mercoledì 28 dicembre 2011

Un inizio da vera stella per il 23enne di Graffignana, che ha regalato una comoda vittoria ai suoi Denver Nuggets contro i campioni in carica dei Dallas Mavericks (115-93) alPAmeri-can Airlines Arena" del Texas e dato un forte segnale a tutta l'Nba che anche all'ombra delle Montagne Rocciose si lotterà per un posto nei play off. Do-po il lungo "lockout" e i due mesi in Europa a vestire la ca-notta dell'Olimpia Milano il "Gallo" si è mostrato fin dai minuti iniziali il vero faro della squadra, conducendola a un significativo divario già al termine del primo quarto (32-23) a suon di punti (8) e rimbalzi (4). Il vantaggio di Denver, con la complicità di una bomba, qualche libero, ma anche dei preziosi assist di Danilo, ha toccato addirittura quota +27, consigliando a coach Karl di tenere a riposo per tutto l'ultimo quarto il lodigiano, che ha chiuso comunque con 15 punti (con 3/5 da due, 1/5 da tre e 6/6 ai liberi), 7 rimbalzi, 3 assist, una rubata e una stoppata con un +26 di valutazione nei 26' minuti sul parquet. «Era molto importante iniziare bene e noi lo abbiamo fatto con una larga vittoria - ha dichiarato Danilo, terminata la gara, a Gazzetta.it -; ora dobbiamo continuare a giocare così, senza alti e bassi, potendo ambire a essere la squadra rivelazione della stagione, con la lunghezza della rotazione, anche se non tutti avranno molto spazio come me, che sarà la nostra arma in più». Gallinari e i Nuggets godono di un mo- JL - ^ v +26 di valutazione: Novitski non ha scampo mento di forma davvero invidiabile e l'inizio col botto di questa stagione è solo la conferma di quanto di buono mostrato in pre-season nelle due amichevoli contro i Phoenix Suns (battuti 127-110 a Denver con 15 punti del nostro e 110-85 in Arizona grazie alle sue 23 segnature): «Ho visto la squadra lavorare molto bene fin dal trainig camp e questo ne è il risultato - ha proseguito Gallinari -; se devo essere sincero, dato il nostro stato di salute e le condizioni di Dallas, avrei proprio pro- nosticato una nostra bella vittoria». Il match del giorno di Santo Stefano è invece andato peggio all'Olimpia Milano, squadra che aveva accolto "Danny boy" lungo tutta la durata del "lockout", sconfitta 79-54 nel derby contro Cantù: «Ma era reduce dall'impresa con il Partizan che l'ha condotta alla "top 16" di Eu-rolega - la difesa d'ufficio del "Gallo" -. Quella gara le ha portato via molte energie. Ora Milano dovrà integrare bene Alessandro Gentile, che potrà essere fin da subito un giocatore importante». Nella seconda notte dell'Nba hanno sorriso anche gli altri due italiani d'America, Bar-gnani autore di 13 punti nella vittoria dei suoi Toronto Raptors contro Cleveland (104-96), e Belinelli, i cui 10 punti hanno aiutato i New Orleans Horners a superare Phoenix (85-84), ma nessuno ha fatto meglio di Gallinari. Ora i Nuggets saranno chiamati a ripetersi contro gli Utah Jazz (questa notte alle ore 3 italiane) nell'esordio casalingo al "Pepsi Center", per poi vedersela a Portland contro i Blazers (ore 4 della notte tra il 29 e il 30), prima di godere della diretta tv in Italia su SkySport alle 21.30 dell'ultimo dell'anno nel big match contro i Los Angeles Lakers. E se il "Gallo" proseguirà con queste prestazioni, ci sarà proprio da divertirsi, tranne che per Kobe Bryant e compagni. Lorenzo Meazza LA NOTIZIA E in Internet canta "Aiseeutepego" per gli auguri di Natale ¦ Dopo Neymar, Cristiano Ronaldo e Pato, anche Danilo Gallinari si è cimentato in quello che è ormai diventato il balletto del momento tra gli sportivi. Per fare gli auguri a tutti i tifosi dei Denver Nuggets il "Gallo" ha infatti pubblicato sul proprio profilo di Twitter un video che lo mostra in calzoncini e canottiera intento a ballare, assieme ai compagni di squadra Rudy Fernandez, Al Harrington, Eosta Koufos, Timofey Moz-gov, Nene e Julyan Stone sulle note di "Ai se eu te pego", tormentone, nonché singolo di debutto, del giovane brasiliano Michel Telò. Più sinuoso con un pallone tra le mani che negli stacchetti, Danilo si è comunque mostrato trascinatore del gruppo anche fuori dal campo, guidando le mosse e il tempo.

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