martedì 11 settembre 2012

L'Italia sorprende Gallinari: Una "cavalcata" inattesa

Efficacia, misurata dalla leadership in cinque voci statistiche. Carisma, evidente dall'ascendente esercitato su compagni e pubblico. Carattere, esploso in giocate decisive. Danilo Gallinari ha marchiato con l'autorevolezza del proprio talento e della propria abilità cestisti-ca l'itinerario dell'Italia di Simone Pianigiani nelle qualificazioni a Eu-robasket 2013 (in programma fra un anno in Slovenia) esaltato dal percorso netto: otto vittorie su otto gare, con T83-58 rifilato alla Bielorussia nell'ultima gara sabato sera a Trieste (16 punti per l'asso dei Denver Nuggets, l'unico campione Nba a rispondere alla chiamata). «Un risultato così onestamente era un po' inatteso visto che in un girone diffi- cile in parecchi pronosticavano la Turchia come prima sicura - sottolinea la stella di Graffignana -. Con il passare dei giorni e delle partite giocate la crescita della fiducia e della convinzione nella forza del gruppo ci ha invece stimolato a vincerle tutte». Nelle rotazioni decise da coach Pianigiani Gallinari ha giocato più minuti di tutti (26.9 a gara). «Non posso che essere contento di come è andata: grazie ai fisioterapisti e ai dottori sono riuscito a farmi trovare pronto al momento giusto scordando il guaio alla spalla -continua Danilo -. È stato importante vincere perché non mi rende molto felice giocare così ma finire senza risultato». Il campione lodigiano fra gli azzurri è stato pure il miglior marcatore (15.1 punti di media), il migliore rimbal-zista (6.8) e il più pericoloso (6.4 liberi conquistati a gara). Bene anche l'altro ex Assigeco, Pietro Aradori, bravo a chiudere con il 64% da due e il 59.1 % dal campo, con l'aiuto di Datarne (48.4% da tre), Poeta (1.5 recuperi) e Cinciarini (2.6) e Cusin (1.6 stoppate). Una delle "armi" dell'Italia è stata proprio la compattezza del gruppo. «Probabilmente ha an- che aiutato lo stare molto bene insieme fuori dal campo: poi bisogna giocare e vincere. Siamo riusciti a farlo tutti al meglio: non era né scontato, né facile», dice il "Gallo". Una bella estate in azzurro può esse- re una spinta forte per affrontare la prossima stagione a Denver. «Aiuta sicuramente a migliorarsi, aspetto da non dimenticare, dando grandi stimoli per ritornare ai Nuggets dove mi aspetta un campionato lungo e importante. Sono carico da matti -conclude il fuoriclasse lodigiano -. Adesso? Alterno qualche impegno con il riposo con la famiglia: tutto tranquillo all'insegna del relax» Da "Il Cittadino" del 10 Settembre 2012.

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