domenica 29 aprile 2012

Nba, la notte di Gallinari "So come fermare Bryant"

Al secondo anno consecutivo ai playoff, dopo la scorsa stagione quando i suoi Nuggets vennero eliminati 4-1 da Oklahoma. Stavolta Danilo Gallinari incrocerà i Lakers, la squadra più blasonata del pianeta. Che da quest'anno può contare su coach Ettore Messina, un orgoglio per tutta l'Italia cestistica, come aiuto allenatore di Mike Brown. «Sarà una sfida un po' italiana. C'è anche Kobe Bryant, col quale parlo spesso nella mia lingua. Coach Messina è uno che ha vinto tutto in Europa, speriamo che non cominci a vincere in Nba proprio contro di me». Los Angeles parte favorita, se non altro perché voi avete perso un riferimento come Nené sotto canestro. Che serie si aspetta? «Sappiamo che sarà difficile, ma proveremo a essere la sorpresa di questi playoff. I Lakers sono una squadra forte che in stagione ci ha dato fastidio, tanto che abbiamo perso 3 delle 4 gare giocate contro di loro. Una però l'abbiamo vinta molto bene e in un'altra siamo andati a un passo dal successo. Questo deve farci sperare. Sono convinto che possiamo batterli». Di fronte troverete Kobe Bryant, il fuoriclasse per eccellenza. Come si ferma uno come lui? «Tenerlo nell'uno contro uno è quasi impossibile. Su di lui si deve difendere di squadra, con 5 giocatori pronti a sacrificarsi». Lo marcherà anche lei, come è capitato nella stagione regolare? «All'inizio non credo, partiremo diversamente, ma durante la partita penso di sì. Anche perché nelle sfide precedenti ho fatto un buon lavoro su di lui». Ha saltato 23 gare di stagione regolare, con un paio di infortuni che non le hanno permesso di trovare una continuità. Ma quando c'era lei in campo Denver ha sempre fatto bene. Come giudica la sua stagione? «Penso sia stata positiva, sono contento di com'è andata. Gli infortuni sono eventi imprevedibili, fanno parte del gioco. Ora speriamo di essere al meglio per i playoff». Non ci sarà Ron Artest, alias Metta World Peace, che ha la «pace» solo nel cognome, vista la gomitata assassina data ad Harden la scorsa settimana. Non le sembrano poche solo 7 giornate di squalifica? «Non so giudicare se sono poche o meno. Di certo è un'assenza che pesa per loro, perché è un giocatore molto importante e a noi questo dà un vantaggio. Ma ha fatto una cosa davvero molto brutta». Questa sarà una estate particolare per la Nazionale, in cui non si può fallire la qualificazione agli Europei. Lei e gli altri Nba ci sarete? «Certo che ci sarò. Dobbiamo qualificarci a tutti i costi, raggiungere gli Europei è un segnale troppo importante per il nostro basket. Con gli altri non ho ancora parlato, anche se Andrea ha avuto qualche problema fisico quest'anno e vediamo che decisione prenderà». Fra due settimane scatteranno anche i playoff italiani, con Milano che vuole provare a inseguire lo scudetto, fermando il dominio di Siena. Ha possibilità? «Milano è cresciuta e credo abbia le carte in regola per giocarsela fino in fondo e riuscire a battere Siena». Da uno scudetto all'altro. Lei che è un milanista doc pensa che ormai la Juve l'abbia vinto? «Secondo me è ancora tutto in gioco, il Milan deve crederci fino in fondo. Non deve assolutamente mollare. Ma non sarà facile, conosco Conte, l'ho incontrato a Capri l'estate scorsa, ed ero convinto che avrebbe fatto bene alla Juventus, perché è una persona super». Da "La Stampa" del 29 Aprile 2012.

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