martedì 19 luglio 2011

Gallinari lancia la sfida dell' "Euroitalia"

Tornare a respirare l'aria della Nazionale dopo quattro anni genera aspettative, per qualche verso sicuramente attese, in parte decisamente inaspettate. Così Danilo Gallinari indossa la divisa azzurra e i giornalisti con taccuini e microfoni vanno letteralmente in pressing. Il campione lodigiano svetta, non solo per l'altezza, tra il gruppo dei quindici giocatori all'ippodromo di San Siro, location scelta dalla Fip per la presentazione dell'Italia di Pianigiani, da oggi in ritiro di Bormio per la preparazione agli Europei in Lituania. «Far parte della Nazionale è qualcosa di speciale, lo dico sempre: con questi colori addosso provi emozioni particolari - è l'esordio della stella di Graffignana -. È poi bello fare parte di un gruppo speciale di ragazzi con il quale si sta molto bene. Negli ultimi due mesi della stagione, tutti noi non vedevamo l'ora di essere qui per preparare l'estate in azzurro». Complici infortuni e trasferimento nell'Nba, Danilo ha giocato a Cagliari il 13 agosto 2007 l'ultima delle otto partite finora disputate in Nazionale. «Ritrovarsi fra i convocati provoca una certa suggestione, non vedo l'ora di giocare. E un po' come tornare a qualche anno fa. Dovrò ripassare qualcosa, sia dal punto di vista mentale che tecnico, visto che da tre anni non gioco in Italia». Sulle potenzialità del trio con Bargnani e Belinelli, il "Gallo" risponde così: «Non ci sono solo tre giocatori, anche se in arrivo dall'Nba, come per esempio a Miami non valgono solo i "big three": il basket è uno sport di squadra. Sarà interessante vedere come il coach ci organizzerà. La grande voglia che c'è di stare insieme è una buona base di partenza. Il mio ruolo? È un aspetto secondario: faccio quello che mi dice il coach e che serve alla squadra». E gli obiettivi per gli Europei? «Partite con voglia e lavorare giorno per giorno con intensità. La Nazionale è una delle cose più belle, è importante ricreare entusiasmo prima di pensare ai risultati. Qualificazione per Londra o pensare a passare il primo turno? Il girone iniziale è molto difficile, in più siamo una squadra giovane che deve ancora crescere parecchio Non sarà semplice in un mese trovare soluzioni, ¦ «Il girone è difficile ma lo staff tecnico valido: ciò che conta adesso è di ricreare l'entusiasmo» però lo staff tecnico è di qualità: sarà intrigante vedere cosa possiamo combinare una volta che capiremo come ci dobbiamo mettere assieme. Cercheremo di trovare la chimica migliore nel più breve tempo possibile». Danilo esprime quindi la sua opinione sulla recente mancanza di entusiasmo intorno alla Nazionale: «Ci sono tanti motivi, non è semplice indicarne qualcuno. Il ricambio generazionale porta a equilibri differenti, come dopo l'argento di Atene 2004: ci vuole tempo. Non siamo come la Spagna che tutti gli anni può presentare una squadra forte». Sul "lock out" sta fermando l'Nba il "Gallo" assicura che «Sinceramente ho in testa il campionato Europeo, non dedico troppo a pensare al fatto di essere "disoccupato" nell'Nba. La mia testa è sulla maglia azzurra». Ma un ritorno all'Armani Jeans Milano in caso il "lock out" prolungato è possibile? «Mi auguro di poter tornare a Milano, ma più avanti nella mia carriera, non ora -chiosa il campione di Graffignana -. Noto che l'AJ sta costruendo una buona squadra: dirigenti e tecici stanno lavorando bene, anche loro sono impegnati a ricreare entusiasmo e puntare a vincere»

Da "Il Cittadino - Quotidiano locale di Lodi", estratto da pag. 37 del 19 Luglio 2011.

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