martedì 24 gennaio 2012

Gallinari incanta la "sua" New York

"Triumphant return" e la sua foto in penetrazione al "Madison Square Garden" campeggiano in evidenza sulla prima pagina del sito nba.com. Danilo Gallinari è stato l'uomo del giorno negli Stati George Karl: «Credo che Danilo attendesse da molto questa partita e che si sia divertito a giocare qui» Uniti (quasi oscurando la vittoria di Gingrich su Romney nelle primarie per le presidenziali) per le scorse 24 ore, in corrispondenza del suo "trionfante ritorno", appunto, a New York, dove ha condotto lette- ralmente per mano con la migliore prestazione della sua carriera americana i Denver Nuggets nella vittoria contro la sua prima squadra Nba per 119-114, dopo due infiniti tempi supplementari. Il talento 23enne di Graffignana ha messo a referto una gara da urlo, vendicando i fischi che gli sono piovuti addosso dai tifosi newyorkesi la notte del "draft" 2008 e aumentando i non pochi rimpianti nell'ambiente dei Knicks sulla sua cessione lo scorso febbraio. 37 punti (battuto il suo "carrer high" che era fermo a quota 31) con 8/16 da due, 1/3 da tre e 18/20 ai liberi, più 11 rimbalzi, 2 assist e un recupero in 51 minuti di gioco. Ma i numeri non possono dire della straordinarie difesa proprio su Carmelo Anthony, autore sì di 25 punti, ma con un modesto 10/30 dal campo e ben 6 perse. Ma non è solo questo. Pur costretto a ritagliarsi un limitato spazio esclusivamente da tiratore dalla distanza nelle gerarchie offensive di coach Mike D'Antoni, "Danny boy" era man mano entrato nel cuore della tifo- seria bluarancio (con il regista Spike Lee in primis) e il suo sacrificio per portare nella "Grande Mela" un Ali Star come Anthony aveva fatto storcere il naso a più di un supportar. E ora, nella prima gara a New York contro la sua ex squadra, Gallinari ha maturato la sua personale rivalsa, mostrando tutto il suo potenziale e il suo vero modo di giocare da "ali around", per di più sancendo contestualmente la quarta vittoria di fila per i suoi Nuggets (che ora volano al secondo posto a Ovest) e la sesta sconfitta consecutiva per New York, solo ottava a Est. «Credo che "Gallo" attendesse da molto questa partita e che si sia divertito a giocare qui - ha raccontato coach Karl -. La "trade" che lo ha portato via da New York lo ha un po' deluso, ma ora è per lui il momento di andare avanti e costruirsi una grande carriera coi Nuggets». Nonostante le difficoltà nel raggiungere l'aeroporto della "Big Apple" dopo la vittoria contro i Washington Wizard di venerdì (108-84 con 21 punti, 5 rimbalzi e 4 assist per il "Gallo") a causa di una tempesta di neve che ha consentito alla squadra di George Karl di raggiungere l'hotel solo all'alba, Danilo non si è fatto condizionare dalla stanchezza accumulata. Accolta con la classica passione la vera e propria ovazione che gli ha riservato il "Madison Squadre Garden", dopo qualche difficoltà al tiro, ma una notevole prova difensiva contro Anthony, costretto a spadellare e perdere numerosi palloni, Gallinari si è prima sbloccato ai liberi per poi realizzare il suo primo canestro dal campo con una poderosa schiacciata e poi ha messo a segno ben 11 punti nei due supplementari che hanno portato alla vittoria. «È stato splendido, voglio ringraziare tutti i tifosi di New York per l'accoglienza che mi hanno riservato - ha dichiarato il "Gallo"al termine della gara-. È una serata speciale non solo per me, lo è per tutti. Ogni volta che si viene a giocare al "Garden" si trovano motivazioni extra. È sempre particolare». «Mi sono sentito poche volte così stanco in vita mia... -ha poi scritto invece su Twitter e Facebook - forse solo quando mi allenavo due volte al giorno e avevo la partita serale a Casale...». Se qualcuno non lo avesse ancora votato per il prossimo Ali Star Game, questa prestazione potrebbe aver convinto gli ultimissimi scettici. Da "Il Cittadino" del 23 Gennaio 2012.

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