giovedì 24 febbraio 2011

Il saluto di D'Antoni: "Danilo sarà un ottimo giocatore nella lega,"

Il saluto di D'Antoni: «Danilo sarà un ottimo giocatore nella lega ¦ «Gallinari sarà un ottimo giocatore in questa lega». Mike D'Antoni, coach dei New York Knicks, saluta così Danilo Gallinari. La 22enne ala di Graffignana è stata ceduta ai Denver Nuggets nell'ambito della trattativa che ha portato Carmelo Anthony nella "Grande Mela". «Danilo ha giocato bene qui, ci ha dato tre buone stagioni. Questo è uno dei lati meno piacevoli della situazione - dice D'Antoni riferendosi alla partenza di un giocatore che aveva fortemente voluto -. Ma bisogna andare avanti: se io venissi esonerato lui sarebbe dispiaciuto. Ma non smetterebbe di giocare». Oltre al "Gallo" i Knicks hanno dovuto spedire a Denver altri tre giocatori: «E stato un giorno felice e allo stesso tempo anche duro, perché si dice addio a un gruppo. Arriva una superstar, uno dei migliori giocatori della lega dice D'Antoni accogliendo Anthony -. Abbiamo fatto un grande passo avanti, ma ora dobbiamo crescere e dobbiamo far funzionare tutto. Ci stiamo muovendo, stiamo andando nella direzione per lottare per il titolo. Non so se ci vorrà un giorno, quindici giorni o un anno. Lo vedremo, ma abbiamo la possibilità di fare bene». Intanto Danilo Gallinari incassa l'ennesimo attestato di stima da parte di Kobe Bryant, che intervistato da Gazzetta Tv parla così del campione lodigiano: «Danilo è sempre stato uno dei miei giocatori preferiti. Penso che abbia moltissimo talento». Come dire: farà sicuramente bene, ai Nuggets o dovunque Finirà a giocare. Bryant è contento anche per l'approdo di Anthony ai Knicks: «Per me è come un fratello, sono felice che possa giocare nella città dove desiderava tornare».

Da "Il Cittadino" del 24 Febbraio 2011

Krieger: Gallo potrebbe cancellare la maledizione europea

Secondo quanto scritto dall'articolista del "Denver Post" Dave Krieger, Gallo non è il primo europeo a venire paragonato a Dirk Nowitzki, ma è quello che finora ha dimostrato un grande potenziale.

http://www.denverpost.com/krieger/ci_17467827?source=rss

Danilo Gallinari parla ai giornalisti dopo la partita Nuggets vs. Grizzlies

A cosa staranno pensando i nuovi Nuggets?

Garrett W. Ellwood/NBAE/Getty Images

mercoledì 23 febbraio 2011

Amici e fan in lutto a "Via della Pace"

Come riportato dal New York Times qui..


http://www.nytimes.com/2011/02/24/nyregion/24gallinari.html?_r=1&src=tptw

'For Danilo' (Gallinari with The New York Knicks) HD.mov

Gallinari: "Mi dispiace un poco"

Per Gallinari niente happy ending

A Denver può diventare un "uomo franchigia" ma perde tanta visibilità

Dopo sette mesi di "rumors" e smentite la "Melo-novela" è arrivata alla conclusione forse più attesa dal mercato dell'Nba e da tanti, un pezzo di stampa compresa, dalle parti di New York. Sicuramente la meno gradita da parte dei tifosi lodigiani e probabilmente dallo stesso Danilo Gallinari che non potrà finire la terza stagione nei Knicks. Dalla "Big Apple " a Denver e 'è un mondo di differenza. Dalla grande città di più di otto milioni di abitanti, la capitale del mondo economico e finanziario, alla "Mile High City", la capitale del Colorado situata nelle pianure a est delle Montagne Rocciose, media provincia americana di quasi seicentomila abitanti, c'è una notevole diversità a livello di visibilità. È comprensibile che Carmelo Anthony volesse tornare a giocare nella città dove è nato e che i Nuggets cercassero di ricavare il massimo possibile dalla maxi "trade"perfezionata ieri per non trovarsi la prossima estate con un pugno di mosche in mano, sul copione della storia tra Cleveland e Le-bron James, quando la 24enne ala newyorkese sarebbe diventata "free agent". In questi scambi ì giocatori nulla possono eccepire, le regole Nba sono chiare: Danilo stava benissimo a New York, città ideale tra l'altro per la sua attività di testimonial di Giorgio Armani, ma non poteva rifiutarsi dì prendere l'aereo privato spedito dai Nuggets al Jfk e trasferirsi nel Colorado dove ci sono un ambiente e un panorama molto differenti, per quanto ameni e suggestivi. Anche questo è un aspetto da valutare in abbinata al fattore tecnico. Per Danilo un trasferimento che lo possa trasformare in un "giocatore franchìgia" sarebbe un passo avanti dal punto dì vista professionale. Diventare un elemento chiave della squadra non può che far risaltare il suo enorme talento. Solo che a Denver viaggia insieme a Raymond Felton, che non ha certo Danilo fra isuoi terminali di passaggio preferiti, e trova Al Harrington, la scorsa stagione compagno di squadra ai Knicks, il quale non annoverava il campione lodigiano alla fine delle proprie linee degli assist. La dirigenza di Denver ha rassicurato Danilo circa impiego e ruolo: capiremo presto come la pensa coach George Karl. Considerando che il passaggio ai Nuggets potrebbe essere transitorio (il mercato chiude domani alle 21 italiane) ci sono due possibilità intriganti per Danilo che si vocifera parte di una immediata nuova "trade" del club del Colorado alla ricerca di "scelte"del draft. Un'opportunità interessante riguarda un eventuale passaggio ai Clippers dove con Baron Davies e il fantasmagorico Blake Gnffìn sarebbe il terzo vertice dì un triangolo mica male anche in prospettiva futura. Los Angeles poi dal punto di vista della visibilità non è certo inferiore a New York. Ci sono anche i Nets nella possibile lista di attesa. Valido di sicuro l'inserimento di Danilo nella franchigia del New Jersey, pronta a trasferirsi a Brooklyn nel 2012: sarebbe un pronto "ritorno a casa ". Il preferito dagli appassionati lodigiani al momento impegnati a capire che rotta seguire per volare a Denver. «Mi dispiace un po' - il commento a caldo di "Danny boy" -: lascio una città speciale per tanti motivi, ma questo fa parte del gioco e va bene così, insomma»

Da "Il Cittadino" del 23 Febbraio 2011

martedì 22 febbraio 2011

Denver non è la destinazione finale

Denver non è la destinazione finale Danilo Gallinari lascia i New York Knicks per andare ai Denver Nuggets,ma questa potrebbe non essere la destinazione finale del 'Gallo',entrato nella maxi-operazione che ha portato Carmelo Anthony a New York. Secondo Espn,Gallinari resterà praticamente poche ore in Colorado perchè potrebbe finire a Clippers,Cavaliers o Toronto Raptors dove gioca Andrea Bargnani.

Fonte: "Televideo Rai - Altri Sport" pag. 264 del 22 Febbraio 2011

venerdì 18 febbraio 2011

Ogni sogno dipende dal sì di Gallinari

L'arrivo di Pianigiani in Fip ha portato non solo una nuova filosofia cestistica, ma anche una mentalità più moderna ed attenta a tutto ciò che serve ad una Nazionale per dare il meglio. Il ct la scorsa estate ha costruito un gruppo vero, dove anche le star Bargnani e Belinelli hanno mostrato umiltà e attaccamento all'azzurro. In Lituania questo gran lavoro deve regalare i suoi frutti in in Europeo difficile, eppure, allo stesso  tempo, alla portata di una squadra che potrà schierare tre giocatori della NBA. E qui sta il punto. Perchè, sperando di aver capito male, non vorremmo che dietro le parole di ieri («ci aspettiamo che ci siano tutti e tre», «siamo fiduciosi») si celi il dubbio di vedere davvero Gallinari in Lituania. Danilo sta facendo mirabilie a New York, ha risolto i suoi problemi alla schiena, è attualmente una delle ali più apprezzate nella NBA e sarà determinante per dar corpo ai sogni dell'Italia. Per il bene di tutti sarebbe opportuno evitare di portare questa situazione di incertezza sino a giugno. Ma il Gallo è un ragazzo eccezionale, vedrete che sarà lui a dire al più presto sì.

Trafiletto tratto da "Corriere dello Sport" Ed. Nazionale, pag. 23 del 18 Febbraio 2011.

Gallinari: il futuro è a lato di Kobe?

Dal centro del mondo in una squadra che lotta coi denti per i play off alla capitale del cinema alla caccia del titolo Nba assieme a Kobe Bryant e Pau Gasol. È uno dei possibili scenari che potrebbero riservare a Danilo Gallinari gli ultimissimi giorni della finestra di mercato invernale dell'Nba, a soli sei giorni dalla "trade dead line". La 22enne ala di Graffignana è al centro della più grossa trattativa che coinvolge in primis Carmelo Anthony. La su-perstar dei Denver Nuggets è attualmente uno dei migliori giocatori di tutta la lega, alterego naturale di Le-Bron James, e proprio per scongiurare la fine dei Cleveland Cavaliers che si sono visti privare della loro stella a fine contratto restando con un pugno di mosche (ora sono la peggior squadra di tutta l'Nba), i Nuggets hanno intenzione di scambiarlo in questa finestra di mercato, per non perderlo in estate senza contropartite. An-t h o n y è newyorkese doc ed è sposato con la star televisiva La La, attratta dal proscenio mediatico della Danilo Gallinari con "Grande Mela", per cui la destinazione naturale del giocatore sarebbero proprio i Knicks, considerato anche il basso profilo in termini di appeal dei New Jersey Nets. La soluzione ideale per il team di coach Mike D'Antoni sarebbe attendere fino a giugno per poter "firmare" Anthony senza doversi privare di alcuna pe- D'Antoni vuole subito Melo Anthony Kobe Bryant: fra una settimana potrebbero essere compagni dina, ma Denver sta cercando di piazzarlo a varie squadre interessate (tra le quali in primis i Los Angeles Lakers che metterebbero sul piatto della bilancia Ron Artest e Andrew Bynum e i Dallas Mave-ricks, il cui patron Mark Cuban è disposto a cedere metà squadra pur di avere l'ala del Colorado) e così anche i Knicks si sono dovuti sedere al tavolo delle trattative per evitare di perdere il giocatore. Ed ecco che viene tirato in ballo Danilo Gallinari, primo elemento chiesto come contropartita dai Nuggets, che nelle ultime ore hanno aggiunto alla trattativa anche il play Chauncey Billups, in una "trade" che coinvolgerebbe anche i bluarancio Eddy Curry e Raymond Felton. Gli scenari in un panorama complesso qual è il mercato Nba possono però mutare molto velocemente, come dimostra l'inserimento nella trattativa dei Minnesota Timberwolves, pronti ad accollarsi contratti pesanti pur di ricavarne qualche giovane interessante. Ma paradossalmente sembrano prospettarsi ipotesi anche molto più intriganti e decisamente affascinanti per il futuro di "Danny boy", come una "maxi-trade" che porterebbe Anthony ai Knicks, Artest e Bynum in Colorado e Gallinari ai Los Angeles Lakers. Al momento le possibilità del talento lodigiano sembrano essere limitate a New York, Lakers o Nuggets, ma qualsiasi giocata potrebbe far saltare il banco e rendere possibile l'improbabile, per cui non resta che attendere sei giorni per conoscere il futuro di Gallinari e poter poi prenotare i biglietti aerei per ammirarlo dal vivo (forse) in un'altra metropoli americana

Tratto da "Il Cittadino", pag. 38 del 17 Febbraio 2011.

Matri, Gallinari, Devecchi: dove nascono i giganti

Ok, quelli di Sant'Angelo Lodigiano potrebbero risentirsi, perché all'anagrafe Alessandro Matri e pure Danilo Gallinari risultato essere loro concittadini. Il campione della Juve e quello dei Knicks sono infatti venuti al mondo a distanza di quattro anni nel comune lombardo. L'unica ragione, però, è legata alla mancanza di un Ospedale a Graffignana, paese di appena duemila abitanti, dove risiedono le famiglie di entrambi i campioni. E non è mica una percentuale banale quella che Grafignana può vantare: tre professionisti usciti da una base così limitata di abitanti, figuriamoci di sportivi. Sì tre, perché a Matri e Gallinari va aggiunto pure Giacomo "Jack" Devecchi, ala della Dinamo Sassari, club attualmente al nono posto della serie A di basket. E proprio quest'ultimo rappresenta una sorta di anello di congiungizione tra i Gallinari (di cui è cugino) e i Matri (amici di famiglia). «Con i Devecchi andavamo insieme in vacanza quando i figli erano piccoli» racconta Luigi Matri, padre dello juventino. E i due hanno continuato a vivere carriere parallele anche una volta cresciuti, visto che Matri si è trasferito a Cagliari e Devecchi appunto a Sassari. Intervistato da II Cittadino di Lodi, il sindaco Marco Ravera aveva spiegato così il caso Graffignana: «Sono ragazzi accumunati da costanza, serietà, impegno e carattere. Tutte doti indispensabili nella formazione di atleti di così alto livello. Alessandro si vede spessissimo in bicicletta in giro per il paese oppure al bar con gli amici, insomma fa le stesse cose che faceva prima di raggiungere una certa popolarità. Questa è una sua grandissima dote e un grandissimo merito. Danilo ovviamente lo si vede un po' meno perché giocando a New York passa quasi totalmente il tempo in America e non torna spesso a Graffignana, ma appena può ci raggiunge e così fa anche "Jack" Devecchi, che non si dimentica mai di noi»

Segnalazione da "TuttoSport" Ed, Nazionale, pag . 3 del 15 Febbraio 2011.

giovedì 10 febbraio 2011

Video: Danilo Gallinari @ Empire State Building


Danilo Gallinari all' Empire State Building con i bambini del  Garden of Dreams

E al 20esimo posto tra i Trash Talker NBA: il Gallo

Secondo la classifica del sito Bleacher Report il Gallo è al 20esimo posto in una lista che vede al primo posto Kevin Garnett dei Boston Celtics, al secondo posto Kobe Bryant e in generale molti dei giocatori più forti tra cui Lebron James e Carmelo Anthony e Shaquille O'Neal.
Nella motivazione si legge che Gallinari ama provocare gli avversari (fare trash talk) soprattutto dopo aver realizzato un canestro tirando in faccia a chi ha difeso su di lui.
Insomma se da un lato non è una classifica di cui andare particolarmente orgogliosi; da un'altro lato dà l'idea di quanto ormai sia rispettato Danilo dai media americani.

Questa la classifica completa:

1) Boston Celtics: Kevin Garnett
2) Los Angeles Lakers: Kobe Bryant
3) Los Angeles Lakers: Ron Artest
4) Charlotte Bobcats: Stephen Jackson
5) Miami Heat: LeBron James
6) Orlando Magic: Dwight Howard
7) Boston Celtics: Paul Pierce
8) Denver Nuggets: Carmelo Anthony
9) Boston Celtics: Shaquille O'Neal
10) Los Angeles Lakers: Derek Fisher
11) Miami Heat: Eddie House
12) Los Angeles Lakers: Lamar Odom
13) Los Angeles Lakers: Pau Gasol
14) New York Knicks: Amar'e Stoudemire
15) Dallas Mavericks: Jason Terry
16) Boston Celtics: Nate Robinson
17) Boston Celtics: Glen Davis
18) Orlando Magic: Jason Richardson
19) Chicago Bulls: Carlos Boozer
20) New York Knicks: Danilo Gallinari

Niente All Star week per il "Gallo" che si consola con 390mila voti

Nessuna sincronizzazione degli orologi con il fuso di Los Angeles, nessuna sveglia puntata nel cuore della notte con conseguenti palpebre cadenti il lunedì mattina: tutti i fan di Danilo Gallinari potranno dormire sonni tranquilli nel fine settimana dal 18 al 20 febbraio, in quanto il 22enne talento di Graffignana non prenderà parte all'AllStar week end 2011. "Danny boy", dopo la forzata rinuncia al "Rookie challenge" del 2009 a causa dell'infortunio che lo aveva costretto a saltare gran parte della sua prima stagione Nba, aveva tinto d'azzurro l'edizione 2010 partecipando in qualità di "sophomore" (giocatore al secondo anno) alla sfida tra gli esordienti (conclusa con 5 punti, un rimbalzo, un assist, un recupero e ben cinque stoppate nei soli 13' di utilizzo), oltre che alla gara del tiro da 3 punti, che lo ha visto uscire al primo turno eliminatorio. Nell'annata in corso, escluso per anzianità dal "Rookie challenge", Gallinari è stato inserito tra i papabili partecipanti all'All Star Game vero e proprio, quello dei "grandi", che racchiude la crème di tutta la lega nella classica sfida Est contro Ovest (anche se, in prospettiva, si parla di un possibile futuro scontro tra Stati Uniti e resto del mondo, come già avviene nell'Nhl). La votazione popolare dello starting five ha riservato al "Gallo" un bottino di 390.658 preferenze e lo ha visto posizionarsi al settimo posto tra le ali dell'Eastern conference (che schiererà Derrik Rose, Dwyane Wade, LeBron James, Amar'e Stoudemire e Dwight Howard, allenatore Doc Rivers; la Western conference partirà invece con Chris Paul, Kobe Br-yant, Kevin Durant, Carmelo Anthony e Kevin Love e sarà guidata da Gregg Popovich). Tutto sommato un buon risultato se si conta che il più votato in assoluto è stato Kobe Bryant con la bellezza di 2.380.016 preferenze e che il più accreditato Andrea Bargnani si è fermato a soli 213.123 "click" (settimo centro a Est), mentre il terzo italiano, Marco Belinelli, non è stato nemmeno inserito tra gli eleggibili. Escluso dal quintetto dal pubblico, Gallinari non ha trovato nemmeno il conforto di un posto in panchina, essendogli stati preferiti, nella posizione di ala, campioni del calibro di Kevin Garnett, Paul Pierce, Chris Bosh e Joe Johnson (oltre alle guardie Rajon Rondo e Ray Alien e al cen- L'anno scorso aveva giocato il "Rookie challenge " tro Al Horford che completano le riserve dell'Est; la squadra dell'Ovest avrà in panca invece Deron Williams, Russel Westbrook, Blake Griffin, Pau Gasol, Manu Ginobili, Dirk Nowitzki e Tim Duncan). I tempi insomma non sono ancora maturi per annoverarsi tra i migliori in assoluto della Nba, ma un'occasione futura per partecipare all'All Star Game sicuramente non tarderà ad arrivare per Danilo. Il numero 8 di New York sta infatti salendo gradualmente quella ripidissima scalinata che ha come culmine l'Olimpo della pallacanestro a stelle e strisce e starà al suo talento raggiungere i gradini più elevati senza perdersi nel percorso. Anche considerata la netta evoluzione del suo gioco nella stagione in corso, che lo ha visto attaccare maggiormente il ferro e non restare dietro l'arco ad attendere scarichi per una conclusione dalla distanza, le sue percentuali dal tiro da 3 si sono sensibilmente ridotte e ciò non gli ha Dermesso di candidarsi nuovamente alla "Three-point shoot out", nella quale Paul Pierce proverà a difendere il titolo. Lungi da una bocciatura, in definitiva l'assenza dallo "Staples Center" californiano sarà solo una tappa (mancata) del luminoso cammino di Gallinari.

Da "Il Cittadino", pag. 38 del 10 Febbraio 2011.

martedì 8 febbraio 2011

PANINI, la nuova collezione

La Panini propone una nuova collezione con licenza esclusiva: 450 trading card dedicate all'Nba, con 10 giocatori per ogni team.
La Panini, dopo le 50 edizioni devote al calcio, ora dedica una nuova collezione all'Nba con licenza esclusiva. Si chiamerà NBA Adrenalyn XL 2010-11, avrà 450 trading card e 10 giocatori per ogni team. Da Kobe bryant, a LeBron James, passando per Kevin Durant, Carmelo Anthony e giovani talenti come Blake Griffin e John Wall.

Inedite card anche per i "nostri" campioni Nba, ovvero Andrea Bargnani, Danilo Gallinari e Marco Belinelli. Ma non solo collezione: potranno essere infatti utilizzate per un gioco da tavolo, disponendo di un quintetto base ecercando di sfruttare nel migliore dei modi le capacita' offensive e difensive di ali, guardie e centro.

lunedì 7 febbraio 2011

New York resta Gallo e arriva pure Anthony

Gallinari in maglia Knicks accanto al compagno di squadra Carmelo Anthony? Non è un sogno, e potrebbe tramutarsi in realtà entro fine settimana, con un innesto che renderebbe la squadra di Mike D'Antoni competitiva anche al top della Eastern Conference. New York ha iniziato la trattativa per portare Melo nella Grande Mela prima di fine stagione, evitando che la star dei Denver Nuggets si collochi sul mercato dei free agent in un'estate in cui, con la probabile serrata, ogni scenario sarà possibile.
GRANDE MELA Anthony, che ha sempre fatto capire di voler firmare un contratto lungo soltanto con i Knicks, può arrivare a New York nell'ambito di uno scambio a tre che coinvolgerebbe anche Minnesota: Melo prenderebbe il pósto di Wilson Chandler (destinato a Denver insieme a Corey Brewer e una prima scelta futura), con Eddy Curry e Anthony Randolph, diretti ai TWolves. Denver ha capito di non poter forse pretendere di più, rischiando di perdere il proprio uomo-franchigia a zero il 30 giugno e la chiusura dell'affare sembra imminente. Non si parlava d'altro a New York ieri, quando i Knicks hanno conquistato la rivincita contro Philadelphia, con Gallina-ri che si è confermato in doppia cifra (10 punti), lasciando però il proscenio al solito Amar'e Stoudemire (41) e al sempre più convincente Landry Fields (25 per il rookie scelto al secondo giro).

venerdì 4 febbraio 2011

Gallinari: The Isolated Isolationist

Gallinari: The Isolated Isolationist

Stando a quanto sostenuto da Anthony Marino, autore di Buckets over Broadway, riferendosi ad un articolo di Michael Salfino su WSJ.com.ha evidenziato che Danilo Gallinari ha la seconda percentuale più alta di tiri liberi per possesso di palla.

L'autore cerca di decifrare i motivi dietro questa caratteristica, anomala per uno che è considerato principalmente un tiratore.

martedì 1 febbraio 2011

Il Gallo dice 29 e i Knicks dominano anche i Detroit Pistons

Caldo, chirurgico, decisivo. Dopo aver entusiasmato Spike Lee e Alicia Keys per il fondamentale contributo nel prestigioso successo su Miami, Danilo Gallinari si conferma in un momento di grazia anche nella vittoria ottenuta dai Knicks contro gli insidiosi Pistons. New York vince 124-106, ma Detroit crolla di fatto solo nell'ultimo quarto, dopo una partita molto equilibrata nella quale l'impatto del ragazzo di Graffignana è eloquente: 29 punti, 5 rimbalzi e un assist in 41 minuti di gioco, con buone percentuali dal campo (7 su 12 complessivo, con 4 su 7 da tre punti) e uno splendido "percorso netto" dalla lunetta, dalla quale dopo aver caricato di falli i Pistons il "Rooster" segna tutti e undici i tiri liberi eseguiti. Che Gallinari sia in serata lo si capisce peraltro subito: l'azzurro sciorina tutto il suo repertorio offensivo fin dal primo quarto, nel quale tra triple, schiacchiate, lay up e viaggi in lunetta segna 11 punti. Ma New York va sotto, seppure di misura, e anche se dopo qualche di riposo il "Gallo" piazza la tripla del momentaneo 57-56 all'intervallo davanti ci sono i Pistons. Nel terzo quarto Detroit allunga persino sul +8, ma il campione lodigiano c'è e con 4 punti nel terzo periodo aiuta gli scatenati Stoudemire e Mozgov nel ricucire lo strappo fino al 91 pari alla boa dell'ultimo periodo Apparecchiata la tavola, Danilo banchetta: la bomba del sorpasso (94-91) è il prologo a un parziale nel quale segna altri 11 punti, guidando il 33-15 con il quale i Knicks stroncano Detroit riscattando la sconfitta contro Atlanta, nella quale Gallinari aveva segnato "solo" 12 punti. New York consolida così il sesto posto nella Eastern Conference sempre guidata dai Boston Celtics, che domenica sera nella rinvicita delle ultime finali play off hanno battuto i Los Angeles Lakers espugnando lo "Staples Center" per 109-96