Danilo Gallinari in costume di scena ieri in piazza Broletto. Riprese Sky con il campione di basket di Graffignana. Ultimi spot in piazza, è il giorno di Gallinari ¦ Per uno abituato alle "bombe" da tre punti, centrare un canestro posto a un paio di metri di distanza (e a mezzo metro scarso d'altezza) deve essere semplice come bere un sorso d'acqua. Più complicato, semmai, avere libertà di movimento con indosso l'immancabile saio, questa a volta a tinte blu e gialle, il vestito toccato in sorte a Danilo Gallinari, ieri mattina protagonista in piazza Broletto per l'ultimo giorno di riprese dello spot di Sky Sport. Anche il cestista di Graffignana, star nell'Nba con la maglia dei Denver Nuggets, ha girato uno sketch "miracoloso": «Danilo, i nostri cesti sono vuoti», grida una comparsa, prima che il "sacco" si riempia con la palla da basket lanciata dal campione. Scena ripetuta poi in altre varianti: in una il giocatore si esibisce m una serie di palleggi per poi passare la sfera ad altri attori; nell'altra invece il "Gallo" spara una raffica di palloni che diverse comparse si affrettano a recuperare nei loro canestri. Il servizio d'ordine non permette di avvicinarsi nemmeno al campione lodigiano, che pur si sarebbe volentieri prestato a scambiare due chiacchiere con la stampa durante un momento di pausa trascorso seduto sotto il porticato del Broletto. A strappargli una battuta ci pensa allora una signora di ritorno dal mercato e intenta a recuperare la propria bicicletta: «Ma tu sei di queste parti, n'è, di dove di preciso?», chiede senza alcun timore reverenziale. «Di Graffignana!», risponde con orgoglio Gallinari, che poi con la consueta affabilità si concede ai flash e ai taccuini dei tifosi per gli autografi di rito. Pausa pranzo e la troupe si sposta tra corso Umberto e piazza della Vittoria per girare una scena a dir poco carnevalesca: una finta processione dedicata a Francesco Totti, il capitano della Roma rappresentato con una statua ad altezza naturale e con tanto di pollice in bocca, il suo famoso gesto d'esultanza dopo la marcatura di un gol. Alcuni marchingegni intanto iniziano a "sparare" in aria coriandoli color oro e areento Der salutare l'arrivo del corteo. È il ciak che saluta il centro di Lodi, perché poi nel pomeriggio tutto l'ambaradan si sposta in riva all'Adda, precisamente nell'ansa del fiume dietro al ristorante La Cava, sulla strada per Boffalora. Nella "location" fluviale gli attori sono Massimo Ambrosini, capitano del Milan, e Stefano Mauri, centrocampista della Lazio, naturalmente vestiti con l'immancabile saio ognuno con i colori della propria squadra. Altro sketch, altro finto miracolo: i due girano insieme la scena a bordo di una tipica barca di pescatori, "raccogliendo" dall'acqua una rete piena di palloni.
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