martedì 30 aprile 2013







sabato 27 aprile 2013

La Nazionale chiama il giovane Gallo

 Improvvisa ma non per questo meno gradita è la chiamata di Federico Gallinari con la Nazionale Under 16. Il "fratellino" di Danilo, inizialmente inserito nella lista dei dodici giocatori "riserve a casa", è stato precettato dal coach Antonio Bocchino per il raduno collegiale della giovanile azzurra in programma da ieri a Roma e per il torneo internazionale di Belle-garde (in calendario da domani a domenica). A causa dell'infortunio di un giocatore della rosa, Federico Gallinari ha fatto in fretta i bagagli e ieri mattina ha preso il treno per Roma. «Mi hanno avvisato di colpo, prima dell'allenamento di martedì - racconta il giovane talento dell' Assigeco -. Contento? Contentissimo: ero già soddisfatto per essere stato incluso fra le riserve, figurati ora che mi chiamano per giocare. Sono carico da matti per questo esordio in azzurro. Il numero di maglia? Non ci ho pensato: se posso scegliere opto per il 9». L'Under 16 azzurra ha svolto ieri sera il primo allenamento e si prepara a partire per Ginevra alle 12.30 di oggi, dopo la seduta mattutina, per prendere parte al Torneo internazionale di Bellegarde. Da domani gli azzurrini sfidano Francia, Russia e Turchia. «Non vedo l'ora, ho proprio voglia di giocare - continua Federico -. Ho sentito Danilo prima di partire: era contento per me, mi ha consigliato di fare quello che faccio di solito. La valigia? Mi ha aiutato il papà; la mamma è a Denver con Danilo». Il cambiamento repentino di programma non ha colto di sorpresa Federico Gallinari: il basket è proprio nel dna di famiglia.

Da "Il Cittadino" del 25 Aprile 2013.

IL GALLO PREPARA L'OPERAZIONE: LUNEDÌ A VAIL

È stata fissata per il prossimo lunedì 29 aprile l'operazione chirurgica al legamento crociato anteriore del ginocchio destro a cui si sottoporrà Danilo Gallinari. La comunicazione arriva ancora una volta dalla fan page ufficiale di Facebook del 24enne talento lo-digiano, nella quale si spiega come "nella giornata di ieri (martedì, ndr) Danilo si è sottoposto a un ulteriore controllo specialistico a Vail dal Dr. J. Richard Steadman presso The Steadman Clinic a Vail. L'esito del consulto ha evidenziato la necessità di ulteriori sedute di fisioterapia per preparare al meglio l'intervento che verrà effettuato lunedì 29 aprile. Verranno divulgati ulteriori aggiornamenti nei prossimi giorni». A differenza di altri tipi di intervento, infatti, questa operazione richiede un'adeguata preparazione della muscolatura della gamba ed è per questa ragione che dal 4 aprile scorso, data dell'infortunio, il campione di Graffignana si è messo sotto con gli allenamenti. Coi primi di maggio si dovrebbero così conoscere le prime tempistiche di recupero.

Da "Il Cittadino" del 25 Aprile 2013.



mercoledì 24 aprile 2013

Per Gallinari l' operazione dal "mago" del ginocchio

 Con un comunicato stampa affidato alla propria fan page ufficiale di Facebook, Danilo Gallinari ha sciolto tutte le riserve relative alla sua operazione e ha annunciato che si sottoporrà al previsto intervento chirurgico negli Stati Uniti a breve, escludendo cosi l'ipotesi di tornare in Italia. «Nei prossimi giorni Danilo si trasferirà a Vail, sempre nel Colorado, dove il Dr.J. Richard Steadman effettuerà l'operazione al legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro presso The Steadman Clinic. Aggiungeremo ulteriori notizie nei prossimi giorni» recita l'annuncio.
 L'ala lodigiana, che si è procurata la rottura del legamento nella gara di regular season dei suoi Denver Nuggets contro i Dallas Mavericks dello scorso 5 aprile (infortunio che gli è costato la rinuncia ai play off Nba e agli Europei di Slovenia del prossimo settembre) ha così deciso di affidarsi al dottor Richard Steadman, luminare americano specializzato in medicina sportiva e chirurgia al ginocchio che già ha operato numerosissimi atleti e personaggi famosi in generale, da Giuseppe "Pepito" Rossi, a Thiago Motta, fino ad Alessandro Del Piero e Naomi Campbell, oltre a centinaia di giocatori Nba e sportivi asterie e strisce. Gallinari sta così completando la fase di preparazione della gamba sinistra all'operazione, che ha dovuto iniziare nei giorni immediatamente successivi all'infortunio, dal momento che l'intervento al quale sarà sottoposto richiederà una buona risposta di tutta la muscolatura dell'arto. Solamente al termine dell'operazione, quindi, ci si potrà sbilanciare in merito ai tempi di recupero e alla data di ritorno in campo del talento di Graffignana, che possono andare indicativamente dai sei mesi a un anno.
Come aveva annunciato la scorsa settimana a « il Cittadino », "Danny boy" sosterrà quindi la prima fase di riabilitazione proprio presso la clinica dove si sottoporrà all'intervento, a Vail, un piccolo paese di nemmeno 5.000 abitanti a quasi 2.500 metri sopra il livello del mare e a un centinaio di chilometri da Denver, in mezzo alle montagne e alle verdi foreste del parco delle Rocky Mountains. Con l'augurio che l'atmosfera di tale paradiso naturale possa servirgli a superare questo infortunio nel minor tempo possibile.

Da "Il Cittadino" del 23 Aprile 2013.

Agenzia di Stampa Italpress - NBA: NEI PROSSIMI GIORNI OPERAZIONE AL GINOCCHIO PER DANILO GALLINARI

Agenzia di Stampa Italpress - NBA: NEI PROSSIMI GIORNI OPERAZIONE AL GINOCCHIO PER DANILO GALLINARI

lunedì 22 aprile 2013










mercoledì 17 aprile 2013




martedì 16 aprile 2013

Federico entra nel giro azzurro: «Fa piacere essere considerato»

Anche la Nazionale Under 16 guarda al "Campus". Lo prova l'inclusione di Federico Gallinari, classe 1997, nella lista dei 12 giocatori "a disposizione" in occasione del raduno di Roma del 24 aprile e del successivo torneo internazionale di Bellegarde, dal 25 al 28 aprile, con Turchia, Francia e Russia. E il primo "avviso" azzurro per il fratellino di Danilo, chiamato al "Bulgheroni" e l'anno scorso nella selezione lombarda al "Torneo delle regioni". «È una notizia che fa piacere: sono rimasto contento quando la società mi ha fatto avere la lettera della Fip. Anche se non sono nei primi dodici (1 giocatori che partecipano al raduno, ndr), ma "riserva a casa", rimane la soddisfazione di sapere di essere considerati -dice Federico Gallinari -. Questo è un altro risultato che raggiungo grazie ai compagni di squadra che durante le sedute di allenamento mi permettono di migliorare per provare a essere il giocatore che vorrei diventare. È pure uno stimolo a darsi da fare ancora di più». Il talento lodigiano fa parte dell'Under 17 dell' Assigeco che sabato al"Campus" (ore 16) chiuderà la prima fase del proprio campionato. «Andiamo bene, siamo una buona squadra, ci divertiamo e otteniamo pure discreti risultati», sottolinea Federico che divide l'impegno cesti-stico con lo studio all'ltis di Lodi. La formazione rossoblu è sicura seconda nel proprio girone, pronta ad andare a giocarsi l'accesso alle finali nazionali nell'Interzona di Salsomaggiore che inizia ilio maggio. Ci sono diversi giocatori interessanti nel vivaio dell'Assigeco: Federico a che livello è? «È un ragazzo di grande avvenire, ha qualità e lo spirito guerriero di papà Vittorio - dice Marco Andreazza, coach dell'Under 17 Assi-geco -. Non molla mai e si allena sempre con volontà e qualità: si vede che ha alle spalle una famiglia valida che lo accompagna nel modo giusto».

Da "Il Cittadino" del 16 Aprile 2013.

Gallinari: Io, azzurro sul divano

Non sarà certo un mese di aprile da ricordare positivamente per il campionato Nba, costretto a perdere a distanza di pochi giorni due pezzi pregiati come Danilo Gallinari e Kobe Bryant. Una brutta tegola caduta sulle teste di Denver Nuggets e Los Angeles Lakers. Se Kobe è stato fermato dalla rottura di un tendine d'Achille, per Danilo lo stop è dovuto alla rottura del crociato del ginocchio sinistro durante una partita contro i Dallas Mavericks di Dirk Nowitzki, proprio in una penetrazione a canestro contro il gigante tedesco. Per il Gallo si parla di uno stop che potrebbe tenerlo lontano dal parquet dai quattro ai sei mesi. Gallinari, qual è l'esatto quadro clinico del suo ginocchio? «Mi hanno confermato la rottura del crociato del ginocchio sinistro. Adesso sono in attesa di essere operato. Credo che l'intervento avverrà fra una decina di giorni, ma ancora non so dove sarà effettuato». É il suo quarto infortunio di una certa gravità e ben tre sono avvenuti negli States: forse perché la stagione Nba è più lunga e massacrante rispetto al campionato italiano? «Potrebbe essere una delle cause, non penso sia l'unica. Di certo, tra partite e spostamenti, il fisico è sottoposto a uno stress maggiore». Un paio di settimane fa il presidente dell'Assigeco Casalpusterlengo, società nella quale a 16 anni ha mosso i suoi primi passi nel basket, le ha messo a disposizione le strutture del Campus per un'eventuale convalescenza post operatoria in Italia. «Ringrazio tantissimo il presidente Curioni per il suo affetto e per la disponibilità che ha dimostrato nei miei confronti. Però, non sapendo ancora dove mi opererò, è difficile per me adesso dare delle risposte che non dipendono solo da me, ma anche dai medici e dai Denver Nuggets». Questo infortunio difficilmente le consentirà di rispondere alla chiamata in Nazionale in vista degli Europei di settembre in Slovenia. «Già, e mi dispiace molto perché alla maglia azzurra tengo parecchio. Purtroppo mi dovrò accontentare di seguire i miei compagni attraverso televisione e giornali facendo il tifo per loro».  Causa dell'infortunio? Una potrebbe essere la stagione massacrante»  Ai miei tifosi dico: sogno già il lavoro in palestra per tornare ancora più forte» Cosa mi manca di più dell'Italia? Sicuramente la mia famiglia e gli amici» Sta ricevendo tanti attestati di affetto e stima da addetti ai lavori e tifosi. «L'affetto che ho ricevuto è stato incredibile e mi sta aiutando tantissimo in questo delicato periodo di stop forzato». È in America ormai da sei anni. Quanto e cosa le manca dell'Italia? «Senza dubbio la mia famiglia e gli amici». Sarà mai colmabile il gap tecnico e di mentalità che esiste tra il basket americano e quello italiano ed europeo? «Qui c'è una mentalità diversa, così come diversa è l'organizzazione. Però non penso che si possa parlare di gap tecnico, piuttosto parlerei di forte gap dal punto di vista fisico». Quali sono le maggiori differenze che ha riscontrato fra due mondi sportivi così diversi? «In America ci sono degli addetti incredibili che in Europa si fa fatica a trovare. Inoltre la cultura e la mentalità americane fanno sì che l'approccio alla pallacanestro sia molto diverso rispetto a quello italiano ed europeo». Subire un infortunio è sempre un brutto momento per un campione. Il fatto di essere un figlio d'arte (il padre è Vittorio Gallinari, una delle colonne della Milano allenata da Dan Peterson, ndr) aiuta? «No. Mi aiuta il fatto di essere figlio di Vittorio e Marilisa perché loro mi sostengono tanto, specie dal punto di vista psicologico». Se dovessi mandare un messaggio ai tuoi tifosi cosa ti sentiresti di dire? «Direi loro che sono pronto per l'operazione e che non vedo l'ora di mettermi a lavorare in palestra per tornare più forte di prima».

Da "QS" del 16 Aprile 2013.

Gallinari: «Tornerò ancora più forte»

Partiamo dalla domanda più scontata, ma assolutamente doverosa: com'è l'umore a dieci giorni dall'infortunio? «Adesso posso finalmente dire di stare bene. I primi giorni sono stati difficili, ero molto arrabbiato per quello che è successo per tantissimi motivi. Poi la rabbia pian piano è passata e ho somatizzato. Gli infortuni capitano e fanno parte del gioco, ora è tempo di lavorare per recuperare il prima possibile e tornare, naturalmente ancora più forte». Come procede la preparazione all'intervento chirurgico? « Sto facendo tutti i giorni molta palestra per arrivare prontissimo all'operazione. Lavoro solo sulla gamba sinistra per rinforzare tutti i muscoli e fra una settimana o dieci giorni penso che sarò sotto i ferri». Ancora nessuna notizia su dove ti opererai e sul chirurgo? «In realtà non ho ancora preso alcuna decisione in tal senso. Sarà una scelta importante, anche perché presumibilmente tutto il tempo del mio recupero lo passerò nella città dove verrò operato, che sia in Italia o negli States ». Nel frattempo come trascorri le tue giornate? «Dipende sempre dal calendario dei Nuggets: quando giochiamo in casa alla mattina mi alleno negli stessi orari dei miei compagni e la sera sono con loro al "Pepsi Center" , mentre quando giocano in trasferta dopo 1 ' allenamento mattutino passo il resto del giorno in assoluto relax». Durante la riabilitazione hai già programmato di fare una tappa più o meno lunga in Italia? Sai che il patron dell' Assigeco Franco Curioni ha messo a tua disposizione il "Campus" per tutto il tempo che vorrai? «Mi fa molto piacere e ringrazio davvero tantissimo Franco per la sua proposta, è davvero super. Tutto però dipenderà dall'operazione, da dove la farò e da dove sarà meglio portare avanti il recupero, di certo non è un'offerta che escludo». Una settimana dopo il tuo infortunio è capitata la stessa sorte a Kobe Bryant: la rottura al tendine d'achille ha posto fine alla sua stagione e ora rischia di compromettere, a 35 anni, la sua carriera... «È stato un dispiacere enorme, queste cose non vorresti mai che capitassero a te o a nessuno. Il suo mfortunio è più grave del mio, ma sono certo che riuscirà a tornare in campo, o almeno lo spero vivamente». Al momento in Nba ci sono 76 giocatori infortunati, molti dei quali (Bargnani, Love, Ginobili, Rondo, Granger) fuori per tutta la stagione. Si gioca davvero troppo in Nba? È questa la causa di molti problemi fisici? «Sicuramente è una componente importante, né l'unica né la principale come possono essere coincidenze o particolari debolezze fisiche, ma bisogna tenerne conto». Alla fine tra Gallinari e Bargnani, considerati i due più forti italiani oltreoceano, Punico che giocherà i play off sarà Marco Belinelli, che si è ritagliato uno spazio importante nei Chicago Bulls... «Sono molto contento per lui, se lo merita e sarà un passo importantissimo per la sua carriera. Spiace molto per il "Mago", che gioca in una squadra dalle ambizioni piuttosto basse e che ha avuto anche questa stagione troppe sfortune». Ai play off soffriranno più i Lakers senza Kobe o i Nuggets senza il "Gallo"? «Credo Los Angeles. Saranno dei play off combattuti, con i Miami Heats ancora davanti a tutti, mentre a Ovest sarà lotta tra Spurs e Thunders, ma non sottovalutate i Nuggets». Che con te in campo avrebbero avuto una marcia in più e la possibilità di ergersi a outsiders per il titolo? «Sono davvero spiaciuto per l'Infortunio perché davvero mi sentivo che questa sarebbe stata una stagione speciale in cui avrei potuto fare delle grandissime cose nei play off Nba e con la Nazionale agli Europei. Speriamo mi ricapitino presto delle occasioni del genere».

Da"Il Cittadino" del 16 Aprile 2013.

lunedì 15 aprile 2013

Pio e Amedeo con Danilo Gallinari Due meridionali in America le Iene 201...




venerdì 12 aprile 2013




mercoledì 10 aprile 2013

Boni, abbraccio al "Gallo": «Tornerà più forte di prima»

«Oggi la rottura del crociato è come un'otturazione al dente: Danilo sicuramente tornerà più forte di prima ». Parole e musica di Mario Boni, che per descrivere l'infortunio occorso giovedì scorso a Gallinari rispolvera le parole utilizzate per intitolare il suo libro del 1994 ("Tornerò: più forte di prima") . Per me è grandissimo giocatore, che è stato suo malgrado esperto di "stop and go", non bisogna stare troppo a recriminare per la rottura al legamento crociato anteriore che ha sancito la fine della stagione Nba del "Gallo" e la sua conseguente sicura rinuncia agli Europei del prossimo settembre in Slovenia. «Provo davvero tantissimo dispiacere per il ragazzo, che conosco da quando aveva 8 anni - dichiara il 49enne "SuperMario" -; ma, lasciando perdere i sentimentalismi, bisogna considerare che è un infortunio che richiede tempo, ma senza dubbio non pregiudicherà un suo ritorno nelle stesse condizioni di forma». 
La grande amarezza deriva semmai dalle circostanze nelle quali è arrivato l'infortunio: Danilo - che ha chiuso la sua quinta annata Nba con 16,2 punti a partita, tirando col 41,8% dal campo, il 37,3% da tre e l'82,2% dalla limetta, oltre a 5,2 rimbalzi, 2,5 assist, 0,9 recuperi e 0,5 stoppate nei 32,5 minuti di media delle 71 gare disputate - lascia infatti i Denver Nuggets nell'apice della stagione, al terzo posto nella Western Conference, vicinissimi a superare il record di franchigia di vittorie in Nba (54) e lanciatissimi verso dei play off che li avrebbero visti da sicuri protagonisti, palcoscenico ideale per la sua consacrazione definitiva oltreoceano. «Spiace molto per il momento in cui è arrivato l'infortunio - prosegue il campione di Codogno,   -, era un periodo molto positivo per lui e per la squadra; ma Danilo è ancora giovane ed è un grande: gli ricapiterà sicuramente una situazione del genere». Contrariamente a chi prospettava tempi di recupero fulminei, come i 120 giorni che ci mise Roberto Baggio nel 2002, Boni teme che Gallinari dovrà stare fermo un po' più di tempo: «Bisogna considerare che ha una struttura molto grossa e potente, a cui però unisce elevazione e velocità. Per me ci vorrà un anno per rivederlo così competitivo, anche perché, oltre all'aspetto fisico, non bisogna sottovalutare l'impatto psicologico nel recupero da uno stop cosi lungo». E proprio su questo versante "SuperMario" vuole dare un consiglio al "Gallo": «È inutile recriminare o pensare a cosa avrebbe fatto senza l'infortunio - chiude -; deve pensare al domani e tornerà a giocare ancora prima che se ne accorga». 

Da "Il Cittadino" del 10 Aprile 2013.

martedì 9 aprile 2013

COMUNICATO STAMPA

(Staff)
COMUNICATO STAMPA

Informiamo i fans di Danilo Gallinari che la pagina www.facebook.com/danilogallinari è L’UNICO MEZZO DI COMUNICAZIONE UFFICIALE CHE FORNIRÀ INFORMAZIONI RELATIVE ALL’INFORTUNIO DI DANILO GALLINARI.
Lo staff di Danilo Gallinari non ha autorizzato nessun altro mezzo di comunicazione alla diffusione di notizie ufficiali riguardanti l’infortunio di Danilo Gallinari

Dalla pagina Facebook ufficiale di Danilo Gallinari

CURIONI AL "GALLO": «VIENI A CURARTI AL "CAMPUS"»

Il patron dell'Assigeco Franco Curioni spalanca le porte del "Campus" a Danilo Gallinari per tutto il tempo che necessiterà per recuperare e tornare ancora più forte dopo il grave infortunio di giovedì notte al ginocchio sinistro: «E gli preparo anche personalmente il risotto» dice l'imprenditore che, seppur preoccupato per la stella lodigiana, si consola con la sua squadra, vittoriosa per 91 a 87 sulla Viola a Reggio Calabria.  Curioni offre il "Campus" a Gallinari «Sto male a pensare quello che è successo a Danilo, è come un figlio ma è il dazio da pagare allo show business: se viene gli preparo personalmente il risotto»
LORENZO MEAZZA: CODOGNO.- Con ancora gli occhi un poco lucidi per le lacrime scese una volta appresa la notizia dell'infortunio, Franco Curioni spalanca le porte del "Campus" a Danilo Galli-nari per tutto il tempo che necessiterà per recuperare e tornare ancora più forte: «E gli preparo anche personalmente il risotto». Se tutto il mondo della palla a spicchi è ancora frastornato dalla notizia della rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro del "'Gallo", che ha fatto terminare la sua stagione Nba prematuramente nella notte tra giovedì e venerdì durante il match contro i Dallas Mave -ricks, per chi lo ha visto crescere e segnare i pruni canesti il dolore è ancora più forte: «Sto ancora male - prosegue il patron dell'Assigeco -, mi ha davvero colpito quello che gli è accaduto e ora soffro come se fosse successo a un figlio che è andato per la sua strada, ma sa sempre do- ve si trova casa sua». «ORA LASCIAMOLO TRANQUILLO» E proprio il "'Campus" potrebbe essere il luogo dove poter recuperare e riprendere ad allenarsi dopo l' intervento chirurgico, previsto fra circa due settimane in Colorado a cura del professor Richard Steadman, oppure in Italia. «Il "Campus" è e resta casa sua e se scegliesse di venire qua dopo l'intervento ne saremmo davvero entusiasti e lo accoglieremmo con tutto il nostro affetto», dichiara Curioni. È però ancora molto presto per parlare eh ipotesi o possibilità: «Ho parlato subito con Vittorio ( il padre di Danilo, ndr) e siamo d'accordo di lasciarlo un pò ' stare per il momento. Sa che l'Assigeco gli è vicina e che appena si sentirà pronto potremo sentirci, siamo di famiglia». «L'ITALIANO PIÙ FORTE DI SEMPRE» Il grandissimo rammarico è che questo infortunio ancora una volta ferma Gallinari in un momento chiave della sua camera, come accaduto nell'estate 2007 alla vigilia di quella che sarebbe stata la sua consacrazione in Nazionale agli Europei: «Questi infortuni non hanno ancora fatto capire a tutti una cosa - aggiunge Curioni -, ossia che Danilo è già ora il più forte gio -catore italiano di tutti i tempi. Purtroppo però in Nba si gioca troppo e i ragazzi sono ipersfruttati tra partite ogni due giorni, ore di aereo, alberghi e pochissimi allenamenti, ma questo è il prezzo dello show business: l'usura e il sacrificio dei giocatori. Peccato anche perché finalmente mi ero deciso, sarei andato a vedere giocare Danilo al secondo turno dei play off: questi Nuggets giocano una pallacanestro davvero magnifica e lui era il loro metronomo, sarebbero sicuramente andati avanti, ma ora...». IL RAMMARICO DEI NUGGETS Ora bisogna solo attendere l'operazione (rafforzando il quadricipite della gamba sinistra per affrontare al meglio l'intervento) e lavorare pazientemente per il recupero. «Stava disputando la migliore stagione della sua camera - ha dichiarato Masai Ujiri, vicepresidente esecutivo dei Nuggets - ed è stato fondamentale per i nostri successi; conoscendo la sua etica del lavoro confidiamo di averlo più forte di prima per il prossimo campionato» . Sperando in un recupero veloce e soprattutto che la sfortuna non si accanisca più su di lui.

Da "Il Cittadino" dell' 08 Aprile 2013.



Gallinari: "Sono carico, ma non riguardo quelle immagini..." - Sport - Sky.it

Gallinari: "Sono carico, ma non riguardo quelle immagini..." - Sport - Sky.it






Grazie a tutti! Il vostro affetto mi aiuta un casino

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sabato 6 aprile 2013




giovedì 4 aprile 2013