Simone Pianigiani imposta il lavoro di preparazione all'Europeo di Litania con qualche dubbio di formazione (Giachetti, Gigli e Crosariol hanno dato forfait) senza badare ad avere nel gruppo dei quindici un solo pivot puro. Il coach azzurro, pluriscudettato con Siena, punta tanto sullo spirito e sui valori dei suoi giocatori («Dobbiamo fare come la Nazionale di rugby che pur non vincendo tanto riesce a regalare emozioni forti al pubblico»). Ma soprattutto Pianigiani punta tutto sul... numero 8. Sa, il ct, che Danilo Gallinari può essere uno dei cardini della squadra azzurra: «È sicuramente importante e può darci parecchi sotto tanti punti di vista - sottolinea il 42enne coach azzurro -. Dal punto di vista tecnico per prima cosa possiamo contare sul suo grande talento e sulla sua qualità di gioco, oltre che sulla capacità di interpretare più ruoli e fare più cose in campo. In più c'è l'entusiasmo che trasmette a dosi massicce. È un ragazzo che vive il basket con una passione genuina che va al di là degli alti livelli professionali raggiunti. È un elemento imprescindibile dentro e fuori dal campo. Non dimentico poi la sua intelligenza cestistica: sa leggere bene ogni situazione e questo riduce di molto i suoi tempi di interazione e integrazione con i compagni, visto che è "nuovo" di questo gruppo di lavoro». Andrea Bargnani invece punta di più sul gruppo: «Danilo è un elemento forte che si inserisce in un gruppo di giocatori validi, dando maggior forza all'insieme. Però non ci siamo solo noi tre giocatori dell'Nba, ma anche altri buoni: dobbiamo puntare sullo spirito di squadra, non sulle individualità». Da cinque anni fidato "scudiero" di Simone Pianigiani a Siena, Marco Carraretto è un punto fermo anche di questa Nazionale. «Danilo? È un ragazzo giovane con un talento indiscutibile che mette tanto ardore nel suo stare in campo - racconta -: non a caso è riuscito ad arrivare ai livelli Nba. Rappresenta un pericolo costante per le difese avversarie. Ha motivazioni e spirito giusto, il suo ritorno in Nazionale aiuta il lavoro di miglioramento e di crescita da fare tutti insieme». Andrea Renzi arriva in Nazionale dalla Lega-Due, visto che la scorsa stagione è stato avversario dell'Assigeco con Verona: «La mia presenza in azzurro certifica che anche in Lega-Due c'è la possibilità di crescere tecnicamente: coach Pianigiani evidentemente sonda con attenzione pure questo campionato. A Verona è andata male, siamo retrocessi, ma io resto e con il ripescaggio cerchiamo una bella rivincita. Sono contento di essere qui con Danilo, un giocatore che può dare un importante valore aggiunto alla Nazionale, alla quale può portare per potenzialità e talento i primi livelli mondiali. Altre nazionali non hanno un giocatore come lui. Danilo, con Bargnani e Belinelli, il trio dell'Nba, in aggiunta al gruppo di noi "gregari" può iniettare convinzione nel puntare a risultati importanti».
Estratto da "Il Cittadino - Quotidiano locale di Lodi" pag. 37 del 19 Luglio 2011
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