martedì 19 luglio 2011

Gallinari: La missione dell'Italia? Emozionare

Gallinari, lei ritrova la Nazionale dopo i forfait per infortunio agli Europei 2007 e anche alle qualificazioni per gli Europei 2009. Con che spirito torna? «Sono un disoccupato dell'Nba, che è ferma per il lockout, ma sono strafelice di tornare in Italia ed emozionato di giocare con la Nazionale. Ho una voglia matta». È vero che ha nostalgia di Milano? E potrebbe magari tornarci per qualche mese, mentre l'Nba è ferma? «Per contratto non posso parlare di questo argomento. Ma sogno di tornare un giorno a giocare nella mia città. Spero il più tardi possibile, perché significherà che avrò fatto tanti anni di Nba». A fine agosto c'è l'Europeo in Lituania che qualifica anche per i Giochi di Londra 2012. Il presidente federale Meneghin dice che sono obiettivi da non fallire. «Tutti noi avvertiamo che ci sono grandi aspettative intorno alla squadra. È uno stimolo in più, non certo un peso. Ma non sono i risultati la cosa più importante». Che cosa conta di più? «L'immagine che daremo di noi, il significato speciale della maglia azzurra, l'orgoglio che dovranno provare i tifosi vedendoci giocare, l'impegno massimo che tutti noi metteremo in questi due mesi. La nostra missione è emozionare: questa è l'Italia, non una squadra qualsiasi». Per la prima volta l'Italia schiera tre professionisti dell'Nba: lei, Bargnani e Belineili. Non c'è il rischio di uno scollamento con il resto della squadra? «Nemmeno per idea. Ci conosciamo tutti molto bene, sappiamo da dove veniamo e molti di noi hanno giocato insieme anche nelle giovanili. Questa è una squadra vera, un gruppo, una famiglia. Sarà la nostra forza». Tecnicamente e fisicamente invece mancheranno un pivot vero, centimetri in area e anche qualche chilo. «Avremo misure e taglie strane, è vero, e infatti, come ha detto il ct Pianigiani, giocheremo un basket atipico, con ruoli intercambiabili. Sarà ancora più intrigante». Malgrado tre giocatori nell'Nba, il basket italiano sta vivendo un periodo di crisi. Perché? «Temo che le cause siano tante, di sicuro ha influito il cambio generazionale. È un errore però voltarci sempre indietro. Questa squadra è giovane, ha solo due giocatori sopra i 30 anni (Mordente e Carraretto, ndr), quindi deve guardare avanti con fiducia». Per lei è il debutto azzurro in un grande torneo: non ha anche qualche timore? «Una preoccupazione sì: tornare ad abituarmi alle regole del basket europeo, un po' diverse da quello dell'Nba». E gli avversari? Nel girone dell'Italia almeno Francia e Serbia sembrano superiori, poi c'è la Germania di Nowitzki, più Israele e Lettonia contro le quali l'anno scorso abbiamo perso... «Il nostro è il girone più tosto, ma agli Europei non esistono più squadre materasso. Dobbiamo essere noi a fare la differenza, non gli avversari. Non so dire se andremo sul podio europeo o se ci qualificheremo per Londra 2012. Sono certo però che faremo il possibile e l'impossibile per riuscirci». Amichevoli DURANTE LA PREPARAZIONE L'Italia parteciperà a 4 tornei in vista degli Europei in Lituania (dal 31 agosto) la oggi a Bormio In 1 5 agli ordini del et Pianigiani I cestisti azzurri da oggi sono in ritiro a Bormio verso gli Europei in Lituania (31 agosto), ai quali parteciperanno 24 squadre in 4 gironi. Convocati Bargnani, Belinelli, Carraretto, Cavaliere, A. Cinciarini, Cusin, Dato me, Gallinari, Hackett, Mae-stranzi, Mancinelli, Mordente, Poeta, Renzi, Vitali. L'Italia giocherà nel girone B (a Siauliai) con Serbia, Germania, Lettonia, Francia e Israele (che affronterà nell'ordine): passeranno il turno le prime 3. Le 2 finaliste degli Europei andranno ai Giochi, dalla 3a alla 6a a un torneo di ripescaggio a 12 (le prime 3 a Londra).

Articolo tratto da "TuttoSport" del 19 Luglio 2011, Ed. Nazionale., pag. 18.

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