giovedì 6 maggio 2010

Si perderà il collante del mosaico



Tra la ventina di articoli di ieri che parlavano del "no" alla Nazionale, uno mi ha colpita particolarmente...

MILANO — La colla da mosaico. Ecco cosa mancherà alla nazionale di basket, senza il Gallo di New York. Puoi mettere le tessere più colorate e ben accostate a formare un bel disegno, ma se non le fissi adeguatamente, al primo scossone si scompongono.
Danilo Gallinari poteva essere l'uomo della stabilità e della sicurezza nei momenti critici. Quel tipo di giocatore che, nel calcio, si dice, «fa reparto da solo».
Si perderà il collante del mosaico. L'attaccante che rientra, filtra e contrasta; che non chiede semplicemente palla, ma va a recuperarla per dettare lo scambio e all'occorrenza sa fare pure il «pivot» spalle alla porta, per tenere la difesa chiusa al centro e aprire spazio alle ali. Non solo calcio. Nel basket, il Gallo è uno che da solo «fa reparti». Nel senso che può giocare in quattro ruoli su cinque, con scienza e coscienza. All around. Tipologia di giocatore totale, che si va sempre più perdendo nella marcata specializzazione attuale. Giocare anche playmaker? All'uopo. Contro il pressing avversario, ad esempio.
Presumibilmente in Europa circolano molti play in grado di mettere in difficoltà i nostri registi, ma proprio non c'è un altro atleta di 208 cm come Gallinari, con movimenti plastici e fondamentali perfetti, che non solo sa portar palla ma anche difenderla. Quindi, in una situazione tattica di emergenza, chi potrebbe fermarlo sul campo aperto?
La risposta è affidata al noto ritornello: «Nessuno, ti giuro nessuno...».
Potremmo azzardare che la nazionale italiana patirà l'assenza di Danilo Gallinari anche più di quella tedesca se dovesse mancare Dirk Nowitzki.
Usando il paradosso, ma non certo l'iperbole.

Werther Pedrazzi

Tratto da "Corriere della Sera", 5 Maggio 2010, pag.51

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