue il campione di Codogno,   -, era un periodo molto positivo per lui e per la squadra; ma Danilo è ancora giovane ed è un grande: gli ricapiterà sicuramente una situazione del genere». Contrariamente a chi prospettava tempi di recupero fulminei, come i 120 giorni che ci mise Roberto Baggio nel 2002, Boni teme che Gallinari dovrà stare fermo un po' più di tempo: «Bisogna considerare che ha una struttura molto grossa e potente, a cui però unisce elevazione e velocità. Per me ci vorrà un anno per rivederlo così competitivo, anche perché, oltre all'aspetto fisico, non bisogna sottovalutare l'impatto psicologico nel recupero da uno stop cosi lungo». E proprio su questo versante "SuperMario" vuole dare un consiglio al "Gallo": «È inutile recriminare o pensare a cosa avrebbe fatto senza l'infortunio - chiude -; deve pensare al domani e tornerà a giocare ancora prima che se ne accorga». 

Da "Il Cittadino" del 10 Aprile 2013.

martedì 9 aprile 2013

COMUNICATO STAMPA

(Staff)
COMUNICATO STAMPA

Informiamo i fans di Danilo Gallinari che la pagina www.facebook.com/danilogallinari è L’UNICO MEZZO DI COMUNICAZIONE UFFICIALE CHE FORNIRÀ INFORMAZIONI RELATIVE ALL’INFORTUNIO DI DANILO GALLINARI.
Lo staff di Danilo Gallinari non ha autorizzato nessun altro mezzo di comunicazione alla diffusione di notizie ufficiali riguardanti l’infortunio di Danilo Gallinari

Dalla pagina Facebook ufficiale di Danilo Gallinari

CURIONI AL "GALLO": «VIENI A CURARTI AL "CAMPUS"»

Il patron dell'Assigeco Franco Curioni spalanca le porte del "Campus" a Danilo Gallinari per tutto il tempo che necessiterà per recuperare e tornare ancora più forte dopo il grave infortunio di giovedì notte al ginocchio sinistro: «E gli preparo anche personalmente il risotto» dice l'imprenditore che, seppur preoccupato per la stella lodigiana, si consola con la sua squadra, vittoriosa per 91 a 87 sulla Viola a Reggio Calabria.  Curioni offre il "Campus" a Gallinari «Sto male a pensare quello che è successo a Danilo, è come un figlio ma è il dazio da pagare allo show business: se viene gli preparo personalmente il risotto»
LORENZO MEAZZA: CODOGNO.- Con ancora gli occhi un poco lucidi per le lacrime scese una volta appresa la notizia dell'infortunio, Franco Curioni spalanca le porte del "Campus" a Danilo Galli-nari per tutto il tempo che necessiterà per recuperare e tornare ancora più forte: «E gli preparo anche personalmente il risotto». Se tutto il mondo della palla a spicchi è ancora frastornato dalla notizia della rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro del "'Gallo", che ha fatto terminare la sua stagione Nba prematuramente nella notte tra giovedì e venerdì durante il match contro i Dallas Mave -ricks, per chi lo ha visto crescere e segnare i pruni canesti il dolore è ancora più forte: «Sto ancora male - prosegue il patron dell'Assigeco -, mi ha davvero colpito quello che gli è accaduto e ora soffro come se fosse successo a un figlio che è andato per la sua strada, ma sa sempre do- ve si trova casa sua». «ORA LASCIAMOLO TRANQUILLO» E proprio il "'Campus" potrebbe essere il luogo dove poter recuperare e riprendere ad allenarsi dopo l' intervento chirurgico, previsto fra circa due settimane in Colorado a cura del professor Richard Steadman, oppure in Italia. «Il "Campus" è e resta casa sua e se scegliesse di venire qua dopo l'intervento ne saremmo davvero entusiasti e lo accoglieremmo con tutto il nostro affetto», dichiara Curioni. È però ancora molto presto per parlare eh ipotesi o possibilità: «Ho parlato subito con Vittorio ( il padre di Danilo, ndr) e siamo d'accordo di lasciarlo un pò ' stare per il momento. Sa che l'Assigeco gli è vicina e che appena si sentirà pronto potremo sentirci, siamo di famiglia». «L'ITALIANO PIÙ FORTE DI SEMPRE» Il grandissimo rammarico è che questo infortunio ancora una volta ferma Gallinari in un momento chiave della sua camera, come accaduto nell'estate 2007 alla vigilia di quella che sarebbe stata la sua consacrazione in Nazionale agli Europei: «Questi infortuni non hanno ancora fatto capire a tutti una cosa - aggiunge Curioni -, ossia che Danilo è già ora il più forte gio -catore italiano di tutti i tempi. Purtroppo però in Nba si gioca troppo e i ragazzi sono ipersfruttati tra partite ogni due giorni, ore di aereo, alberghi e pochissimi allenamenti, ma questo è il prezzo dello show business: l'usura e il sacrificio dei giocatori. Peccato anche perché finalmente mi ero deciso, sarei andato a vedere giocare Danilo al secondo turno dei play off: questi Nuggets giocano una pallacanestro davvero magnifica e lui era il loro metronomo, sarebbero sicuramente andati avanti, ma ora...». IL RAMMARICO DEI NUGGETS Ora bisogna solo attendere l'operazione (rafforzando il quadricipite della gamba sinistra per affrontare al meglio l'intervento) e lavorare pazientemente per il recupero. «Stava disputando la migliore stagione della sua camera - ha dichiarato Masai Ujiri, vicepresidente esecutivo dei Nuggets - ed è stato fondamentale per i nostri successi; conoscendo la sua etica del lavoro confidiamo di averlo più forte di prima per il prossimo campionato» . Sperando in un recupero veloce e soprattutto che la sfortuna non si accanisca più su di lui.

Da "Il Cittadino" dell' 08 Aprile 2013.



Gallinari: "Sono carico, ma non riguardo quelle immagini..." - Sport - Sky.it

Gallinari: "Sono carico, ma non riguardo quelle immagini..." - Sport - Sky.it






Grazie a tutti! Il vostro affetto mi aiuta un casino

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sabato 6 aprile 2013




giovedì 4 aprile 2013




mercoledì 20 marzo 2013

Gallinari batte Belinelli e risponde "sì" a Pianigiani

Al cospetto del coach della Nazionale italiana, Simone Pianigiani, e del presidente della Fip, Gianni Petrucci, atterrati a Chicago per l'occasione, i Denver Nuggets di Danilo Gallinari superano i Bulls del bolognese Marco Belinelli per 118 -119 allo "United Center". Nel "derby italiano", la spunta cosi il lodigiano, al termine di una gara decisa da un finale contestatissimo: sul tiro allo scadere proprio di Belinelli, Noah converte a canestro, ma i due punti vengono annullati per interferenza e la vittoria - la 12esima consecutiva - va ai Nuggets. A fine partita il "Gallo" (18 punti, 7 rimbalzi e 3 assist) ha risposto "sì" alla Nazionale per gli Europei della prossima estate. «Gallinari ci ha dato piena disponibilità, per Belinelli dobbiamo aspettare fine stagione», conferma Petrucci.

Da "Il Cittadino" del 20 Marzo 2013.




sabato 16 marzo 2013

PALLACANESTRO GALLINARI SI "RIPOSA" MA I NUGGETS SUONANO LA NONA

Un Danilo Gallinari decisamente più spuntato del solito non ferma i Denver Nuggets, una delle migliori squadre Nba del 2013, che agguantano la nona vittoria consecutiva e proseguono il testa a testa con i Memphis Grizzlies alla caccia del quarto posto nella Western Conference, che significherebbe il fattore campo a favore nel primo turno dei play off. La truppa di George Karl la notte scorsa si è sbarazzata dei Phoenix Suns all'"Us Airways Center" dell'Arizona per 108-93, grazie a un grande ultimo quarto e a un Kou-fos da 22 punti e 10 rimbalzi. Per il "Gallo" solo 5 punti, tirando con 1/6 da due, 0/2 da tre e 3/3 ai liberi, 5 rimbalzi, 2 assist e un recupero, ma comunque +10 di plus/minus in 29' di gioco. Stanotte si riprende a Denver contro la prima squadra americana del lodigiano, i New York Knicks.

Da "Il Cittadino" del 13 Marzo 2013.

Petrucci a Chicago incontra Belinelli e Gallinari

 Il presidente della Federbasket, Gianni Petrucci, con il ct della nazionale Simone Pianigiani, partirà domani per Chicago dove incontrerà gli azzurri Danilo Gallinari e Marco Belinelli in occasione della gara Chicago Bulls - Denver Nuggets del 18 marzo.

Da "Il Tempo" del 16 Marzo 2013.

Memphis Grizzlies Vs Denver Nuggets | Full Highlights | March 15, 2013 |...

martedì 12 marzo 2013

lunedì 11 marzo 2013




A Denver è un gran momento

A Denver è un gran momento

giovedì 7 marzo 2013

Gallinari chiude i conti con i Kings: Denver vola

 Danilo Gallinari torna a intonare il suo canto e, grazie a una prestazione balistica dall' arco davvero eccezionale, risulta di nuovo decisivo nel sesto successo di fila dei suoi Denver Nuggets, capaci di sbancare nel "back to back" la"Sleep Tram Arena", casa madre dei Sacramento Kings, conilrisultato di 113-120. Reduce da un paio di partite sotto tono, anche a causa del risentimento alla coscia sinistra accusato una decina di giorni fa, ieri notte il "Gal- lo" è stato chiamato in causa in una sfida più delicata del previsto. Coadiuvato da Ty Lawson (autore di 24 punti e 7 assist) e dalla "doppia doppia" di Kenneth Faried (19 punti e 12 rimbalzi), abili nello scavare un primo solco tra le due squadre nel terzo quarto (nonostante i 32 punti di Marcus Thornton), il 24enne talento di Graffignana ha chiuso definitivamente l'incontro e spezzato ogni tentativo di rimonta dei californiani, mettendo a segno 7 punti negli ultimi 3 minuti di gioco, frutto di una schiacciata, un palleggio-arresto-tiro e una tripla. Danilo ha terminato cosi la sua serata come secondo marcatore della propria squadra con 23 punti, grazie a un 2 / 5 da due, a uno straordinario 5 / 6 da tre e a un perfetto 4 / 4 dalla lunetta, oltre a 4 rimbalzi e 4 assist in 39' di gioco. Con il quarto posto dei Memphis Grizzlies sempre nel mirino, i Nuggets proseguiranno il loro cammino stanotte in casa contro i Los Angeles Clippers.

Da "Il Cittadino" del 7 Marzo 2013.



Danilo Gallinari 23 Points Full Highlights (3/5/2013)

mercoledì 6 marzo 2013

Yearbook FIP 2012

Potete scaricare a questo link la vostra copia dell' Yearbook FIP 2012 con tutte le informazioni e i momenti più significativi dell'anno appena passato.


http://www.fip.it/public/YEARBOOK2012.pdf

venerdì 1 marzo 2013

Eccovi il programma con le date e le "tappe" della Nazionale A e della nazionale sperimentale. - Direttamente dalla pagina Facebook della FIP - Le Nazionali di Basket


E
ccovi il programma con le date e le "tappe" della Nazionale A e della nazionale sperimentale.
Dopo il primo screening del 24-25 giugno all'Acqua Acetosa, con la nazionale si comincia dal 30 luglio con il raduno di Folgaria.

trick shot

È Galloshow col canestro "impossibile"

 Ancora fermo per la contusione alla coscia sinistra che lo tiene a riposo da ormai una settimana, Danilo Gallinari trova comunque modo di rallegrarsi. E non solo per i suoi Nuggets, che nella notte dei 54 punti messi a referto dalla guardia dei Golden State Warriors Stephen Curry (record stagionale Nba) ha espugnato Portland per 109-111, collezionando così la terza vittoria consecutiva. Il campione lodigiano si è reso infatti protagonista di un video che sta facendo il giro del mondo sul web: durante un allenamento, al termine della sessione coi compagni, "Danny boy" ha messo a segno un tiro impossibile, lanciando la palla contro il tabellone di un canestro per farla entrare in quello opposto: «Impossibile, penso di non arrivare neanche al ferro» si era detto Danilo prima del tentativo. E invece al quarto tiro la palla è entrata. «Penso che non abbiate mai visto una cosa del genere», ha esultato ai microfoni dei giornalisti dei Nuggets commentando una prodezza che potete gustarvi anche su www.ilcittadino.it. Questa notte Gallinari dovrebbe tornare in campo contro gli Oklahoma City Thunder.

Da "Il Cittadino" del 1 Marzo 2013.

Gallinari Trick Shot

International Top 10 Plays of the Week: February 27th

Danilo Gallinari - Remember The Name

mercoledì 27 febbraio 2013




Niente Lakers, ma spero di giocare a Portland

Niente Lakers, ma spero di giocare a Portland



domenica 24 febbraio 2013

Quanto odio i back to back

Quanto odio i back to back

Con le trade non si sa mai

Con le trade non si sa mai



sabato 23 febbraio 2013




Top 10 plays by Danilo Gallinari (Denver Nuggets)

Danilo Gallinari with Italian fans in Washington DC

venerdì 22 febbraio 2013







giovedì 21 febbraio 2013

La rivincita del "Gallo" manda ko i Celtics: Denver resta un fortino

 Riprende esattamente dove aveva lasciato Danilo Gallinari. Dopo due gare saltate per una sindrome influenzale e la pausa dell'Nba per l'All Star Game che lo ha visto - ci azzardiamo a dire ingiustamente - solo spettatore da casa, il 24enne di Graffignana ha mostrato agli americani di che pasta è fatto, guidando i Denver Nuggets alla vittoria contro i Celtics per 97-90, rompendo così il break di tre sconfitte consecutive iniziate proprio contro Boston e centrando l'ottavo successo di fila al "Pepsi Center". Tra le mura amiche infatti la squadra di George Karl è la seconda di tutta la lega con un record di 23-3 (dietro solo ai San Antonio Spurs, che veleggiano a 22 vinte e 2 perse), mentre in generale occupa il quinto posto nella Western Conference (34-18). L'inizio del lodigiano è devastante, con 9 dei primi Danilo Gallinari il punti messi a segno dalla sua squadra, chiudendo infine con ben 26 punti (miglior marcatore dell'incontro assieme al compagno Ty Lawson), frutto di 3/8 da due, 4/9 da tre e 8/11 ai liberi, oltre a 5 rimbalzi, 5 assist, una rubata e un pazzesco +20 di plus/minus in 39 minuti di gioco. «Sto cercando di essere più aggressivo, come mi chiede il coach - ha dichiarato al termine dell'incontro in diretta a "Fan Night" su NbaTv -, io provo sempre a dare il massimo, la mia squadra mi aiuta e mi cerca molte volte e questa è la situazione ideale per me». I Nuggets infine hanno rifiutato la proposta di scambio con Rudy Gay, finito ai Toronto Raptors: troppo alto il valore del proprio numero 8 per coach Karl. Domani notte invece il cammino di Denver riprenderà con una tappa a Washington per sfidare i Wizards.

Da "Il Cittadino" del 21 Febbraio 2013.

Celtics Vs Nuggets - Game Recap - (19-2-13)

Chris Webber can't stop singing Danilo Gallinari's last name.

martedì 19 febbraio 2013







lunedì 18 febbraio 2013

Vacanze a New York

Vacanze a New York

Gallinari, come nasce una vera stella

Dolcemente complicata, piena di emozioni, contratti milionari (in dollari), i riflettori sempre accesi in impianti da sogno costantemente quasi "sold out", con gare entusiasmanti giocate su parquet super, giornalisti, tv, filmati e interviste tutti i giorni. La facciata visibile dell'Nba è fatta di basket e stelle che brillano ma, come per la luna, c'è anche una faccia nascosta visibile solo vivendola dal di dentro, da chi riesce a scostare la tendina che apre le "quinte". E allora si vedono la fatica, il sudore da spendere per emergere nella competizione, i tanti viaggi su e giù per gli States, la necessità di regolarsi e controllarsi, nel pubblico ma soprattutto nel privato, per gestire nel modo migliore ogni istante della giornata. È dal 2008 che Danilo Gallinari è entrato nel giro della Nba, un salto mica da ridere per chi arriva da Lodi, che grazie anche al supporto della famiglia ha imparato ad amministrare migliorando costantemente le proprie prestazioni, dai Knicks ai Nuggets, fino a entrare nella lista dei papabili all'Ali Star Game. Quello vero, a fianco di Kobe e "KD", contro Le-bron: il "Rookie challenge" l'ha giocato nel 2010. A testimoniare la bravura di Danilo e il rispetto che ha saputo progressivamente conquistare tra i "big" è la risposta di Kevin Garnett a una precisa domanda su Gallinari e Denver al termine della sfida vinta dai Celtics sui Nuggets dopo tre supplementari, domenica scorsa. «Someo-ne told me that the Nuggets don't have an Ali-Star and that baffles me. Danilo Galli-nari, Ty Lawson are really good players. The league need to check itself about (ali-star) personnel. The young guy with the dre-ds (Faried) is playing great basketball. They have guys who deserve to be on that team» Che per i non anglofoni suona così: «Mi dicono che i Nuggets non ha All Star e questo mi fa sorridere. Danilo Gallinari, Ty Lawson sono davvero buoni giocatori. L'Nba deve riflettere sulle scelte per l'All Star Game. Il ragazzo con le treccine (Faried) sta giocando un grande basket. Hanno giocatori che meritano quel palcoscenico». Come sottolinea l'amico Mark Murphy del "Boston Herald", dal 1988 al seguito dei Celtics, il commento di "KG" acquista maggiore valore se si pensa che la stella di Boston (16° giocatore Nba a superare il muro dei 25.000 punti: traguardo tagliato proprio contro Gallinari e i Nuggets) non parla mai bene degli avversari. Un tipo tosto come KG, deciso insieme a "the captain and the truth" (capitano e verità) Paul Pierce a non stringere più la mano a Ray Alien, considerato un "traditore" perché passato a Miami la scorsa estate, avrebbe convocato il "Gallo" alla partita delle stelle giocata stamattina presto (fuso italiano) a Houston. E Danilo come l'ha presa? «Mi fa molto piacere, ma compreso il funzionamento del meccanismo non mi sono fatto grandi illusioni da subito. Mi prendo quindi qualche giorno di pausa, niente allenamenti, da passare a New York». Una breve parentesi anticipata da una fastidiosa influenza che, dopo essersi manifestata a Boston, l'ha costretto a saltare il "back to back" di martedì e mercoledì scorsi (Raptors e Nets). Ecco una parte della faccia nascosta dell'Nba: Danilo ha beneficiato della presenza di mamma Marilisa, con lui da prima di Natale. Non è solo una questione di mangiare, Marilisa è super anche in questo: avere un supporto familiare è fondamentale per affrontare le fatiche della stagione. «Sono contento di averla a casa e poter scambiare quattro chiacchiere quando ritorno da gare o allenamenti. Avere vicino i propri familiari è fondamentale. Papà (Vittorio Gallinari, ndr) viene con me un mesetto a Denver a inizio stagione e per Natale con la mamma e mio fratello Federico, che poi riporta in Italia per la scuola. Rimango con la mamma fino a marzo. Ci sono certi momenti in cui preferisco stare da solo, ma sto molto bene con la mia famiglia: parliamo di tutto».
Tra allenamenti, partite, viaggi ed eventi come si governano i tempi di riposo nell'Nba?
«Ce ne sono pochi e bisogna prenderseli tutti. Non faccio nulla di particolare. Prima della partita mi rilasso, cerco di stare tranquillo. A volte c'è allenamento e partita nello stesso giorno, allora in palestra, oltre a seguire la seduta diretta dai coach cerchi di prenderti cura del tuo corpo lavorando con esercizi specifici su particolari debolezze: è importante pensare a se stessi e curare il proprio stato di forma».
 Un conto è regolare i ritmi quando da casa al "Pepsi Center" ci sono cinque minuti di auto: cosa fai quando siete "on the road"?
«Cerco di riposare un po' in aereo. Quando siamo in trasferta partiamo solitamente verso le 3 dopo l'allenamento mangiando qualcosa al volo al "Pepsi". In albergo cerco di distendermi, ognuno di noi ha una camera singola, e poi esco a cena: mi piace girare le città dove giochiamo. Restrizioni? Nessuna, ognuno può fare e mangiare quello che vuole. Sei un professionista, essere "performante" è una tua diretta responsabilità. Con il club firmi solo il contratto, tutto il testo è tutto e solo nelle tue mani».
Orari?
«Anche qui sta a te gestirti con intelligenza e attenzione. Ci sono compagni che possono tornare alle 6 di mattina e in partita corrono come matti: lo facessi io, vedrei tre canestri. Ognuno ha le sue abitudini consolidate. Dopo la partita, per esempio, fatico molto ad addormentarmi, l'adrenalina continua a scorrere». Tutto diverso dall'Italia...
«Nba ed Europa sono due mondi diversi. Quando torno per la Nazionale mi piace rivivere i tempi e i modi dei primi raduni. Tutti in divisa, in camera in coppia, a cena insieme e nessuno che si alza prima che tutti abbiano finito. Ai Nuggets può capitare di mangiare con la squadra, magari se siamo in trasferta». Quest'anno il calendario ne ha proposte parecchie trasferte, soprattutto all'inizio. È stata dura?
 «Ben 22 partite delle prime 32 le abbiamo giocate fuori: è la prima volta nella storia dei Nuggets e la seconda volta che capita nelfNba. I "back to back"? Questi sono più complicati da gestire, c'è stress, devi trovare energie mentali, non solo fisiche: lo stesso vale quando ne giochi tante di fila in trasferta nel giro di pochi giorni. Quest'anno è capitato diverse volte».
Come viaggiate?
 «I Nuggets affittano in esclusiva un aereo della Delta. I Knicks hanno un aereo di proprietà, una cosa incredibile: il menu cambiava a ogni viaggio. Il check-in? In trasferta lo facciamo direttamente al palazzetto». Cosa si mette in valigia per il viaggio?
 «Il minimo indispensabile se si sta via poco, un borsone grosso se la trasferta dura più giorni».
 Città preferita? 
«Sono cinque nella mia lista: New York, Miami, Los Angeles, San Francisco e Toronto».
Ristoranti?
«A Denver frequento Parisi e il Sushi Den, a me e la mamma piace molto il sushi, oppure il Fogo de Chao, per cibo dal sapore brasiliano. A New York vado da Uva o al Via Della Pace. In trasferta? Solitamente mi organizzo per tempo chiamando magari qualche amico. I tifosi? A Denver salutano e basta, a New York sono più il rapporto è più intenso. Anche in altre città mi riconoscono: in generale c'è sempre molto rispetto». E il rapporto con i media? 
«Va tutto bene anche con i giornalisti. A Denver è molto diverso rispetto a New York, dove a ogni allenamento si presentavano in venti o venticinque: al "Pepsi Center" ne vengono un paio. È differente anche la situazione. A New York "scavano" più nel resto che sulla partita. Obblighi? Nessuno che io sappia: è nella cultura Nba dare la massima disponibilità ai giornalisti. Le interviste sono fatte di persona, mai al telefono, come invece accade in Italia. Silenzio stampa? Non esiste, al massimo alla domanda puoi dire "next question, please" (la prossima per favore, ndr), significando la tua volontà di non rispondere. Ai Knicks sedevo di fianco a Marbury che a ogni intervista diceva "next question". Io? Mai detto in vita mia».
Com'è il tempo libero a Denver? 
«Organizzo gite nel Colorado, vedo amici, giro in città, guardo film, leggo e uso il pc. Ora c'è la "fase" delle serie televisive. Oppure gioco a carte». Un'intensa e combattuta partita a scopa d'assi è lo "scarico" dopopartita utilizzato da Danilo per festeggiare il "canestro del secolo", poi ridotto a quello "dell'anno", realizzato nella gara interna con i Bucks salutato con un boato mai sentito al "Pepsi Center." «I tifosi pensavano ai "tacos" in omaggio (destinato ai possessori del biglietto quando i Nuggets firmano almeno 110 punti: punteggio raggiunto con il centro di Danilo, ndr), quando giochi tanto tiri così possono capitare. I telecronisti di Denver sono stati buoni nella loro definizione. È comunque stato bello e molto importante in un momento particolare della gara». Le ultime due sconfitte prima dell"All Star Break" hanno riportato i Nuggets al quinto posto della West Conference, appena dietro Memphis, ma non cambiano il giudizio estremamente positivo della squadra di Gorge Karl. «Ne abbiamo giocate tante fuori casa, dove siamo andati bene nel complesso, possiamo ancora sfruttare il fattore "Pepsi Center" per migliorare la classifica. Il gruppo è bello e sta diventando forte, io mi trovo alla grande. La stagione è ancora lunga, ora siamo a circa metà: non dobbiamo perdere le nostre caratteristiche peculiari e continuare a giocare forte». La corsa ai play off riprende domani. I Nuggets ospitano i Celtics: Danilo ha un'altra opportunità per dimostrare che "KG" ha ragione. Luca Mallamaci

Da "Il Cittadino" del 18 Febbraio 2013, pag. 34

Danilo Gallinari .8 | The flight of Gallo | HD

sabato 16 febbraio 2013




venerdì 15 febbraio 2013

A cena col Mago si parla di Nazionale

A cena col Mago si parla di Nazionale