sabato 26 marzo 2011

Gallinari vede i playoff

Italiani a tutto campo nella notte NBA. Gallinari ha messo a referto 17 punti nel successo dei suoi Denver Nuggets contro i Washington Wizards per 114 - 94.
Playoff a portata di mano anche per i New Orleans Hornets di Belinelli (solo 3 punti), vincitori per 106 - 100 sul parquet dei Phoenix Suns. Serata da dimenticare per i Toronto Raptors, al terzo ko di fila dopo la sconfitta per 138 - 100 con i Golden State Warriors. Male Bargnani: 7 punti.

Da Mediavideo, pag. 218 del 26 Marzo 2011.

giovedì 24 marzo 2011

Star NBA per i terremotati del Giappone

Stando al sito NewsBlaze.com tra i venti giocatori NBA si sono schierati a lato dell'associazione Direct Relief International per aiutare i terremotati del Giappone, risulta anche Danilo Gallinari.

Friday, March 25th
    Memphis Grizzlies @ Chicago Bulls
    Derrick Rose* - Bulls
    Brian Scalabrine - Bulls
    Xavier Henry - Grizzlies
    Marc Gasol* - Grizzlies

    Sacramento Kings @ Indiana Pacers
    Mike Dunleavy Jr. - Pacers
    Tyreke Evans - Kings

    Detroit Pistons @ Cleveland Cavaliers
    Ben Wallace - Pistons
    Antawn Jamison - Cavaliers

    Washington Wizards @ Denver Nuggets
    JaVale McGee* - Wizards
    Danilo Gallinari - Nuggets

    New Orleans Hornets @ Phoenix Suns
    Quincy Pondexter - Hornets

    Los Angeles Clippers @ Los Angeles Lakers
    Pau Gasol* - Lakers

    Saturday, March 26th
    New Jersey Nets @ Atlanta Hawks
    Jason Collins - Hawks
    Al Horford* - Hawks
    Etan Thomas - Hawks

    New York Knicks @ Charlotte Bobcats
    DJ Augustin - Bobcats

    Sunday, March 27th
    Portland Trail Blazers @ Oklahoma City Thunder
    LaMarcus Aldridge*-Trailblazers
    Jarron Collins - Trailblazers
    Russell Westbrook * - Thunder

    Sacramento Kings @ Philadelphia 76ers
    Jason Kapono - 76ers
"Siamo molto orgogliosi che i nostri atletli si siano messi in gioco per aiutare gli sforzi di Direct Relief in Giappone." afferma Arn Tellem del Wasserman Media Group, che rappresenta gli atleti.  "Dovuto alla gravità della situazione, speriamo che altre persone decidano di seguire il loro esempio."
"Direct Relief risponde alle emergenze in tutto il mondo, inclusi gli Stati Uniti, e la tragedia in Giappone è immensa," dice Thomas Tighe, Presidente e CEO di Direct Relief International, "Questi atleti NBA di livello mondiale stanno dimostrando molta generosità verso i giapponesi."

mercoledì 23 marzo 2011

Danilo Gallinari @ Orlando Magic / Mar. 18th, 2011

Danilo Gallinari @ Miami Heat / Mar. 19th, 2011

Gallinari: "Vedo solo azzurro"

«La differenza tra New York e Denver? E come passare da Milano a Graffignana, il mio paese. Più piccola, più tranquilla, meno gente, meno casino. È ovviamente diversa, si sta bene, ma la pressione è sempre la stessa, perchè qui sono abituati a vincere: sono anni che vanno nei play off e dopo questo cambio gli obiettivi non sono mutati». Se a New York l'amore tra Anthony e i Knicks sta accusando i primi malumori, Danilo Gallinari è contento della sua nuova maglia, perchè i Nuggets, nonostante gli ultimi due passi falsi ma in trasferta e sui campi di Orlando e Miami, sono quinti nella Western Division con 41 vittorie; mentre dall'altra parte degli States, New York soffre, è 7a nella Eastern con 35 successi. «Qui è andato tutto bene subito -spiega il Gallo - c'è stata per noi che «Il problema all'alluce continua, terminata la stagione dovrò riposare Ma l'Italia non si tocca: agli Europei io ci sarò» venivamo da New York una super accoglienza e io mi sono sentito immediatamente come se fossi a casa. Mi trovo molto bene, con l'allenatore, lo staff, i compagni di squadra. Le cose hanno funzionato fin dal primo istante, speriamo di continuare in questo modo. L'addio a New York? Sono sempre stato tranquillo. Fa parte del gioco, nessun problema per me, questo è il business, ma io sono ancora in contatto con qualche giocatore, i fisioterapisti e un po' di persone che lavorano in società». Non è stato però aiutato il Gallo nel suo "trasloco": due partite con Denver (la seconda da 30 punti), poi l'infortunio all'alluce che l'ha bloccato per tre settimane e solo venerdì scorso è rientrato in campo. NAZIONALE - «Adesso sto bene - spiega - anche se fino al termine del campionato non sarò mai al cento per cento, mi dovrò portare dietro questo fastidio se voglio giocare. Per rimettermi completamente devo aspettare la conclusione della stagione, poi mi serve solo del riposo». New York, Denver, poi l'infortunio: cambiamenti e imprevisti che possono influire sui programmi estivi? «Assolutamente no - ecco la risposta che tutti aspettavano - la Nazionale non si tocca. Quest'anno ci sono gli Europei, ci sarò e credo che ci saremo tutti e tre, io Belinelli e Bargnani. Anzi, sono già carico all'idea di indossare la maglia azzurra per un avvenimento così importante, non vedo l'ora di cominciare». MEGLIO DENVER? - Prima però ci sono i play off con Denver: se la stagione finisse adesso si comincerebbe con con Oklahoma City, tra l'altro battuta domenica da Bargnani che Gallinari ha affrontato in nottata, sede inedita per un derby italiano. «Ci aspettano quattro partite in casa consecutive - ha detto Danilo alla vigilia del match con Toronto - dobbiamo arrivare ai play off e poi cercare di ottenere il massimo in post season. Da parte mia cercherò di dare sempre il meglio. Fino ad ora per me è stata un'ottima annata, voglio continuare su questi livelli». Squadra, ambiente, obiettivi e classifica: Denver sembra avere proprio tutto per essere meglio di New York...  Manca l'atmosfera italiana della Big Apple? «Noi italiani arriviamo sempre dappertutto - conclude Danilo - e anche a Denver ne ho incontrati: ovviamente meno, ma ce ne sono anche qui e siamo già entrati in contatto»

Tratto da "Corriere dello Sport" del 22 Marzo 2011.

venerdì 18 marzo 2011

Nuggets: Gallinari rientra stasera

Secondo quanto pubblicato dal Denver Post, Gallinari rientrerà in campo stasera . In base alle affermazioni dell'allenatore dei Nuggets, George Karl e dello stesso Gallo, almeno a quanto si è visto durante l'allenamento di giovedì.
"Vedremo" dice il Gallo, "ho avuto l'opportunità di correre e di saltare e cercare qualche contatto."
Coach Karl, conferma: "Credo possa giocare. Nonostante Gallinari abbia dato l'impressione di tentennare un po', eventualmente giocherà per 20 minuti circa ".

mercoledì 16 marzo 2011

Tre icone dello sport per Reebok



Reebok lancia la nuova campagna advertising multi-piattaforma dedicata a ZigTech, la calzatura con la suola ammortizzata dalla caratteristica forma a zig-zag.

Il claim - It’s Your Energy. Use it. - si concretizza in un’onda di energia che percorre la carta, sfreccia sullo schermo della TV e del pc, fino a materializzarsi sui muri delle città.

Declinata su stampa, web, TV e guerilla advertising con proiezioni itineranti nelle principali città italiane, la campagna gioca sul movimento di una scia energetica che rappresenta le performance di alcuni grandi campioni dello sport internazionale.
Per i soggetti print, tre icone sportive diventano testimonial del concetto di ‘it’s your energy’ delle Reebok ZigTech con protagonisti il giocatore NBA Danilo Gallinari, il portiere campione del mondo Iker Casillas e l’asso del volante Lewis Hamilton.
Le tre creatività giocano su un concetto grafico di energia e sono in pianificazione con un flight da aprile a maggio principalmente su testate di taglio maschile come Sport Week, Men’s Health e Runner’s World.

Per gli spot TV, Lewis Hamilton è impegnato in una corsa mozzafiato in una galleria del vento che diviene poi underground garage, Iker Casillas affronta una parata impossibile contro una moltitudine di palloni, mentre la nuova acclamata stella del basket NBA, John Wall, è intento a schivare ostacoli per concludere con una potente schiacciata a canestro.
La campagna è attualmente in pianificazione sulle reti Mediaset, Mediaset Premium, RAI e Sky all’interno dei palinsesti sportivi di grande rilevanza mediatica dalle partite di calcio agli appuntamenti del grande basket, fino ad arrivare a trasmissioni prime-time come Grande Fratello e Amici.

Casillas, Hamilton e Gallinari sono invece i protagonisti del digital con un placement di ads e banner animati su piattaforme come Facebook (con il lancio della piattaforma interattiva Reebok Men) e Google, nonché alcuni dei portali di sport e entertainment più seguiti come Gazzetta.it, Corrieredellosport.it, Tuttosport.com, Goal.com e Wired.it.

Agenzia per spot e print: DDB Berlin
Agenzia per il web: Hypermedia Isobar
Centro Media: Carat Italia.

Gallinari: Non chiamatelo gossip boy

L'ultima con la quale l'hanno fatto fidanzare è l'attrice Michelle Trachtenberg, 26 anni, ex di Robbie Williams e una parte di cattiva in Gossip Girl. «Ma è la solita notizia inventata dalla stampa, ci conosciamo appena», dice Danilo Gallinari, 22 anni, maglia numero otto e stella dei New York Knicks sino a qualche giorno fa. quando è stato trasferito ai Denver Nuggets. Figlio d'arte (suo papà Vittorio era un campione dell'Olimpia Milano), alto 208 centimetri, da quando è approdato in America come prima scelta della squadra della Grande Mela, ha imparato subito a dribblare il gossip. Giovane, sportivo, bello - Armani lo ha scelto come testimonial della sua griffe - ricco, single, italiano e, per di più, gentiluomo: un boccone D'Oddo prelibato per le ragazze e per i rotocalchi (il New York Post lo ha inserito nella top ten degli scapoli d'oro). «Quando esco la sera, mi si avvicinano donne di ogni tipo: cerco di essere cortese con tutte, ma ormai ho imparato a riconoscere quelle che hanno il fotografo al seguito. Sto in guardia dai flash in strada come dagli avversari in campo». Al fenomeno della caccia al "Gallo", come è soprannominato, assistiamo di persona in una delle sue ultime passeggiate per New York. Davanti al Dakota Building, in Central Park West, dove uccisero John Lennon e vive ancora Yoko Ono, come ad Harlem, il quartiere nero per eccellenza, o lungo la Quinta Strada, vicino a un chiosco di bagel e hot dog, si ripete la stessa scena: i maschi chiedono autografi, le donne gli rivolgono sguardi appassionati. E ora che il ragazzo è passato a Denver, inizia una nuova avventura (anzi, inizierà, visto che si è rotto un alluce e dovrà stare a riposo 10 giorni).
Come si fa a restare concentrati sulla pallacanestro con tutto il gossip che circola intorno a lei?
«Giochiamo ogni due giorni, volando da una costa all'altra degli Stati Uniti. Il tempo per uscire è poco. Quando tornavo a New York, cercavo solo di riposare: stavo nel mio appartamento e, dal salone, guardavo Central Park e i film in dvd».
Però, quando usciva, incontrava Madonna, Lindsay Lohan e Lady Gagà...
«Può capitarti di parlarci se si siedono al tavolo accanto al tuo al ristorante, o se te le presentano in una galleria d'arte. Del resto, ho 23 anni, non ho una fidanzata fìssa, perciò cerco di godermi la vita. Mi piace anche uscire con i miei amici italiani, quando mi vengono a trovare: facciamo i turisti, anche se mimetizzarmi è un po' complicato, vista la mia stazza».
All'inizio della sua avventura americana è stato accusato di essere raccomandato, poi l'hanno fischiata alle prime gare e si è infortunato alla schiena. Era solo contro tutti...
«Non ho mollato perché credevo e credo nel sogno americano e nelle mie qualità. Quando hai un obiettivo, non devi arrenderti senza aver provato fino in fondo. Certo, il mio allenatore ai Knicks, Mike D'Antoni, conosceva mio padre avendo giocato insieme a Milano, ma a canestro ci vado io e qui nessuno investe milioni di dollari solo per simpatia. Adesso, a Denver, non mi si potrà più dire niente».
L'investimento su di lei è risultato redditizio... Ora a New York, al suo posto, arriva la stella Carmelo Anthony.
«Ho lavorato duramente sui miei difetti, allenandomi al tiro con una precisione maniacale, irrobustendomi in palestra, sacrificandomi durante le vacanze - io che adoro il mare e la Sardegna - per tenermi in forma. Il resto è talento, doti naturali donatemi da mio padre, ma anche da mia madre Marilisa che correva i 200 metri a livello agonistico. Anche contro avversari giganteschi, stratosferici campioni che mi ritrovo contro ogni due giorni, me la sono cavata».
È vero che tra i suoi fan ci sono il regista Spike Lee e l'ex presidente Bill Clinton?
«L'ho visto nella sala vip del Madison Square Garden: mi ha fatto i complimenti. È stato emozionante». »
Immagino che di tornare in Italia non se ne parli proprio, tra successi sportivi e conquiste femminili...
«Quando mi alzo e vedo lo skyline di New York, o scendo in campo e sfido Yao Ming, Kobe Bryant e Carmelo Anthony, i campionissimi di questo sport, non ho nostalgia dell'Italia. Mi mancano la famiglia, gli amici, la cucina, questo sì. Vorrei provare a vivere a Los Angeles, la città più bella che ho visto dopo New York. Denver, invece, è ancora tutta da scoprire».
Punta a Hollywood? Allora la passione per le attrici non è un'invenzione dei giornali...
«No, ma giocare nei Los Angeles Lakers sarebbe il massimo. Certo, a fine carriera, provare la via del cinema non mi dispiacerebbe, sarebbe divertente. Del resto, chi non vorrebbe provare l'ebbrezza di girare un film a Hollywood? Adesso penso alla mia nuova avventura coi Nuggets. Anche se New York mi manca già. Ma in fondo la vita di uno sportivo è così: cambiare e vivere avventure sempre diverse».

Articolo tratto da "Grazia".

giovedì 10 marzo 2011

Marzorati vota il "Gallo": «Andare a Denver spiace, ma gli toglierà pressione»

Lex play di Cantù, ora presidente del Coni lombardo ln visita a Lodi, ha rilasciato un'intervista ln esclusiva al "Cittadino'' Marzorati vota il "Gallo": «Andare a Denver spiace, ma gli toglierà pressione»
«L'Assigeco sta cercando un suo ruolo in LegaDue, può salire ancora come Cremona ma serve un investimento consistente» LODI La vita di Pierluigi Marzo-rati è tutta una "tripla". Cinquantotto anni, di cui ventidue di gloriosa carriera tra Cantù e Nazionale (con un argento olimpico, un titolo europeo e il record tuttora imbattuto di 278 presenze). L'icona canturina del basket, che ha chiuso la carriera nel 1991 salvo rientrare per due minuti nel 2006 («Ho badato a preservare la salute, a 54 anni non si sa mai») per festeggiare il 70esimo della sua Cantù, con cui ha vinto in carriera due scudetti, due Coppe dei Campioni, quattro Coppe Korac, quattro Coppe delle Coppe e due Coppe Intercontinentali. Oggi è anche un ingegnere civile con l'occhio clinico per l'impiantistica e un personaggio di spicco nella politica sportiva locale con la presidenza del Coni regionale. Il "Cittadino" lo ha incontrato al "Mon Amour", dove ha partecipato (con Igor Cassina) all'incontro organizzato dall'Azione cattolica lodigiana. Marzorati ha toccato vari argomenti, dicendo la sua da esperto su Danilo Gallinari e sull'Assigeco, ma tenendo anche un occhio al portafoglio del dirigente, che nel suo nuovo ruolo è un obbligo. Parliamo di basket: lei fu avversario di Vittorio Gallinari, oggi Danilo gioca nell'Nba... «Vittorio era un gran difensore: un "duro", ma molto corretto. Danilo è invece più duttile con la palla: ha le caratteristiche per sfondare nell'Nba e credo che il suo passaggio a Denver, se da un lato possa dispiacere, dall'altro gli tolga pressioni e gli dia opportunità maggiori di mettersi in luce». Cosa pensa della squadra di punta del Lodigiano, l'Assigeco? «Della società apprezzo l'ottima programmazione a livello giovanile, la squadra sta cercando un suo ruolo in LegaDue. Le potenzialità per salire ancora di un gradino come ha fatto la vicina Cremona ci sono, ma è chiaro che servirebbe anche un investimento consistente. Un ampio budget però non è l'unico fattore a determinare il destino delle società: per fare un esempio il disimpegno della Benetton nel basket è dovuto anche ad alcuni errori commessi in passato nella cura del settore giovanile». Infine il suo ruolo più recente, quello "politico". Pochi giorni fa a Milano è stata presentata la nuova struttura del Coni, che andrà ad affiancare la sede centrale di Roma e riunirà nei suoi uffici anche tutti i comitati regionali: un segnale importante per lo sport lombardo... «La scelta di Milano non è casuale: la Lombardia infatti rappresenta un quinto delle società e degli affiliati nazionali. È un investimento non solo economico: permetterà di portare avanti maggiori sinergie, soprattutto con il mondo della scuola, un ambito cruciale per la diffusione dell'attività sportiva. Oggi il servizio militare non è più obbligatorio e gli oratori come poli di aggregazione hanno perso l'importanza di un tempo: la scuola resta di fatto l'unico passaggio obbligato per tutti i ragazzi». A proposito di decentramento: qual è il vostro rapporto con i comitati olimpici provinciali come quello lodigiano? «Lavoriamo in totale accordo su parecchi temi. Da quando mi sono insediato ho spinto perché si progredisse nella comunicazione, ma il ruolo fondamentale dei comitati territoriali e delle società sportive resta invariato». Gli impianti non sono purtroppo un vanto per lo sport lombardo... «Forse in passato si è tergiversato troppo in parecchie situazioni. Purtroppo i primi tagli delle amministrazioni comunali investono sempre lo sport, nonostante sia innegabile il suo valore sociale. Gli impianti del futuro dovranno essere basati su gestibilità e tornaconto economico: si dovrà lavorare in chiave di eco-sostenibilità e di risparmio energetico, come precettano le direttive europee».

Gallinari forse rientrerà lunedì 14

«Non riesco ancora a saltare e mi tocca tirare da fermo. Non ci sono possibilità che io giochi (domani, ndr) a Phoenix». Danilo Gallinari rinvia ancora il rientro dopo la frattura all'alluce del piede sinistro nella sfida con Portland del 25 febbraio scorso e che lo ha tenuto fuori già quattro partite. È probabile che rientri lunedì 14 nel derby italiano con Marco Belinelli a New Orleans. Stando a www.gazzetta.it, il 22enne di Graffignana si sta tenendo in forma lavorando su cyclette e macchina ellittica: «Al momento non riesco a fare di più», ha detto.

http://video.gazzetta.it/gallinari-questo-stop-non-ci-voleva/914f08ac-4566-11e0-b50e-135fd4b4d541

mercoledì 2 marzo 2011

Microfrattura all'alluce: Danilo Gallinari finisce KO

Nemmeno l'aria frizzantina che si respira all'alba a Denver, con lo sguardo abbagliato dalla bellezza del sorgere del sole attraverso le vette innevate delle Montagne Rocciose, è servita a scongiurare l'ennesimo infortunio occorso a Danilo Gallinari. Il nuovo numero 8 dei Nuggets, a causa di un pestone rimediato nel finale della sfida persa ai supplementari contro i Portland Blazers, nella quale ha collezionato ben 30 punti e 9 rimbalzi, si è procurato una microfrattura all'alluce del piede sinistro che lo terrà lontano dal parquet per un tempo stimato tra i sette e i dieci giorni. Nella notte di ieri Gallinari si è così presentato in borghese al "Pepsi Center", dove ha assistito alla vittoria dei suoi compagni sugli Atlanta Hawks per 100-90. Gli esami effettuati lunedi hanno escluso una più complicata frattura complessa e permettono di fissare per il 10 marzo a Phoenix contro i Suns la data del probabile ritorno, mentre coach George Karl si lascia andare a un primo paragone: «Più che Nowitzki mi ricorda Detlef Schrempf. Danilo è un giocatore completo, non solo un ottimo tiratore: sa trattare bene la palla, penetrare con aggressività e farsi sentire in difesa. A Denver farà benissimo».

Da "Il Cittadino", del 2 Marzo 2011.