lunedì 17 settembre 2012

Gallinari incanta piazza San Carlo "Che spettacolo qui"

Alle 14,15, quando lo speaker dell'NBA 3X annuncia l'ingresso in campo di Danilo Gallinari, stella dei Denver Nuggets e della nazionale italiana, e di Nicolò Melli, giovane di belle speranze dell'EA7 Milano, la tribuna allestita in piazza San Carlo lancia un fremito: applausi a scena aperta e via con l'entusiasmo. Del resto, in una Torino che aspetta dalla metà degli anni '90 una squadra (almeno) di Lega-Due, vedere dal vivo uno che ha sfondato anche nella patria del basket non è cosa da poco. «Avevo già partecipato alla tappa di Lignano Sabbiadoro - ha esordito il "Gallo" - ma qui è davvero un'altra roba». Piazza San Carlo fa il suo, il sole anche e le 120 squadre iscritte al tre contro tre pure: spettacolo e partecipazione, molto semplicemente. Gallinari e Melli stanno al gioco: per un'ora abbondante diventano "capitani" di squadre iscritte a gare di tiro, danno il cinque a chiunque, scherzano e giocano. Poi, a metà pomeriggio, tutti nel negozio ufficiale presente a centro piazza per una sessione di autografi che potrebbe proseguire anche oltre il previsto. «Partirò per Denver tra una decina di giorni - racconta Galli-nari - dopo un'estate splendida vissuta con la Nazionale. Abbiamo lanciato un segnale importante a tutto il movimento, vincendo otto partite su otto nelle qualificazioni europee e dimostrando che il basket italiano conta ancora qualcosa. Non dobbiamo andare troppo in là con i sogni, ma di sicuro abbiamo messo le basi per fare bene di qui in avanti. Certo, bisognerebbe anche che certe regole venissero cambiate per permettere agli italiani di avere più spazio e quindi di migliorare». Nonostante lui viva al di là dell'oceano per otto mesi l'anno, l'amore per l'Italia rimane inalterato così come il tifo per la "sua" Olimpia Milano: «Non so se e quando Melli e Gentile potrebbero essere pronti per l'Nba - prosegue - ma intanto spero che prima mi diano le giuste soddisfazioni nelle mie vesti di tifoso vincendo uno scudetto e portando Milano a una Final Four di Eurole- ga». «Le possibilità per fare bene ci sono - gli dà ragione Melli - però alla teoria devono seguire i fatti. A un futuro troppo in là, per quello che mi riguarda, è meglio non pensare». Passo dopo passo, anno dopo anno. «Con Denver, spero raggiungeremo i playoff anche se a Ovest la concorrenza è sempre più agguerrita - spiega Gallinari -. Poi lavoreremo per portare l'Italia il più in alto possibile ai prossimi Europei: ci saranno anche Bargnani e Belinelli (gli altri due azzurri che giocano nell'Nba, assenti nell'estate ormai alle spalle ndr), ma non avremo crisi di rigetto perché so quanto tengono all'azzurro. Ricreeremo la stessa chimica di squadra di questi ultimi mesi». Ottimista, sempre. E realista, anche: «Se penso all'Ali Star Game dell'Nba? So di esserci andato abbastanza vicino l'anno scorso, ma non credo di valere ancora quel livello. Se poi arriverà la convocazione, mi regalerà sensazioni incredibili perché significherà essere considerato tra i migliori ventiquattro giocatori al mondo». RILANCIO NAZIONALE «Con le otto vittorie abbiamo dato una scossa a tutto il movimento» . Da "La Stampa" del 17 Settembre 2012.

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