giovedì 16 febbraio 2012

Federico sulle orme di Danilo: continua la "saga" dei Gallinar

Le tracce da seguire sono larghe e ben delineate, il Dna è piuttosto marcato, i modelli da prendere ad esempio sono molto precisi e decisamente familiari. Eppure Federico Gallinari, il secondogenito di Vittorio, supercampione dell'Olimpia Milano anni 80 (con puntate a Bologna e Verona), e fratello minore di Danilo, attuale superstar dei Denver Nuggets, pur non dimenticando il ruolo e l'importanza di papà e fratello, comincia a muovere in autonomia i primi passi nel basket che conta. Lo dimostra la convocazione nella rappresentativa regionale dell'annata 1997 guidata da Marco Gandini per l'amichevole di domenica al "PalaCube" di Cameri contro i pari età del Piemonte. È la prima tappa di avvicinamento al "Trofeo delle Regioni" in programma a Porto Sant'Elpidio dal 3 all'8 aprile. Oltre che da Federico Gallinari,impegnato durante la stagione con le under 15 e 17 dell'Assigeco, il Lodigiano è ben rappresentato con la presenza della preparatrice atletica Micaela Bottagisio. Non è la prima volta che "Gallo" junior finisce sotto i riflettori dopo le convocazioni al "Trofeo Bulgheroni", nella selezione interprovinciale e alla puntata al torneo di livello nazionale "Impariamo insieme" dell'aprile dell'anno scorso a Montecatini. «Sono molto contento di questa chiamata, così come il papà che si raccomanda di prenderla come un ulteriore stimolo a migliorare - racconta il 14enne Federico, che divide il doppio impegno nelle giovanili dell'Assigeco con l'impegno del primo anno all'Itis Volta di Lodi -. Danilo? Sarà felice pure lui, ma non l'ho ancora sentito. La scuola? La trovo molto interessante, mi impegno tanto riuscendo a gestire lo studio con allenamenti e partite di basket. Con L'Under 15 dell'Assigeco siamo terz'ultimi ma possiamo crescere, mentre andiamo bene con l'Under 17 {dove gioca l'altro prospetto rossoblu Giga Janelidze, nda) visto che ci giochiamo il secondo posto e il passaggio al turno successivo del campionato». Il basket è davvero passione congenita nella famiglia Gallinari... «E uno sport bellissimo, mi piace giocare e vedere la pallacanestro: starei sul campo tutti i giorni - confida il "baby Gallo", che arriva già a un metro e 90-. Il cognome importante? Non ci penso, io mi concentro a giocare come so e come posso, cercando di perfezionare le mie capacità, lasciando agli altri eventuali giudizi». Adesso che sei cresciuto comincia a diventare serrata la competizione per la palma del migliore della famiglia: classiifcando papà Vittorio al terzo posto, chi è più forte tra te e Danilo? «Si, papà lo mettiamo al terzo posto - Federico ride di gusto -. Tra me e "Dani" il più forte è lui, per ora: in futuro vedremo...». C'è molta complicità e affetto tra i due fratelli, per nulla scalfita dalla distanza che separa Lodi da Denver. «Beh, in effetti mi manca parecchio non avere qui Danilo, però lo sento spesso: per le feste di Natale siamo stati tutti a trovarlo in Colorado, così ho avuto la possibilità di vederlo dal vivo: mi diverto e intanto osservo lui e gli altri giocatori Nba per imparare cose nuove. La mamma? Mi incoraggia sempre e pure lei mi manca (Marilisa è rimasta a Denver con Danilo, nda) anche se mi mette una pressione enorme per farsi chiamare spesso. Meno male che c'è Skype, se no sarebbe un bel casino». Danilo a parte, chi ti piace dell'Nba? «Il mio preferito è Kevin Durant, però ora seguo con attenzione le prove del "rookie" Lin dei Knicks (una novità per tutti, nda) - conclude il più giovane dei Gallinari, che non si perde le news e ha già le idee chiare sugli States -. Denver è ottima, come squadra, come città sicuramente scelgo New York». Da "Il Cittadino" - Quotidiano locale Lodi, pag. 38 del 16 Febbraio 2012.

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