sabato 24 luglio 2010

La stella Gallinari illumina Giardini

 Una settimana al "Jam Camp" per la gioia di centinaia di ragazzi Giardini Naxos d'estate si conferma crocevia di campioni. Il Jam Camp, organizzato per la 14esima volta nel centro jonico, quest'anno ha un ospite d'eccezione come Danilo Gallinari. Il numero 8 dei Knicks, senza nulla togliere alle altre stelle che si sono susseguite in questi anni a Giardini, diventa la nuova vedette assoluta della manifestazione. Un giocatore Nba in mezzo a centinaia di ragazzini arrivati da tutta Italia, ma soprattutto dal meridione, è un momento pressoché unico e che resterà scolpito nella mente di questi adolescenti forse per tutta la loro vita. Da ieri il lungo ex Milano è in Sicilia. Un colpaccio per gli organizzatori della Icaro Eventi che hanno sempre avuto l'opportunità di rendere speciale la vacanza dei giovani atleti che sceglievano Giardini Naxos per trascorrere una settimana al sole praticando lo sport più amato. In questa edizione riusciranno persino a divertirsi con uno dei pochissimi italiani ad essere riuscito a varcare l'Atlantico e a giocare nel campionato più affascinante, ricco e seguito del glo- bo. Il contatto con la giovane stella dei Knicks l'hanno avuto i fratelli Roberto e Danilo Milocco, ex giocatori di basket, ed ora brillanti organizzatori di questo evento estivo che negli anni si è moltiplicato per sedi, presenze ed offerte. È stato Dan Peterson uno dei padrini del camp, attraverso papà Vittorio, a convincere Danilo Gallinari ad accettare la proposta del Jam Camp. Adesso il 22 enne (nato l'otto agosto dell'88, quattro volte otto come il suo numero di maglia) di Sant'Angelo Lodigiano trascorrerà una settimana a Giardini Naxos lasciando la Sicilia solo a fine mese. È facile immaginare come questi saranno giorni in cui dovrà andare in giro con penne e pennarelli per firmare autografi e maglie a tutto il camp. Sono circa 400 i ragazzi dai 9 ai 19 anni che vivranno questa settimana fianco a fianco con uno dei migliori talenti italiani di sempre, il giocatore che con Bargnani e Belinelli fa parlare dell'Italia anche nei palazzetti a stelle e strisce. Per lui, quest'anno, una stagione di grande impatto chiusa con oltre 15 punti di media, in una franchigia che ha perso l'abitudine al successo e ai pla-yoff. In appena due stagioni (ma la prima è stata condizionata da un infortunio) l'azzurro è già diventato leader di un team che vive quotidianamente le pressioni e le attese della Grande Mela. Due i momenti clou del suo anno in blu arancio. 131 punti piazzati ai Boston Celtics e la convocazione all'Ali Star Game per la gara fra rookie e sophomore (giocatori al primo e secondo anno in Nba) e anche per la gara del tiro da tre punti, marchio di fabbrica dell'ala di 2,08. Il Jam Camp però non è solo Gallinari. In queste due settimane a Giardini (che arrivano dopo le tappe di Marina di Carrara e Gallipoli) si avvicendano, in un viavai di campioni, anche personaggi come German Scarone, Roberto Gasoli, Andrea Pecile Michele Antonutti. Non ce la farà invece ad esserci un altro "aficionados" come Valerio Vermiglio. Perché il camp di Giardini ha anche uno spazio dedicato alla pallavolo. Il fuoriclasse messinese è impegnato nella Final Six di World League con la Nazionale e salterà quello che per lui era una sorta di appuntamento fisso con il mare di casa sua.

Tratto da "Gazzetta del Sud", pag. 21 del 24 luglio 2010.

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