mercoledì 31 ottobre 2012

Scattata ieri l'Nba, questa notte dovrebbe andare in scena l'esordio
stagionale di Danilo Gallinari. Il condizionale si rende necessario a
causa di una leggera distorsione alla caviglia sinistra rimediata dal
24enne lodigianoL lodigiano da Denver si confessa per "il Cittadino"
alla vigilia della sua quinta stagione americana « » Quest'anno il
sogno e l'Ali Star Game Danilo Gallinarì è pronto al via malgrado un
leggero infortunio «Arrivare ai play off a Ovest sarà diffìcile, maè
il nostro obiettivo» DENVER Scattata ieri l'Nba, questa notte dovrebbe
andare in scena l'esordio stagionale di Danilo Galli-nari. Il
condizionale si rende necessario a causa di una leggera distorsione
alla caviglia sinistra rimediata dal 24enne lodigiano lunedì in
allenamento, che mette a rischio la sua presenza a Philadelphia dove
iDenver Nuggets sfideranno i 76ers. L'infortunio è decisamente lieve,
coach George Karl non è affatto preoccupato e valuterà poco prima
della palla a due se schierare o meno la sua stella. Nel frattempo il
"Gallo" presenta ai lettori del "Cittadino" la sua quinta stagione
Nba. Innanzitutto partiamo dalla pre-season: come è andata? «Molto
bene, ci sono stati alti e bassi e nelle ultime due partite abbiamo
giocato maluccio, ma ci sono soprattutto aspetti positivi e siamo
prontissimi a iniziare al meglio». Come procede l'inserimento di
Iguodala? «Andre si è inserito benissimo, il suo stile di
pallacanestro è assimilabile al nostro per cui tutto procede nella
giusta direzione; siamo una squadra giovane, ma che ha cambiato poco e
questo ci permette di mantenere la stessa filosofia di gioco, le
stesse regole, gli stessi compiti individuali». Sarà sufficiente
perraggiungere i play off? «Quest'anno a Ovest sarà davvero
difficilissimo anche solo arrivare ai play off. La post season è
sicuramente l'obiettivo stagionale, e va detto che lo scorso anno
abbiamo giocato molto bene"rischiando" di accedere al secondo turno,
per cui vorremmo riuscire a vincere una serie. Ma questa stagione è
molto più competitiva della scorsa». La partenza da Denver di due
attaccanti puri come Harrington e Afflalo significa un tuo maggior
impiego offensivo? «La situazione è simile all'anno scorso, il gioco
non è cambiato. Però c'è un bisogno assoluto di qualcuno che segni da
tre e non abbiamo molti tiratori, per cui mi toccherà prendere qualche
conclusione dalla distanza in più. Con la speranza di migliorare le
percentuali». La scorsa stagione, fino al tuo infortunio, i Nuggets
avevano il secondo miglior record a Ovest e tu eri un serissimo
candidato per l'Ali Star Game: sarà complicato ripetere quella
partenza sprint? «Sarebbe davvero incredibile, perché ora abbiamo un
calendario davvero duro, tante partite in trasferta e lunghi viaggi.
Ma faremo di tutto per ripeterci e migliorarci». Un miglioramento che
vorrebbe dire AH Star Game per te? «Dal punto di vista personale
arrivare all'Ali Star Game sarebbe davvero un sogno. Da bambino
nemmeno immaginavo che avrei avuto anche solo la possibilità di
andarci, speriamo!». Uno dei punti di forza della Nazionale azzurra di
questa estate è stata la sintonia trai giocatori: da leader dei
Nuggets pensi che sia possibile ricreare anche in ottica Nba un
affiatamento tale? «Sinceramente no. La situazione negli States è
molto differente, sia culturalmente che per quanto concerne la
pallacanestro. In generale poi non credo che si potrà mairicreare un
affiatamento come quello dell'Italia di quest'estate, sarebbe magico».
A Est Marco Belinelli è sbarcato ai Bulls: pensi che sia il primo
italiano in una"contender"? «Sì, anche se bisogna dire che l'Ea-stern
Conference è molto più semplice rispetto alla nostra... Sono contento
per lui, che ha finalmente la possibilità dimettersi in mostra anche
nei play off». Quali saranno lesorprese dell'Nba? «Non sarà una
sorpresa l'Mvp, che a mio parere sarà ancora LeBron James. Mentre le
squadreda tenere d'occhio sono i Minnesota Timbe-rwolves e i Brooklyn
Nets». Chi sono le favorite per l'anello? «I Lakers hanno fatto il
colpo di mercato con Nash e Howard, anche se i Miami Heat hanno
risposto con Alien eLewis. Sulla carta sono sullo stesso livello. I
Thunders con la cessione di Harden hanno perso molto: restano
competitivi e candidati al titolo, ma un gradino sotto alleprime due».

Nessun commento:

Posta un commento