venerdì 26 novembre 2010

"Spero che un giorno Melli mi raggiunga in Nba"

LOS ANGELES - Sabato sera. Allo Staples Center di Los Angeles i "vostri"(rna anche no...) Clippers ospitano i New York Knicks di Mike D'Antoni, Danilo Gallinari e Amar'e Stoudemire. Spogliatoio ospiti. 40 minuti prima della palla a due. Ray Felton si fa massaggiare da una corpulenta signora di origini ispaniche, coach D'Antoni e' rilassato a parlare con i propri assistenti nel piccolo ufficio dedicato agli allenatori ospiti, un piccolo manipolo di giornalisti aspetta che l'ex tecnico di Treviso e Phoenix si renda accessibile, e in un angolo, intento a guardare una partita in corso sulla East Coast (tra Est e Ovest ci sono 3 ore di fuso orario) c'è' lui, Danilo Gallinari. Reduce dai 23 punti della notte prima a Oakland contro i Golden State Warriors, ma soprattutto autore del canestro della vittoria dei suoi Knicks. Nessuno se lo "fila" e l'occasione e' proprizia per avvicinarsi e rubargli due minuti per chiedergli di Nicolò Melli. I due si sono incontrati in prestagione nell'amichevole che New York ha disputato contro l'Armani Jeans, Melli non ha mai nascosto di considerare "Gallo" un suo modello, non solo tecnico, ma anche come ideale sviluppo di carriera. Insomma, una valutazione di Danilo sul giovane talento reggiano e' d'obbligo: «E' un ragazzo di grande livello tecnico. Ha sicuramente doti importanti che devono essere sviluppate -analizza il numero 8 dei Knicks -. Chiaro che il salto da Reggio a Milano non e' facile per nessuno, perche' Milano e' comunque una piazza difficile e bisogna avere pazienza. Probabile che quest'anno di spazio non ne avrà' tantissimo, anche perche' l'Armani e' una squadra lunghissima e secondo me e' pure la più' forte del lotto in Italia" "Quindi, per Nicolo' sarà' importante rimanere tranquillo e lavorare duro sul suo gioco per alzare il livello sempre più'". Quando gli si fa notare che il modello principale di Melli e' proprio Gallinari, il diretto interessato appare felice: 'Beh fa piacere, inutile nasconderlo. L'augurio che gli posso fare, davvero di cuore, e' quello che anche lui, un giorno, possa arrivare nell'Nba. Non solo per la soddisfazione personale sua, ma anche per il movimento cestistico italiano. Più' italiano con potenziale Nba arriveranno qua, e tutto il basket di casa nostra ne guadagnerà'". Un ultima battuta riguarda le poche battute che i due si sono scambiati poco prima dell'amichevole di ottobre: "Non e' stata una cosa molto lunga, perche' di tempo oggettivamente ne abbiamo avuto poco, pero' volevo capire che ragazzo era, e quali erano le sue idee. E' stato bello e interessante e non posso che augurargli il meglio per la sua carriera".
LA PARTITA.- Dopodiché' Gallo si e' concentrato a fare a fettine i derelitti Clippers nel quarto periodo. Il livello di gioco raggiunto da Gallinari in questo contesto e' veramente assoluto. Non solo per i 31 punti segnati che sono il suo high Nba. Non solo per essersi caricato la squadra sulle spalle nell'ultimo periodo segnando 17 punti senza errori al tiro. Quello che impressiona e' l'intelligenza in campo. La capacita' di essere sempre al posto giusto al momento giusto, quella di spaziarsi sempre nel modo più' corretto o "leggere" la situazione in modo da non lasciare la squadra scoperta sul contropiede. Infine, nei 41 minuti in cui e' stato in campo, ha giocato dalla guardia all'ala-pivot in attacco ma, e cosa non da poco, si e' occupato in difesa di Eric Gordon, che di ruolo e' una guardia cui rende almeno 15 centimetri. Un segno evidente di quanto D'Antoni tenga in considerazione le doti di Danilo: «Danilo è questo qua -ha dichiarato il coach di New York alla fine dopo aver registrato il successo per 115-124-. Ci ha dato una grande mano nell'ultimo periodo, ma le sue qualità' sono ormai evidenti e consolidate. Deve solo continuare cosi».

Pezzo tratto da "Il Giornale di Reggio", pag. 23 del 25 Novembre 2010.

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