mercoledì 15 giugno 2011

"Gallo è forte, noi di più"

Se con il suo carattere istrionico Dwight Howard ha monopolizzato l'attenzione aìl'Adidas Eurocamp di Treviso (dopo il quale si è fatto sentire anche dalle parti di Orlando, "avendo dichiarato a Nba.com che nel 2012 andrà alla scadenza del contratto e non rinnoverà prima di allora), pure l'altro ospite d'onore ha retto la scena. Perché anche se con il volto da ragazzino perenne Nicolas Batum si mescolava ai prospetti del camp - a cui lo stesso francese partecipò nel 2008 - la sua è una delle storie più struggenti tra gli europei arrivati nella NBA. Dove oggi il 22enne cresciuto a Le Mans è protagonista, dopo un'annata da oltre 12 punti di media a Portland. Batum punta dritto sugli Europei. E sulla sfida contro l'Italia. ALL STAR «Il match contro l'Italia ha un significato particolare per me - spiega l'ala piccola di 2.05 - perchè nel 2009 debuttai con la nazionale A proprio a Cagliari, quando vincemmo al supplementare e segnai IL REC0ÌD di punti segnati da Nicolas Batum in una partita Nba, contro Minnesota nel 2010. Con i Portland Trail Blazers in questa stagione ha tenuto una media di 12,4 punti (scesi a 8 nei playoff) 20 punti. Avevo soltanto 20 anni, venivo dalla prima stagione NBA, ma il et Vincent Collet mi diede fiducia, del resto lui mi aveva lanciato già a Le Mans». Però l'incrocio tra azzurri e bleus, per Batum avrà un sapore particolare anche per la presenza dell'avversario di una vita: «Il mio coetaneo Danilo Gallinari è un futuro All Star NBA, ci scommetto. Con lui accanto a Belinelli e Bargnani, potremo vedere la vera Italia. La presenza del Gallo non mi lascia tranquillo, visto che gioca nel mio stesso ruolo. Ormai siamo abituati a sfidarci, lo avevamo fatto già nelle giovanili, ci conosciamo da quando avevamo 15 anni. Quando New York lo ha ceduto a Denver, a fine febbraio, temevo che Danilo sarebbe finito in una situazione sfavorevole, in una squadra che non credeva in lui. E invece, alla seconda partita con i Nuggets è venuto a Portland e ha segnato 30 punti. Sono contento per lui».
STORIA.- La NBA è il presente di Batum, diventato giocatore di alto livello con una missione nel cuore. Cioè onorare la memoria di papà Richard, giocatore di A2 francese scomparso nel 1990 per un malore in campo (e al quale oggi è dedicata la Batum Foundation che sostiene i bambini del Camerun). Nicolas, come la sorella più giovane Pauline, non ricorda nulla del padre, ma ha un pensiero fisso: «Vedermi giocare nella NBA lo avrebbe reso orgoglioso. Mi è mancato in tanti momenti, soprattutto nella notte del draft, non so cosa avrei dato per averlo al mio fianco». Diventato un elemento da playoff NBA, Batum ripensa con rammarico alla recente eliminazione contro i campioni NBA di Dallas: «Forse siamo stati l'avversario più duro per i Mavericks, eravamo andati sul 2-2, e abbiamo avuto una chance di passare il turno. Purtroppo non è stata una stagione semplice, colpa dei tanti infortuni. Però abbiamo saputo reagire: mancava Brandon Roy? Ci pensava LaMarcus Aldridge, non ci siamo mai disuniti». A livello personale, poi, il francese è uno dei giocatori più progrediti da quando sono approdati negli States: «Ho lavorato tanto, e i risultati stanno dando buoni frutti. Anche se arrivare in fondo alla stagione non è semplice: a forza di giocare 4-5 volte a setti mana, a gennaio sei già stanco, e invece rimangono altri tre mesi, almeno. Per questo, finiti i playoff, sono andato in vacanza e per un paio di settimane non ho toccato un pallone. Ma ora sono pronto per gli Europei». EUROPEI La Francia parte tra le big continentali con i suoi nove giocatori NBA convocati (tra cui la novità Joakim Noah), anche per riscattare un decennio in cui raramente ha mantenuto le promesse: «Per la prima volta, non dovremmo avere grandi assenti. E allora punteremo all'oro e alla qualificazione per Londra 2012. Anche se partiamo in un girone tosto, contro Serbia, Italia, la stessa Germania di Dirk Nowitzki. Ma siamo ambiziosi, pochi giorni fa ho sentito Tony Parker, e mi è sembrato il più carico in vista degli Europei...».

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