lunedì 4 febbraio 2013

Il "marchio Assigeco" spopola tra i big

II rossoblu dell'Assigeco diventa una "griffe" sempre più conosciuta fra i canestri, risplendendo su numerosi parquet nazionali e internazionali. E non solo per merito di Danilo Gallinari (la stella Nba dei Denver Nuggets), per Pietro Aradori (campione d'Italia con Siena negli ultimi due anni, passato a Cantù la scorsa estate), ovvero i "prodotti" più famosi del "Campus", trascinatori della Nazionale di coach Pianigiani a Eurobasket 2013.1 continui investimenti e il crescente interesse indirizzati al settore giovanile, vero "core business" del club di Franco Curioni, induce a pronosticare carriere interessanti per parecchi degli "sbarbati" arruolati nelle squadre giovanili. Ma non c'è solo il vivaio a regalare soddisfazioni all'Assigeco: la canottiera rossoblu può diventare un trampolino di lancio per i piani che contano della pallacanestro tricolore anche per i più grandi. Sistemato il roster per la Dna secondo i confini del budget societario e le esigenze tecniche dello staff tecnico, coloro che, per vari motivi, non ha trovato posto in maglia rossoblu, sono riuscito a "esportare" l'esperienza Assigeco in club di valore, magari ai piani più alti. Paul Biligha, classe 1990, è stato per esempio firmato dalla rinnovata Sidigas Avellino in Al (2.4 punti in 9.3 minuti di media) ed è agli ordini di coach Valli come quarto lungo: «Sono contento di essere qui, è una situazione super, un'esperienza che tutti vorrebbero vivere a questa età -confida il 22enne lungo di origine camerunese, diventato papà lo scorso maggio -. Sin dal ritiro estivo, in attesa di completare il roster, con Valli abbiamo iniziato a impostare i giochi da utilizzare durante la stagione. Aspettative? Di migliorare per giocare con efficacia, cercando di sfruttare le occasioni che si presentano durante il campionato». Anche Riccardo Castelli ha frequentato la Serie A, aggregato per la preparazione estiva al gruppo della Vanoli Cremona, che ha firmato anche Roberto Cazzaniga, tornato al top dopo dieci anni: «Sono contento di poter svolgere la preparazione con un gruppo nel quale oltre al "Cazza" conosco Matteo Lottici e Andrea Conti - dice la 24enne ala piemontese che da fine settembre è stato due mesi in Dna con Agrigento -. Mi è spiaciuto non essere rimasto all'Assigeco, dove mi sono trovato splendidamente per quattro anni. Adesso mi alleno e intanto sondo con attenzione il mercato». In Serie A si tinge completamente di rossoblu anche la panchina della Virtus Roma, saldamente in mano per la seconda stagione da Marco Calvani, coach all'Assigeco nel secondo anno di LegaDue, che ricrea la coppia di Trapani chiamando come assistente Massimo Maffezzoli, dal 2006 al 2008 parte dello staff tecnico rossoblu, sia con la prima squadra, allora in A Dilettanti con Ghizzinardi e De Raffaele, sia con le giovanili. «Sono felice, la Serie A è un sogno che si realizza, per di più con un club blasonato come la Virus Roma - dice il 36enne coach veronese passato da Veroli e Rimini in LegaDue nelle ultime due stagioni -. Mi fa piacere poter lavorare ancora con Calvani: conta su di me, voglio dare il massimo per avvalorare la scelta di richiamarmi con lui. Mi piacerebbe restare a questo livello e non fare la meteora». Marco Calvani ha portato il club romano, iscritto alla Serie A all'ultimo giorno utile, nella parte alta della classifica pronto a giocarsi la "final eight" di Coppa Italia. «È un primo obiettivo raggiunto che certifica il buon momento di un club importante come il nostro: merito dei giocatori che seguono con impegno - dice il coach romano -. Nel ritorno cercheremo di consolidare la posizione in cerca dei play off: sappiamo che non sarà facile, la concorrenza non scherza a tutti i livelli. L'esperienza all'Assigeco? Per come si è interrotta evidentemente le mie qualità non avevano trovato estimatori. Sono un coach esigente, questo probabilmente si è confuso con qualcosa che non era, ma a Roma faccio le stesse cose con identica metodologia senza aver cambiato atteggiamento». A Brindisi (5.3 punti in 16.3 minuti di media) si esibisce Klaudio Ndoja, mentre Varese ha firmato per tre anni Bruno Cerella, in ripresa dall'infortunio subito lo scorso anno. In LegaDue, oltre al neopromosso Luca Conte a Trento (indimenticato protagonista di sei stagioni all'Assigeco) e Mitch Poletti (Capo d'Orlando) c'è Federico Loschi, passato dal "Campus" lo scorso anno: «Non ho badato al contratto, ma alla possibilità giocarmela in LegaDue: dopo tre anni di Dna mi sento pronto - spiega il 22enne esterno trevigiano firmato da Brescia -. Avevo richieste da altri club ma ho preferito essere allenato da Marte-lossi. La società è ambiziosa, è una buona opportunità per me: sento la fiducia che mi stimola a dare il massimo». Fidatevi: garantisce l'Assigeco.

Da "Il Cittadino" del 4 Febbraio 2013.

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